Paraguay e Panama nella mattina di Papa Francesco

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Due incontri speciali questa mattina per Papa Francesco. Dapprima una trentina di ex alunni dei Gesuiti dell’Uruguay, e il presidente di Panama. Un incontro dai toni cordiali quello con gli ex studenti, alla presenza anche di molti bambini, “una promessa e una speranza” li ha definiti il Papa, soffermandosi sui ricordi che lo legano all’Uruguay. Poi il riferimento ad una futura visita: “Non so quando sarà in programma un viaggio nel vostro Paese – ha detto – ma prima del 2016 sicuramente no. Una cosa è certa – ha aggiunto – se visiterò l’Argentina, dovrò visitare anche il Cile e l’Uruguay, tutti e tre insieme. Così ci incontreremo lì”. Ha quindi chiesto di pregare per lui: “Qui la gente è buona, sono buoni i compagni e tutti lavorano insieme, ma il lavoro è tanto e non ce la si fa. Pregate per me, per i miei collaboratori, perché possiamo andare avanti. Molte grazie!”.

Poco prima il Papa aveva incontrato presidente della Repubblica del Panama, Ricardo Alberto Martinelli Berrocal. “Durante i cordiali colloqui – riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana – c’è stato uno scambio su alcuni temi attinenti all’attuale situazione nel Paese, in particolare sulle politiche sociali avviate dal Governo, ed i progetti di sviluppo per la Nazione. È stata poi evocata la lunga tradizione cristiana del Paese, e ci si è soffermati sugli storici legami bilaterali, con particolare interesse per le attuali relazioni tra la Chiesa e lo Stato.”

Poco prima nei Giardini Vaticani era stata inaugurata una statua di Santa María La Antigua, Patrona di Panama, offerta al Pontefice dal Capo dello Stato. Il presidente ha donato al Papa la riproduzione di una antica immagine delle divinità precolombiane e il Papa ha dato a Francesco il testo del documento di Aparecida invitandolo a leggere alcuni passi più significativi per Panama, e il presidente ha risposto con l’impegno a combattere la povertà nella nazione.

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