Papa Francesco: i santi non sono superuomini, ma portatori di gioia per l’amore di Dio

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I Santi sono gli amici di Dio e nella loro esistenza terrena, hanno vissuto in comunione profonda con Dio, ci assicurano che la promessa di Gesù di vedere Dio come ”egli è”.  Il Papa lo ha detto questa mattina alle migliaia di fedeli che in piazza San Pietro hanno ascoltato la breve catechesi prima della preghiera dell’ Angelus per la solennità di Tutti i Santi.  I santi, coloro che “nel volto dei fratelli più piccoli e disprezzati hanno veduto il volto di Dio, e ora lo contemplano faccia a faccia nella sua bellezza gloriosa.”

E il Papa spiega bene che i santi “non sono superuomini, né sono nati perfetti.”  Piuttosto gene normale con “gioie e dolori, fatiche e speranze.” Quello che li rende diversi è aver conosciuto l’amore di Dio: “lo hanno seguito con tutto il cuore, senza condizioni o ipocrisie; hanno speso la loro vita al servizio degli altri, hanno sopportato sofferenze e avversità senza odiare e rispondendo al male con il bene, diffondendo gioia e pace.” I santi mai hanno odiato, perché l’odio viene da diavolo e loro si sono allontanati dal diavolo.

Uomini di gioia i santi e la santità non privilegio di pochi “ma è una vocazione per tutti.” E il nome della santità è Gesù, la strada da seguire qella delle Beatitudini evangeliche, per quelli che “non pongono la loro sicurezza nelle cose, ma nell’amore di Dio; per quanti hanno un cuore semplice, umile, non presumono di essere giusti e non giudicano gli altri, quanti sanno soffrire con chi soffre e gioire con chi gioisce, non sono violenti ma misericordiosi e cercano di essere artefici di riconciliazione e di pace.” Sono dei veri portatori di riconciliazione.

Che dicono a noi oggi i santi? “Fidatevi del Signore, perché Lui non delude!

Con la loro testimonianza ci incoraggiano a non avere paura di andare controcorrente o di essere incompresi e derisi quando parliamo di Lui e del Vangelo; ci dimostrano con la loro vita che chi rimane fedelea Dio e alla sua Parola sperimenta già su questa terra il conforto del suo amore e il “centuplo” nell’eternità.” E’  la speranza per i defunti : “alla nostra preghiera di lode a Dio e di venerazione degli spiriti beati si unisce l’orazione di suffragio per quanti ci hanno preceduto nel passaggio da questo mondo alla vita eterna.”

Al termine della preghiera il Papa ha salutato i partecipanti alla “Corse dei Santi ” e ricordato l’appuntamento di oggi pomeriggio per la messa al Verano:”Sarò unito spiritualmente a quanti in questi giorni visitano i cimiteri, dove dormono coloro che ci hanno preceduti nel segno della fede e attendono il giorno della risurrezione. In particolare, pregherò per le vittime della violenza, specialmente per i cristiani che hanno perso la vita a causa delle persecuzioni. In modo speciale pregherò per quanti, ha detto il Papa sono morti per la fame, la sete e la fatica nel tragitto per raggiungere una condizione di vita migliore, e ha chiesto un momento di silenzio a tutta la piazza.

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