Al Sinodo dei vescovi sono iniziati i lavori di gruppo
In occasione delle due iniziative per la pace per domenica 6 ottobre e lunedì 7 ottobre (recita del santo Rosario a Santa Maria Maggiore alle ore 17.00 e Giornata di digiuno e preghiera), indette da papa Francesco, nella conferenza stampa i relatori hanno invitato tutti i partecipanti al Sinodo alla recita del Rosario di domenica, mentre lunedì i lavori saranno vissuti in un contesto di sobrietà.
In apertura dei lavori sinodali è stato pregato per la pace, riprendendo le parole di papa Francesco all’Angelus di domenica scorsa: ‘Si faccia di tutto per fermare la violenza e aprire cammini di pace’. Mentre p. Giacomo Costa, dal canto suo, ha ripetuto le parole del papa, (‘il Sinodo non è un’assemblea parlamentare, ma un luogo di ascolto e di comunione), quindi non è ‘un’indicazione retorica, ma un’esperienza vissuta’, in un clima ‘molto gioioso, c’è il piacere di rincontrarsi, con una grande capacità di andare in profondità nel dibattito’.
Soffermandosi sui Gruppi di lavoro, il gesuita ha esortato a guardare ad essi come a ‘laboratori di vita sinodale’, che devono essere sostenuti da tutti i fedeli, attraverso contributi che potranno pervenire loro fino al giugno del prossimo anno: “Non sono quindi commissioni ‘chiuse’, bensì gruppi aperti, occasioni in cui si impara a lavorare insieme come Chiesa partecipata, ‘compagni di strada’ per compiere un ‘mini’ processo sinodale su alcuni temi collegati ma non coincidenti, con l’Instrumentum Laboris”.
Intanto ieri il card. Jean-Claude Hollerich, relatore generale, in apertura dei lavori ha ricordato che l’attenzione si sarebbe focalizzata sui ‘Fondamenti: “Nella struttura dell’Instrumentum laboris questa Sezione ha uno statuto diverso dalle tre parti che seguono. Senza avere l’ambizione di essere un trattato di ecclesiologia sinodale, ‘cerca di delineare i fondamenti della visione di una Chiesa sinodale missionaria, invitandoci ad approfondire la comprensione del mistero della Chiesa’. Raccoglie la consapevolezza che in questi anni si è andata consolidando e in particolare le convergenze che lo scorso anno abbiamo riconosciuto ed espresso nella Relazione di Sintesi”.
Il segretario speciale, mons. Riccardo Battocchio, ha sottolineato l’apporto sinodale della teologia: “i teologi che hanno lavorato dalla fese preparatoria, avranno ora maggiore visibilità perché il loro servizio è importante nel riflettere sui contributi che sono arrivati e saranno preziosi per un ascolto attento, una operazione di intelligenza teologica su quanto emergerà per poi arrivare a stendere il testo finale”.
Mentre suor Maria de los Dolores Palencia Gómez ha risposto ad alcune domande sul ruolo della donna nella Chiesa, sempre più sinodale per “aprirsi a nuove esperienze, a nuove proposte per scoprire e per approfondire ancora di più il ruolo femminile… Spetta anche a noi liberarci da uno stile di clericalismo… Io credo che l’esperienza di quest’anno abbia mostrato che siamo in cammino e come questo cammino stia dando frutto, il ruolo delle donne è riconosciuto sempre più in una chiesa sinodale, ci si potrà aprire a nuove esperienze per andare in profondità”.
Anche il prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, il card. Victor Manuel Fernández, è intervenuto sulle ‘forme ministeriali’, concentrandosi sulla ‘pressante questione della partecipazione delle donne alla vita e alla leadership della Chiesa’: “Conosciamo la posizione pubblica del Pontefice che non considera la questione matura; nella mente del Santo Padre ci sono altri temi ancora da approfondire e risolvere prima di affrettarsi a parlare di un eventuale diaconato per alcune donne”, con il prosieguo del lavoro di approfondimento.
Inoltre il card. Claudio Gugerotti, prefetto del Dicastero per le Chiese orientali, ha raccontato “la situazione drammatica di questi giorni: bombe, carri armati che distruggono in maniera drammatica non solo le persone ma anche le speranze delle Chiese orientali cattoliche nelle aree di guerra, in pericolo di scomparire; la loro perdita sarebbe irreparabile per la Chiesa”.
(Foto: Vatican News)