62° viaggio di solidarietà e speranza della Fondazione Santina in Perù. Regala un sorriso in Amazzonia e sulle Ande del Perù

Don Gigi con famiglia in Perù
Condividi su...

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 21.09.2024 – Vik van Brantegem] – Con il Report 62/6 – Regala un sorriso in Perù 2024-25-26, oggi concludiamo la pubblicazione dei report di Mons. Luigi (Don Gigi) Ginami, Presidente delle Onlus Associazione Amici di Santina Zucchinelli e Fondazione Santina, del suo 62° viaggio di solidarietà e speranza in Perù (21 luglio – 10 agosto 2024) dal tema La Speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno ed il coraggio. Lo sdegno per la realtà ed il coraggio per cambiarla, che avevamo iniziato domenica 21 luglio 2024 [QUI].

  • Report 62/1 – Pisco Sauer [QUI]
  • Report 62/2 – La voce del silenzio [QUI]
  • Il testo in formato PDF, il video promo e la Presentazione del Cardinale Angelo Comastri di Daniel, il 48° libretto della collana #VoltiDiSperanza, che tratta del maltrattamento dei minori in Perù [QUI]
  • Report 62/3 – Daniel [QUI]
  • Report 62/4 – Inaugurazione della cucina e della lavanderia a Puerto Maldonado [QUI]
  • Report 62/5 – Edith [QUI]

Report 62/6 – Regala un sorriso in Perù 2024-25-26

Con la storia di emarginazione e di reclusione di Daniel [QUI] abbiamo aperto il nostro nuovo programma di adozioni a distanza che coprirà, come di consueto, i prossimi tre anni: prima annualità, ottobre 2024-25; seconda annualità, 2025-26 e terza annualità 2026-27. Si tratta di trecento euro l’anno per un totale di 900 euro nel triennio che però faranno sì che 15 bambini del Perù – 10 nell’Amazzonia e 5 sulle Ande – ricevano il nostro aiuto in cibo, medicine o scuola.

Carissimi, confido molto nella vostra generosità. Sono passato di famiglia in famiglia e abbiamo scovato i casi più difficili e di maggiore sofferenza: non lasciateci soli e aiutateci con la vostra generosità: sarà una bellissima esperienza che darà a ciascuno di voi forza nuova e una grande gioia nel vedere i vostri piccoli crescere meglio. Si tratta di soli 25 euro al mese. Inoltre, come sapete, i denari che raccogliamo sono rigorosamente controllati affinché finiscano tutti in solidarietà. Nei miei viaggi spesso mi ritrovo con l’ingrato compito di dover correggere degli errori, ma la correzione di un errore assicura al programma forza e linearità.

In fonde trovate chiaramente esposte le “regole ferree” delle nostre adozioni a distanza.

E allora ecco il gruppo dei 10 bambini con i quali avviamo il nostro programma di adozioni a distanza nella foresta Amazzonica.

Regala un sorriso in Amazzonia

Iniziamo dal fratellino del nostro piccolo Daniel. Qualcuno di voi si chiederà perché non Daniel stesso: perché Daniel ha un fratello gemello, Dairo, e non possiamo “privilegiare” uno rispetto all’altro. E quindi:

1. JOSIEL, nato il 17 dicembre 2022

Josiel è il più piccolo dei cinque fratellini del nostro Daniel. La mamma si chiama Milagros, ha 34 anni e non vive con nessuno dei padri dei suoi figli. Milagros fa le pulizie, sbuccia castagne e svolge lavori occasionali. Il figlio più grande si chiama Fernando, ha 16 anni, studia alla scuola secondaria ed è epilettico, ha bisogno costante di medicine per tenere sotto controllo la sua grave patologia. Il padre, Rosario, ha oggi 68 anni e non dà alcun sostegno economico per il figlio malato. Da Carlos, poi, che oggi ha 36 anni, Milagros ha avuto Carlito, che ha dieci anni, Ismael, che ne ha sette, i due gemellini di cui abbiamo parlato – Daniel e Dairo – e infine il piccolo Josiel che a dicembre compirà due anni. Dopo avere abbandonato Milagros, Carlos ha tenuto per alcuni mesi Carlito e Ismael, ma li maltrattava e li picchiava e così sono tornati dalla madre.

