Dal diario degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo di Bergamo. La Chiesa è una
[Korazym.org/Blog dell’Editore, 07.11.2024 – Veronica Cireneo] – Dal diario degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo una nuova testimonianza sull’annosa questione Vetus/Novus Ordo. Ci scrive da Bergamo Simone Boscali. Ascoltiamolo.
Canale Telegram degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo [QUI]
Cara Veronica,
a proposito dell’annosa disputa Vetus/Novus Ordo voglio raccontarti un recente avvenimento che spiega bene la mia posizione a riguardo.
Prima di iniziare a frequentare la Santa Messa Tridentina, una persona mi disse che, una volta provata, non sarei mai più riuscito a tornare alla Messa riformata. Aveva sostanzialmente ragione, poiché da allora solo in casi eccezionali io e la mia famiglia abbiamo partecipato alla Messa Novus Ordo.
Tuttavia, sebbene abbia abbracciato la Tradizione, e consideri il Concilio Vaticano II il Sessantotto del Cattolicesimo, ho sempre avuto a cuore la mia convinzione secondo cui la Chiesa è UNA e non voglio sapere di nemici al suo interno.
Collocata su un imponente basamento di 26 metri a 960 m.s.l.m., affacciandosi dalla cima del monte Pirchiriano sul confine fra le Alpi Cozie e la Pianura Padana, è il monumento simbolo del Piemonte e una delle più eminenti architetture religiose di questo territorio alpino, appartenente alla Diocesi di Susa, prima tappa in territorio italiano della via Francigena.
Il 1° novembre, nella solennità di Ognissanti, durante il pellegrinaggio alla Sacra di San Michele, nel torinese, ho partecipato alla Messa Novus Ordo alla cappella del Santuario.
Una celebrazione molto semplice, in un locale che non avrebbe nemmeno avuto chissà che apparenza di santità, specialmente agli occhi di chi è abituato ai fasti della Messa antica, agli incensi e ai canti gregoriani… Ma Dio trova sempre il modo di mostrarsi se Lo portiamo nel nostro cuore!
In particolare, mi ha colpito in quella funzione una signora sulla cinquantina, non credo un Ministro Straordinario, giacché non ha distribuito l’Eucarestia, ma una vera e propria sacrestana, che ha assistito il sacerdote durante tutta la Messa, spendendosi prima come chierichetta servendo all’altare, poi come lettrice ed infine ha raccolto le offerte.
Al momento dell’Eucarestia, poiché il sacerdote non aveva abbastanza Ostie per tutti, Le ha dovute spezzare prima a metà e poi farLe in pezzi ancora più piccoli.
Ho visto la donna comunicarsi per ultima e ricevere appena un frammento di Particola. Ma Lo ha ricevuto con immensa devozione sapendo che in quel frammento vi è l’infinito Corpo di Cristo.
Io stesso ho potuto ricevere l’Eucaristia in bocca e in ginocchio senza che mi fosse posto alcun problema…
Possiamo dunque avere tutti i dubbi del mondo sul rito riformato, sulla Chiesa moderna e sul suo clero. Possiamo anche dirci che la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni. Ma non possiamo negare a Dio ogni modo per mostrarsi.
Coi nostri rifiniti messalini, i nostri podcast e articoloni sulla Tradizione, mentre ce ne stiamo comodi ad assistere alle più alte dispute teologiche, guai a noi se fossimo così altezzosi da non vedere il Signore manifestare il suo Mistero tramite un’umile serva che si è spesa per Lui e per noi e che, al termine della Messa, ci ha detto “Grazie” come se noi avessimo fatto qualcosa per lei e non il contrario…
Laudetur Jesus Christus nunc et semper
Simone Boscali, Bergamo