Agnes. Il nuovo libretto #VoltiDiSperanza N. 49 di Mons. Luigi (Don Gigi) Ginami
[Korazym.org/Blog dell’Editore, 05.11.2024 – Vik van Brantegem] – Dal 2 novembre 2024 è disponibile il libretto #VoltiDiSperanza N. 49 Agnes. Se vuoi essere primo corri da solo, se vuoi arrivare lontano cammina insieme. Kenya (128 pagine) di Mons. Luigi (Don Gigi) Ginami, che raccoglie i reportage del suo 63° Viaggio di solidarietà e speranza in Kenya dal 26 settembre al 10 ottobre 2024, di cui abbiamo riferito con nostri articoli. L’introduzione al volume è di Mons. Carlo Mazza, Vescovo emerito di Fidenza, che riportiamo di seguito. Per l’acquisto del libretto cartaceo su Amazon [QUI]. Per leggere gratuitamente l’edizione online [QUI]. La presentazione avrà luogo nel pomeriggio di sabato 7 dicembre 2024 a Roma.
«“Agnes. Viaggio di solidarietà in Kenya”, le voci di sei donne raccolte da don Ginami. Don Gigi, con coraggio e sapienza evangelica, ci sprona, sotto la sferza morbida e gentile del missionario cresciuto all’ombra della cupola di San Pietro, ad uscire dai luoghi comuni della pia compassione verso milioni di fratelli e sorelle che vivono nei sotterranei della storia come schiavi di culture e politiche dominanti, per imbarcarci con lui in una solidarietà effettiva, costosa e liberante» (Bergamo News, 4 novembre 2024).
Dopo l’introduzione con la Presentazione del Vescovo emerito di Fidenza Una testarda volontà di portare gratuità di cui riportiamo il testo, seguono i seguenti capitoli (con il link di nostri articoli corrispondenti): Tre Papi e un Indiana Jones [QUI]; Quattordici punti [QUI]; Ruwa Kingi [QUI]; L’anello di ematite [QUI]; Il Cuore dei bambini [QUI]; Due cisterne da 10.000 litri di acqua [QUI]; Agnes: la forza del sorriso [QUI].
Al termine del loro incontro, Don Gigi ha salutato Agnes: «Grazie Agnes, (…) perché mi hai insegnato che quando la vita ti dà mille ragioni per piangere, mi hai dimostrato che hai mille ed una ragione per sorridere e quella ragione è Gesù!»
Il volume chiude con l’appendice #VoltiDiSperanza consolida il suo mercato su Amazon.
Introduzione
di Agnes #VoltiDiSperanza N. 49
La presentazione
del Vescovo emerito di Fidenza
Una testarda volontà di portare gratuità
Disporre con parole pertinenti un’introduzione al libretto Agnes #VoltiDiSperanza n.49 di don Gigi non è affatto semplice. Già a considerare il titolo tematico “Se vuoi essere il primo corri da solo. Se vuoi andare lontano cammina insieme”, si rischia molto, o per eccesso o per difetto anche perché don Gigi non consente mezze misure. Il presente testo Agnes si compone di sei riquadri di diversi contenuti e di differenti stili letterari. Tra l’altro, per distinguersi dagli altri Report, due sono scritti da due donne egregie (Valentina Alazraki, giornalista TV accreditata in Vaticano, e Maria Blanca Casillas Sillo, Membro dell’Associazione Amici di Santina Zucchelli) e quattro da don Gigi.
Come siamo soliti inebriarci dalla scrittura comunicativa di don Gigi, si tratta di reportage originalissimi e leggibilissimi, come fossero in presa diretta rispetto ai fatti raccontati, assimilabili al genere diaristico che spaziano dall’esterno all’interno dell’anima del protagonista narratore il quale, va detto, si compiace dell’accadere dei vari episodi e dello scrivere informandoci dei medesimi. Di volta in volta, come sfogliando le pagine di un avvincente romanzo, appaiono figure che entrano in scena in ambienti di povertà assoluta. Anzi, verrebbe da chiosare, più le povertà, di qualsiasi genere, incalzano, più le emozioni crescono a mille Watt e don Gigi si rivela espertissimo a caricare il moto di sensazioni, umori, indignazioni, suppliche e…guarigioni fisiche e spirituali. E’ il bello della diretta!