2. TESSY, nata il 2 maggio 2011

A Tessy con i suoi 13 anni piace cucinare e inoltre aiuta la mamma a fare le pulizie in casa. La ragazzina appartiene a una comunità di nativi nella Comunidad Santa Teresita, a due ore di battello da Puerto Maldonado. Il villaggio è un incanto e sorge sulle rive del fiume. Come tutte le famiglie dei nativi, molto riservate e timide, la bimba non parla molto: l’iniziale diffidenza piano piano è scomparsa. La mamma si chiama Guzvinda, è nata il 5 luglio 1989, mentre il papà Marcos è nato il 7 settembre 1987. Marcos è agricoltore e la mattina presto esce con la moglie per andare a lavorare nei campi; rientrano dal duro lavoro alle quattro del pomeriggio e lui va a pesca, dalle 5 di sera fino a oltre la mezzanotte: una vita dura e aspra. La prima figlia è nata nel 2008, è sposata con Henry dal quale ha Derek di un anno: anche loro sono contadini e quindi non possono aiutare Guzvida e Marcos, che hanno anche un’altra figlia, Grecy, nata il 15 ottobre 2011. Insieme, le due ragazze studiano nel collegio delle suore a Puerto Maldonado. E c’è anche il piccolo Marcos che è nato il 2 marzo 2017 e quindi ha 7 anni. In questa situazione, aiuteremo a pagare la retta scolastica per Tessy.

3. BENJAMIN, nato il 14 febbraio 2018

Benjamin oggi ha 6 anni. La mamma si chiama Silvia, ha 39 anni ed è cieca da un occhio, mentre il marito si chiama José Carlos e ha 70 anni, è contadino ma è gravemente malato di fibrosi polmonare. José Luis, che ha 18 anni e tra poco termina le superiori, ha ancora un fratello e una sorella: Elvis Josué di 14 anni, studente anche lui, e Raissa Judy, di 13 anni. Essendo i genitori disabili la situazione è molto precaria.

4. BRIANA, nata il 6 aprile 2024

Briana è la più piccola del nostro programma: ha solo 5 mesi. La mamma si chiama Derlita, ha 28 anni e sbuccia castagne con la suocera, mentre Michael ha 24 anni e lavora come falegname in una ditta. Derlita ha avuto la prima figlia, Estrella, a 19 anni da Jorge che lavora nella “Coca Cola”, non vive con lei e contribuisce in modo saltuario per la figlia. Ancora con Jorge, Derlita ha avuto Camilla che oggi ha 7 anni, ma Jorge non ha riconosciuto questa figlia e non dà alcun contributo per lei. Derlita ha poi un altro figlio, Franz, da Fernando che ha 27 anni, ma il padre non ha riconosciuto il figlio. Derlita abitava a Laberinto ed ha denunciato Fernando senza ottenere alcun risultato. E poi, Derlita ha due figli da Michael: Mayco di 2 anni e la piccolissima Briana, che vogliamo adottare. Cinque figli da tre uomini diversi: tutto questo ci dice la miseria morale in cui vivono questi bimbi …

5. MIGUELANGEL, nato il 2 giugno 2020

Miguelangel ha 4 anni e la sua mamma Coraima ne ha 19; il papà si chiamava Luis Miguel, aveva 25 anni ed è morto il 1° novembre 2021 in un incidente stradale: lavorava nelle miniere di Tambopata. L’attuale compagno della sua mamma si chiama Keiler e ogni tanto la aiuta. Oltre al marito, Coraima ha perso Apner, ucciso il 9 aprile 2024: volevano sequestrarlo, ha tentato di scappare e lo hanno ammazzato. Coraima ha lavorato come cuciniera per tre anni a Tambopata in una condizioni davvero difficili. Coraima oggi si appoggia ai genitori: Kabiv, il padre, che ha 42 anni e la madre, Joanna, che ne ha 41.

6. MILLER, nato il 6 luglio 2009

Miller ha 15 anni; Milka, la mamma, ne ha 35 ed è casalinga; Leonardo, il papà, ha 32 anni e svolge lavori occasionali. Oltre a Miller, Milka ha Alexa di 10 anni (nata il 24 giugno 2014) che frequenta la quarta elementare. La famiglia si affida ai genitori di Milka: Juan, che ha 65 anni, e Flora che ne ha 54; vivono a Puerto Maldonado da due anni, ma sono originari di una comunità nativa di Boca Manu. Miller è epilettico, non parla, ma capisce tutto. Quando è in preda a forti crisi non mangia e non riesce fare nulla e queste crisi possono durare anche tre giorni. La malattia si è manifestata chiaramente quando Miller aveva 10 anni, ma già non parlava; si teme un più grava problema neurologico.

