Il papa fa gli auguri al fratello Georg che compie 85 anni
A margine del concerto, il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, ha consegnato a mons. Georg Ratzinger, l’onorificenza della Gran Croce della Repubblica italiana. Il pranzo ufficiale si era svolto ieri nella sede dell’ Ambasciata tedesca presso la Santa Sede, senza papa, ma con tanti invitati dal Vaticano. Al termine del concerto, Benedetto XVI è tornato con la mente al lontano 1941 quando su iniziativa del fratello si recarono assieme al Festival di Salisburgo: “Potemmo allora assistere ad alcuni splendidi concerti e, tra questi, nella Basilica abbaziale di San Pietro, all’esecuzione della Messa in do minore. Fu un momento indimenticabile, il vertice spirituale, direi, di quella nostra gita culturale”. Anche se allora ero un ragazzino, ha proseguito a braccio in tedesco, “ho capito che avevamo vissuto qualcosa di diverso da un semplice concerto: quello era stata musica in preghiera”. In quella Messa di Mozart, ha detto ancora, “avevamo potuto sfiorare qualcosa della magnificenza e della bellezza di Dio stesso”. Benedetto XVI ha quindi ricordato le difficoltà degli anni giovanili del fratello: “Quando sei nato – ha rammentato – l’inflazione era appena finita e la gente, anche i nostri genitori, avevano perso tutti i loro risparmi. Poi è venuta la crisi economica mondiale, la dittatura nazista, la guerra, la prigionia”.
Dopo il conflitto, ha ricordato il Papa, “con nuova speranza e gioia, in una Germania distrutta e dissanguata, abbiamo iniziato la nostra strada”. Ha così sottolineato la duplice vocazione del fratello Georg alla musica e al sacerdozio, “una che abbracciava l’altra”, ed ha messo l’accento sull’esperienza con i “Regensburger Domspatzen”. Un incarico, ha rilevato, in cui mons. Ratzinger ha potuto “servire sacerdotalmente la musica e trasmettere al mondo e all’umanità la gioia per l’esistenza di Dio tramite la bellezza della musica e del canto”. Quel coro, nato più di mille anni fa, ha ribadito, “portava nel mondo la gioia e la bellezza di Dio”. Il Santo Padre ha quindi augurato al fratello di poter ancora vivere anni contraddistinti dalla gioia di Dio e della musica.