New media: Tettamanzi invita ad investire in risorse umane e non solo in tecnologia
Abbiamo bisogno del giornalista testimone, dice Tettamanzi, perche’ ci garantisce una pluralita’ di punti di vista e di narrazioni. Ma soprattutto abbiamo bisogno che ”i fatti non siano semplicemente mostrati, ma anche interpretati, compresi, ordinati”. ”Chi fa sintesi – si chiede Tettamanzi a proposito delle moltissime informazioni via video – chi compone il quadro’? Chi fa questo servizio’?”. ”Abbiamo bisogno di giornalisti – ha proseguito -che pur con diversi linguaggi offrano scenari comuni entro i quali riconoscersi”, e sopratutto ”serve una comunita’ dietro lo strumento, composta di persone vere capaci di affermare i valori in cui credono. Anche la propria fede cristiana”. La tecnologia in ambito comunicativo non prevarra’ sull’uomo, conclude l’arcivescovo, anche se rischia di limitarlo, di omologarlo.
La sfida da cogliere e’ dunque quella ”di scovare un segno di speranza laddove sembra prevalere solo la tragedia, di renderlo notizia, di proporlo e di vederlo poi in pagina”. La via per riuscirci sta nel ”mettere continuamente in gioco la propria umanita”’, la ”visione della vita, la coscienza e il cuore”Essere giornalista oggi e’ un mestiere, un ”ministerium”, cioe’ un servizio alle persone, per informarle, per servire la verita’. Ha voluto ricordarlo Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, nel suo intervento al dibattito tenutosi al Circolo della Stampa. Il modo di lavorare, ha detto, e’ cambiato: si sta sempre meno in strada e sempre piu’ davanti al computer, con ritmi di lavoro sempre piu’ incalzanti in una professione sempre piu’ tecnologizzata. Ma ”la qualita’ vera della comunicazione – osserva Tettamanzi – dipende sempre dalle persone”. Per essere buoni giornalisti, prima di ogni regola e di ogni codice deontologico, bisogna ”coltivare dentro di se i valori che sono a fondamento della propria umanita’ e di quella degli altri”. Da qui un invito, sopratutto agli editori e ai direttori, a ”tornare ad investire sulle risorse umane, sul giornalismo testimone, non solo sulle tecnologie”.
Fonte: Asca