7. LIZ CHIARA, nata il 10 marzo 2019

La mamma di Liz Chiara, Ilda, ha 48 anni, è casalinga e si dedica ai figli. Mauro, il papà, ha 44 anni e svolge lavori occasionali. Vive con lei e lavora per la famiglia. L’altro figlio è Mauricio Jésus, ha 15 anni, non cammina perché è nato disabile e avrebbe bisogno di un intervento chirurgico; Kengi ha 21 anni, studia e nel tempo libero lavora; Victor ha 26 anni, lavora, ha una famiglia sua e quindi non può aiutare. La nostra piccola Liz Chiara è disabile e non può camminare e neppure scrivere perché non ha forza nelle mani. Davvero due figli disabili e nella miseria sono una grande preoccupazione per i genitori.

8. JOLBI, nato il 28 luglio 2011

Jolbi ha un gravissimo problema cerebrale e sembra un bambino di cinque anni. È totalmente disabile e per lui non si può fare nulla. La mamma, Heidi,  ha 39 anni, John, il padre, ne ha 48 e svolge lavori occasionali ma purtroppo ha un tumore al cervello in stadio avanzato. La mamma si dedica a Jolbi. Cynthia, 22 anni, è la figlia sposata e svolge lavori occasionali. Linda è l’altra figlia di 20 anni ed è in carcere per droga: deve scontare 14 anni. Infine c’è John che ha 16 anni e studia alla scuola secondaria.

9. JOHN, nato il 1° gennaio 2017

John è il nipote di Nelba che a 62 anni ancora svolge lavori domestici. John ha un fratello di 10 anni, Rodamel. Purtroppo John e Rodamel vivono con la nonna perché la madre Katia, di 34 anni, separata dal marito dal 2020, è completamente alcolizzata e non è in grado di aiutare in alcun modo i figli. Il padre, Nils Giovanni, ha 40 anni, svolge lavori occasionali e vive con nonna Nelba. Katia lavora come cuciniera in una miniera ed è andata solo due volte a trovare questi due figli dei quattro che ha. Per questa trascuratezza i due fratellini John e Rodamel hanno iniziato a studiare solo nell’anno 2020. John ha una buona salute, ma per le vicissitudini familiari che ha vissuto è un bambino molto irrequieto.

10. JOSMELL, nato il 15 novembre 2008

Josmell non ci vede dall’occhio destro e ha difficoltà di apprendimento e per questo è solo al quarto anno della scuola secondaria. Sua sorella Britani ha 18 anni e sta studiando, ma anche lei ha difficoltà di apprendimento. La situazione in famiglia è molto critica perché la madre Pilar, che ha 51 anni, è completamente cieca e cerca di vendere frutta per la strada. Il padre Mijian ha 60 anni ma ha abbandonato la famiglia, svolge qualche lavoretto occasionale e aiuta Pilar in modo molto saltuario. Dal canto suo, vista la terribile situazione, Pilar non vuole più accompagnarsi a nessuno.

Questi sono i dieci bambini del nostro programma a Puerto Maldonado; invieremo, spero già a ottobre, 3.000 euro per la prima annualità sul conto della Caritas di Puerto Maldonado. A questi bambini noi non offriamo denaro, ma servizi. Questo significa che riceveranno ogni mese un buono per l’equivalente di 25 euro per fare acquisti in supermercati convenzionati con Caritas e quindi le famiglie riceveranno generi alimentari, tranne nel caso di Tessy, come dicevo all’inizio, perché in quel caso l’aiuto andrà alla scuola delle suore che la bambina frequenta. Karl, della Caritas di Puerto Maldonato, invierà rendiconti puntuali e precisi sotto la supervisione di Olinda, la nostra responsabile in Perù, e di Amalia, incaricata di Caritas. Mentre in Italia il programma potrà essere seguito in chat di WhatsApp nella quale ci siamo anche Silvia Bonicchio come responsabile dei programmi di adozione, Blanca per la traduzione in italiano degli interventi in chat dal Perù, e io. In occasione di questo 62mo viaggio di solidarietà, insieme con il Vescovo di Puerto Maldonado abbiamo corretto alcuni errori e ora il programma è più performante e sicuro. Dunque, coraggio: aiutatemi, aiutateci! Grazieee.

