Dal diario degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo della Sicilia. Quello shock mai superato. L’imposizione della comunione in mano
[Korazym.org/Blog dell’Editore, 08.09.2024 – Veronica Cireneo] – Dal diario degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo una nuova testimonianza sulle angosciose peripezie da compiere per incontrarsi degnamente con la Santa Eucarestia e di come il buon esempio sia rivelatore dei desideri inespressi del cuore. Racconto dell’amica Cristina, che ci scrive da Piacenza. Ascoltiamola.
Canale Telegram degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo [QUI]
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci (Mt 23,13a).
Cara Veronica, ho letto il racconto di Caterina sull’importanza dell’esempio di devozione Eucaristica [QUI] e ho sentito il desiderio di dare la mia testimonianza.
Vivo a Piacenza e un mese fa mi trovavo in vacanza a Lipari dove ho partecipato alla Messa domenicale in una parrocchia dell’isola siciliana.
Come sempre faccio, prima di ricevere l’Eucarestia mi sono inginocchiata (ma poi mi rimetto in piedi e la ricevo in bocca. Mi rialzo per timore di ricevere un rifiuto da parte del sacerdote).
Alla fine della Messa mi si è avvicinata una signora dicendomi che era rimasta molto colpita e commossa dal mio gesto di inginocchiarmi e mi ha ringraziato a lungo per l’esempio che le avevo dato. Era piena di stupore, perché – aggiunge – era tanto tempo che non vedeva qualcuno farlo, come invece si usava fare in passato. Sono rimasta molto sorpresa e davvero contenta che il mio esempio le avesse ricordato usi e costumi nobili e virtuosi del passato.
Ma quello che mi ha stupito di più è stato mio fratello, che era a Messa con me. Egli è credente, ma a modo suo. Generalmente mi considera un po’ bacchettona. Invece, quando gli ho raccontato i commenti favorevoli della signora, inaspettatamente si è commosso e mi ha abbracciata. Come se egli stesso apprezzasse segretamente il gesto dell’inginocchiarsi di fronte a Gesù Sacramentato, senza trovare il coraggio di farlo, né di dirlo. Chissà un giorno…
Ho iniziato spontaneamente ad inginocchiarmi nel periodo COVID, quando obbligarono a ricevere la Comunione sulla mano. Ero entrata in crisi. Non avrei voluto toccare Nostro Signore. Non sapevo se rinunciare all’Eucarestia o accettare il compromesso. Ho sentito nel mio cuore che Gesù, nonostante lo scempio, non volesse privarmi di Lui e ho proceduto come descrivo.
Per onorare nostro Signore ed evitare di toccarlo con le mie mani ho pensato di riceverLo, dopo essermi inginocchiata davanti a Lui, su un fazzoletto. Usavo il più bello che avessi: di lino bianco, candido. Con le cifre ricamate della mia amatissima mamma che è venuta a mancare… Fazzoletto che poi riponevo e conservavo con molto rispetto.
Non è stato sempre facile comunque, specie quando un sacerdote si rifiutò di consegnarmi il Corpus Domini sul candido tessuto. Non fu il solo a negare la Comunione sul fazzoletto. A quale scopo costoro lo fecero non si è mai capito.
Adesso si è ritornati alla possibilità di ricevere l’Ostia in bocca, ma a me è rimasto il timore del rifiuto, nonostante sia stata ripristinata questa possibilità, tanto è stato lo shock di quel periodo. Ormai al momento di comunicarmi provo costantemente una grande ansia: sia per la consapevolezza della mia indegnità, che per la paura di incappare nel rifiuto del sacerdote. Così, in fila prego fino all’ultimo istante la Madonna, che mi aiuti e mi accontenti. Fino ad ora è andata bene, ma è sempre un’incognita.
Ma nella mia città celebrano anche la Messa Vetus Ordo, Grazie a Dio. Questa è stata davvero una meravigliosa scoperta! Quando posso andare lì, infatti, tutte le mie paure svaniscono.
Ma vieni da chiedersi: “Cosa racconteranno a Dio questi sacerdoti che anziché facilitare i fedeli nella sviluppo della fede, li terrorizzano e li mortificano col loro creativismo disumano e sanitario anticristiano, come quello che portò a scrivere sui banchi il divieto di inginocchiarsi in chiesa?” Li invitiamo vivamente ad esaminarsi, perché chi crede di poter abusare della pazienza degli uomini e di Quella di Dio, senza conseguenze deleterie per sé e per il prossimo suo, giunga presto ad intendere che molto grandemente si inganna. Oremus.
Laudetur Jesus Christus nunc et semper.
Cristina, Piacenza
7 settembre 2024