Date a Cesare quello che è di Cesare ed a Dio quello che è di Dio (Mt 22,15-21):configurazione giuridico-teologica della fattispecie/pericope

In realtà non contava niente lo vedremo anche nel processo di Gesù
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“Sul piano giuridico, ad ulteriore conferma del nostro assunto si sottolinea che “la sanzione
applicata, la morte per crocifissione, corrisponde a una pratica romana e in particolare alla
previsione della lex Julia maiestatis del 46 a.C. in riferimento al crimen lesae maiestatis; tuttavia la
legge era applicabile solo nei riguardi di cittadini romani, e quindi Ponzio Pilato nei confronti
di Gesù poteva esercitare semmai una forma di coercitio e non certo di jurisdictio. Da ultimo, si
dubita che si sia trattato di un vero e proprio processo in ragione della riscontrata assenza del suo
esito necessario secondo il rito: non viene pronunciata una sentenza di condanna nei confronti di
Gesù, ma questi è semplicemente consegnato alla morte in croce.
Proprio l’assenza di una sentenza di condanna condensa in sé il tratto di “mistero” a esso
attribuibile, almeno se si conviene con gli esiti della pregevole indagine sulle finalità del
processo , tematica che stiamo analizzando su 2 piani, tracciata dal noto Prof. Salvatore
Satta, sui cui libri ho studiato alla Facoltà di Giurisprudenza, giurista e al contempo raffinato
letterato, che ne individua l’essenza appunto nel giudizio: «Se uno scopo al processo si vuole
assegnare questo non può essere che il giudizio; e processus judicii era l’antica formula, contrattasi
poi, quasi per antonomasia, in processo».Come pure nel giudizio si annida il mistero della vita,
come spiegava sempre Satta: «Se noi contempliamo il corso della nostra esistenza – il breve corso
della nostra vita individuale, il lungo corso della vita dell’umanità – esso ci appare come un
susseguirsi, un intrecciarsi, un accavallarsi di azioni, belle o brutte, buone o cattive, sante o
diaboliche, cfr. F. Trombetta
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to-sui-presunti-fenomeni-soprannaturali-e-di-plagio-giurisprudenza-e-magistero-della-chiesa-
cattolica-
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IuGXBWGv7ZF0gELCYwOgADSAV1xzGwh5MJzAf5Fsvze4W3-yYLfkJqex “ ).
Quindi non potrà fare niente Erode, dovrà rimettersi all’autorità romana, come i sommi
sacerdoti non è nessuno ma questi stanno dicendo a Gesù: “Perché vedi Gesù, se tu ci dici di
non pagare il tributo a Cesare, sia gli erodiani, sia noi, abbiamo il vantaggio di riprenderci il
culto del tempio e di riprenderci il potere in Gerusalemme, finalmente facendo la guerra
contro i Romani”, tu dici: “Ma che c’entra questa storia con la mia vita?”, c’entra perché se
tu lasci parlare il Figlio di Dio e non ti lasci illuminare da lui, facilmente rischi di prenderlo ed
utilizzarlo per te finché va bene, quando non va bene più lo tiri fuori lo metti via e pensi di
tornare alla mentalità del mondo.
Davanti a questa domanda, Gesù ha capito la loro malizia, ha capito che vogliono
approfittarsi della sua risposta, Gesù li redarguisce dicendogli: “Ipocriti, avete due facce, me
lo state chiedendo perché vi interessa e perché fa parte della vostra ricerca della Torah ( è la
prima parte della Bibbia ebraica -Tanakh -e raggruppa i libri attribuiti a Mosé. Il Talmud è
invece la legge “orale”, la compilazione delle interpretazioni rabbiniche della Torah, supporto per le
infinite interpretazioni prodotte nel passato, presente e futuro) come fanno i farisei o perché
volete raggiungere un altro obiettivo?
Ma per mostrarvelo sarò io a prendervi in fallo, mostratemi una moneta”, gli portano un
denaro e Gesù quando lo guarda dice: “Di chi è l’iscrizione e di chi è questa immagine?”, “E’
di Cesare”, “Allora rendetela a Cesare!”, che sta dicendo? “Ma voi lo sapete Israele che per
entrare al tempio non si può andare con una moneta che porta l’immagine di un imperatore e
non c’è nessuna iscrizione che abbia autorevolezza in Israele se non ciò che è scritto nella
Torah e allora perché mi chiedi che cosa devo fare con questa moneta?”Restituiscila al mondo
questa moneta,, forse là funziona … è chiaro che non funziona!.
Nei nostri tempi cosa significa ? 12 Agosto 2024: https://livesicilia.it/prescrizioni-e-notifiche-
annullate-cartelle-esattoriali-per-
380-mila-euro/ La corte di giustizia tributaria ha annullato 15 cartelle esattoriali per circa
380 mila euro a un architetto delle quali il destinatario non aveva avuto alcuna conoscenza ed
inoltre erano risalenti a diversi anni addietro e quindi prescritti ex art. 138 CPC: L’ufficiale giudiziario o postale esegue la notificazione di regola mediante consegna della copia nelle mani proprie del destinatario , presso la casa di abitazione oppure, se ciò non è possibile, ovunque lo trovi nell’àmbito della circoscrizione dell’ufficio giudiziario al quale è addetto cfr. c.p.c. art. 139. In mancanza delle persone indicate nel comma precedente, la copia è consegnata al portiere dello stabile dove è l’abitazione, l’ufficio o l’azienda,e, quando anche il portiere manca, a un vicino di casa che accetti di riceverla. Il portiere o il vicino deve sottoscrivere una ricevuta, e l’ufficiale giudiziario dà notizia al destinatario dell’avvenuta notificazione dell’atto, a mezzo di lettera raccomandata,
affigge avviso del deposito in busta chiusa e sigillata alla porta dell’abitazione: procedura garantista dei diritti soggettivi dei contribuenti, costituzionalmente rilevanti, non è più seguita, con conseguenziali danni economici per i cittadini e responsabilità per gli autori degli illeciti omissivi!!!! ).