Stavolta si viene condotti per mano, passo dopo passo, nel “Viaggio di solidarietà in Kenya”, attraversando villaggi desolati e miserandi, lande sconfinate con sole a picco, su strade polverose e viottoli impossibili, dove sopravvivono uomini e donne, vecchi e bambini, in situazioni estreme che solo Dio sa che esistono e dunque provvedere. Si mostrano dunque storie di bisogni di ogni genere, come generati da miserie al di là di ogni eventuale immaginazione. E allora come non commuoversi e non piangere? Come non abbracciare e consolare? Come voltarsi dall’altra parte facendo finta di non aver visto? Come non indignarsi e sentirsi comunque impotenti? Eppure non tutto sembra perduto. Don Gigi, con l’aiuto dei suoi insuperabili accompagnatori, evidenzia i mille volti che sbucano dalle capanne che appaiono illuminanti da sprazzi di luce e di speranza.
Com’è nel suo inconfondibile stile, davvero “missionario”, Don Gigi non molla, tiene salda la visione e la missione e persegue tenacemente gli obiettivi che l’“Associazione Santina” si è data. Ciò che colpisce comunque e sempre, tra soprese e novità di percorso e qualche considerazione a margine per chi legge e intende essere coinvolto concretamente, è la testarda volontà di portare la bellezza della gratuità di una presenza che si qualifica come “dono” e che crea un soffio di vita promettente in quanto riferita a Dio stesso.
Va osservato, tra parentesi, che lo stile letterario di don Gigi ruba il cuore e la mente. Ma non è fine a se stesso. In realtà lo strumento linguistico si associa perfettamente a ciò che egli racconta, osserva, agisce in prima persona, perciò rende il racconto talmente accattivante e immediato che il lettore partecipa e condivide tenendo a memoria i fatti, gli incontri, i colloqui come se lui stesso divenisse attore e co-protagonista, realizzando una specie di full immersion pervasiva e memorabile. Pertanto non è il caso che mi soffermi sui singoli quadri per individuarne le peculiarità e, in taluni episodi, la drammatica condizione umana, lasciando al buon lettore di godersi fino in fondo lo stupore, la meraviglia, l’indignazione e il desiderio insopprimibile di farsene carico.
D’altra parte valgono a guida i bellissimi contributi delle due donne succitate, Valentina e Blanca. A loro onore, cito a proposito la loro finezza di intuizione e di descrizione che basta a farci assaporare l’unicità di un’evocazione che strappa non solo lacrime e abbracci ma la voglia di esserci e di condividere una condizione di vita che rasenta lo scandalo per le evidenti ingiustizie e le perduranti precarietà di situazioni esistenziali.
Don Gigi, con coraggio e sapienza evangelica, ci sprona, sotto la sferza morbida e gentile del missionario cresciuto all’ombra della cupola di san Pietro, ad uscire dai luoghi comuni della pia compassione verso milioni di fratelli e sorelle che vivono nei sotterranei della storia come schiavi di culture e politiche dominanti, per imbarcarci con lui in una solidarietà effettiva, costosa e liberante, in nome e in forza del capitolo 25 di Matteo.
+ Carlo Mazza, vescovo emerito di Fidenza
S.E.R. Mons. Carlo Mazza è nato il 7 gennaio 1942 a Entratico, in Diocesi di Bergamo. In giovane età entra nel Seminario di Bergamo e segue gli studi curriculari fino all’ordinazione presbiterale il 21 dicembre 1968. Nel ministero pastorale è inviato come curato prima a Credaro poi a Curnasco, infine come parroco a Piazzatorre e Piazzolo, frequentando nel contempo la facoltà di Letteratura e Pedagogia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nel 1982 è inviato a Roma presso la CEI per occuparsi della Pastorale del Turismo. Nel frattempo frequenta l’Università Pontificia del Laterano acquisendo un dottorato in Teologia. Successivamente viene nominato Direttore nazionale dell’Ufficio della CEI competente negli ambiti della Pastorale del Tempo Libero, Turismo, Sport, Pellegrinaggi e Santuari. In questa veste è chiamato al servizio di Cappellano delle Rappresentative Azzurre alle Olimpiadi (cinque edizioni estive e due invernali) e ai Giochi del Mediterraneo. Viene insignito dell’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana e gratificato della Stella d’Oro al merito sportivo da parte del CONI. Papa Benedetto XVI lo ha eletto Vescovo di Fidenza il 1° ottobre 2007. È ordinato vescovo il 1° dicembre 2007. È Vescovo emerito di Fidenza dal 17 marzo 2017.