Ora passiamo al gruppo di cinque bambini che vengono dai 4.000 metri di altitudine delle Ande del Perù.

Regala un sorriso sulle Ande

Questo secondo gruppo di cinque bambini è preso dalla struttura SOS Villaggi dei bambni che è conosciuta in tutto il mondo – ma voglio darvi qualche informazione.

SOS Villaggi dei bambini nasce in Austria nel 1949 per iniziativa di Hermann Gmeiner con l’obiettivo di dare una casa e un ambiente famigliare ai tanti orfani della guerra appena conclusa.
I Villaggi SOS si differenziano dalle altre strutture di accoglienza per minori, quali case famiglia, orfanotrofi e comunità, in quanto il bambino vive in una casa con altri coetanei e quando possibile con i fratelli e le sorelle biologiche.
I villaggi comprendono solitamente case che ospitano dagli 8 ai 15 gruppi di circa 10 bambini. Ogni cosiddetto nucleo familiare SOS ha la propria abitazione ma condivide i servizi sociali e medici con il resto del Villaggio. Oltre ai villaggi SOS sono previste anche altre modalità di aiuto alle famiglie e alle comunità locali. SOS Villaggi dei bambini è strutturata in tante associazioni nazionali attive in 136 Stati; i Villaggi nel mondo sono 572 e in queste strutture sono accolti 86.000 bambini e ragazzi. Ogni associazione nazionale SOS deve attenersi ai principi dello Statuto internazionale. Le diverse associazioni nazionali sono registrate come fondazioni, società o associazioni no-profit, e fanno capo a SOS Kinderdorf, con sede a Innsbruck in Austria, l’organizzazione ombrello a cui aderiscono tutte le Associazioni nazionali. L’assemblea generale è il massimo organo deliberativo ed è convocata ogni cinque anni per eleggere il presidente e il suo vice che restano in carica proprio cinque anni, così come i membri degli altri organi esecutivi.

Ecco, questa è l’istituzione alla quale noi daremo il nostro aiuto per un programma specifico per ciascuno dei cinque bambini individuati insieme a Monica, la direttrice del Villaggio SOS di Juliaca, e Netty, la psicologa.

1. FRANZ, nato il 20 ottobre 2014

Franz ha 10 anni e arriva al Villaggio SOS con altri due fratellini quando ha soli 4 anni. L’ambiente familiare era decisamente violento, tanto che entrambi genitori sono in carcere con l’accusa di omicidio: i tre fratellini si sono trovati ad assistere alla tortura e alla decapitazione di una persona. Franz è ormai al centro da oltre sei anni. Purtroppo nella sua prima infanzia non ha ricevuto la necessaria assistenza medica e per questo oggi ha difficoltà nello sviluppo fisico; invece, il gravissimo trauma provocato dall’evento macabro al quale ha assistito non si è ancora risolto, nonostante l’assistenza psicologica che riceve.

2. JOSÉ LUIS, nato il 13 giugno 2012

Josè Luis arriva al SOS con altri quattro fratellini all’età di otto anni. Entrambi i genitori sono alcolizzati e i bambini erano completamente abbandonati a sé stessi, senza alcuna tutela, esposti quindi ai più diversi pericoli. José Luis ha un deficit cognitivo lieve e quindi ha difficoltà di apprendimento: è il fratellino di Marcio, del precedente programma ormai portato a termine. Il ragazzino necessita di supporto terapeutico per il controllo dell’ira.

3. DENIS, nato il 24 maggio 2009

Denis è nato a Macusani e anche lui entra al SOS con altri quattro fratelli all’età di quattro anni: i cinque bambini hanno alle spalle una situazione terribile. La madre muore in un incidente stradale; il padre manda uno dei figli a comperare del veleno per topi, lo scioglie in una gazzosa e davanti a tutti i figli si suicida. Denis non ha un grande ricordo dei suoi genitori, ma ha molti problemi emozionali e di comportamento dovuti al trauma che ha subito. Il ragazzo difficilmente controlla i propri impulsi nei rapporti con gli altri ed è quindi necessario continuare in una cura psichiatrica. Una delle sorelle sta per compiere 18 anni e si sta valutando se continuare anche con lei una terapia psicologica.

4. JHANDI, nata il 30 maggio 2012

Jhandi è nata nel carcere femminile di Lampa ed entra al SOS all’età di 3 anni insieme con altri due fratelli. I genitori sono entrambi in carcere, ma Jhandi non ha mai conosciuto il padre – condannato all’ergastolo: si sta tentando di far conoscere padre e figlia. La ragazzina ha grossi problemi psicologici a causa dei quali non è riuscita a sviluppare normalmente le sue qualità interiori. Per il futuro necessita una intensa terapia psicologica.

5. NOELIA, nata il 28 maggio 2024

Noelia nasce a Puno e arriva al SOS con altri due fratellini; entrambi i genitori sono alcolizzati. Noelia arriva all’età di 9 anni abusata sessualmente da uno zio che condivideva il vizio dell’alcolismo con i suoi genitori. Noelia era costantemente esposta al pericolo, perché la sua casa era sempre frequentata da persone dedite all’alcol. I fratellini più piccoli erano quindi affidati a Noelia che però, data la sua giovanissima e fragile età, in realtà non ha saputo dare loro il giusto supporto. I bambini arrivano tutti al SOS senza sapere né leggere né scrivere. Noelia soffre di disturbo post-traumatico da stress ed è in cura psicoterapeutica. Nei due anni di permanenza al SOS si sono manifestati ulteriori disagi riguardanti il comportamento e l’alimentazione.

Questo è il programma di adozione a distanza Regala un sorriso in Perù 2024-25-26 completo. Attendo dalla vostra generosità una grande risposta.

Associazione Amici di Santina Zucchinelli Onlus
via di Porta Pinciana 6
00187 Roma
Telefono: 329 098 52 58
Email

Coordinate bancarie:
Amici di Santina Zucchinelli Onlus
Codice IBAN: IT78Y0503403210000000180713

Codice fiscale: 12499711005

Opuscolo informativo sull’Associazione [QUI]

Modulo di adesione Socio [QUI]

Il regolamento del programma di adozione
Regala un sorriso in Perù 2024-25-26

La quota annuale per l’adozione a distanza è di 300 euro a persona e l’impegno è triennale per un totale di 900 euro.

Raccolte le 15 quote annuali per un totale di 4.500 euro, con bonifico bancario e facendoci carico delle spese bancarie in ricezione, con qualifica OUR, eroghiamo l’intera somma alle due realtà prima descritte: alla Caritas di Puerto Maldonado in Amazzonia ed al SOS di Juliaca sulle Ande..

I responsabili ci inviano ricevuta di 3.000 euro e di 1.500 euro.

Una volta al mese i Responsabili distribuiscono 25 euro ad ogni famiglia (tranne naturalmente i 5 bimbi della casa protetta ai quali provvede l’istituto) secondo la modalità espressa nel seguente punto.

I 25 euro sono impiegati nel seguente modo:
1. Educazione (tasse scolastiche e di iscrizione dei bambini adottati)
2. Alimentazione (farina, fagioli, cereali)
3. Medicine e visite mediche, qualora che ne fosse bisogno per il bambino o i genitori

Mensilmente il Responsabile si curerà di scrivere un resoconto di come il denaro sia stato impiegato ed ogni semestre, od in occasione di un nostro viaggio di solidarietà provvederà a consegnarci ricevute di quanto speso.

Al termine dell’anno in una approfondita revisione con i Responsabili si provvederà a rinnovare l’annualità successiva

Per tutti questi motivi di impegno sono ad esortare tutti i genitori adottivi a non abbandonare il programma di adozione, viste anche le precarie situazioni di salute dei piccoli.

Le vie di informazione saranno solo 3:
1. La pagina web dedicata al nostro programma, dove si troveranno i dati generali dei bambini, dei pagamenti e della situazione in cui essi vivono. Tale pagina è visibile a tutti
2. La chat del gruppo di adozioni a distanza. In questa a scadenza regolare il Responsabile provvederà ad inviare notizie più specifiche
3. Una chat personale con il Responsabile attraverso la quale avere notizie più dettagliate sui bambini

Il programma è triennale e non rinnovabile.

Bergamo, 29 agosto 2024
Festa del Martirio di San Giovanni Battista