La presentazione del libro “Il peso del sangue” di Vladimiro Bottone a San Giuseppe dei Nudi in Napoli

Copertina del libro
Condividi su...

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 17.07.2024 – Vik van Brantegem] – Martedì 16 luglio 2024 alle ore 18.30 presso l’Hortus Conclusus, il giardino interno del complesso monumentale del Real Monte ed Arciconfraternita di San Giuseppe dell’Opera del Vestire i Nudi in via San Giuseppe dei Nudi 72 a Napoli, si è svolta la presentazione – una di quelle particolari – della bellissima novità editoriale Il peso del sangue di Vladimiro Bottone (Solferino 2024, 336 pagine [QUI]), in un serata di cultura e amore per i libri, in una città che legge.

Hanno dialogato con l’autore l’On. Avv. Ugo de Flaviis, Presidente della Fondazione San Giuseppe dei Nudi, Cavaliere del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, e Rosaria Rizzo, Editor. La lettura è stata a cura di Giuliano Maschio.

Il Nob. Alfredo Buoninconti, Barone di Santa Maria Jacobi Cavaliere di Giustizia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, Delegato per Campania del Real Circolo Francesco II di Borbone, ha commentato: «È stata una bella serata, per la presentazione di un libro assolutamente da leggere e il piacere di incontrarsi con persone per-il-bene».

Lo storico parterre dell’Hortus Conclusus sorge nel cuore del centro cittadino partenopeo e rappresenta una inattesa quanto insospettabile isola di estetica, di suggestioni e di contemplazione. Adibito dal secolo XVI a frutteto, dapprima con gli Agostiniani del Convento di Santa Maria dell’Oliva e poi dal Duca della Chiusa Don Domenico Carafa, il quale cedette il terreno alla Confraternita nell’anno 1743, vi restò come tale sino alla fine del Settecento quando iniziarono i primi progetti di conversione dell’area, concretizzatisi poi con la stupenda esecuzione successiva al 1812. Questa configurazione è restata pressoché inalterata durante il corso dei due successivi secoli, subendo però gradualmente il decadimento del tempo delle strutture ed uno stravolgimento della vegetazione per il proliferare di specie estranee. Partendo, dunque, da uno stato di parziale abbandono, la regia Opera giuseppina ha intrapreso un percorso di recupero e di riscrittura dell’area verde, di concerto con la Soprintendenza dei Beni Culturali, fino al completo ripristino dell’Hortus, inaugurandolo quindi con una raffinata celebrazione, il 15 luglio 2021, con la partecipazione, oltre dei Signori Fratelli e Sorelle dell’Arciconfraternita, anche di numerosi rappresentanti delle locali Autorità dello Stato e di Istituzioni presenti sul territorio.

Vladimiro Bottone, nato a Napoli nel 1957, vive e lavora a Torino, scrittore. Collabora alle pagine culturali di Corriere del Mezzogiorno e a L’Indice dei libri del mese. È un autore che vanta una storia editoriale di grande valore, con i romanzi: L’ospite della vita (Avagliano 1999, 272 pagine [QUI]), Rebis (Avagliano 2002, 356 pagine [QUI]), Mozart in viaggio per Napoli (Avagliano 2003, 215 pagine [QUI]), La principessa di Atlantide (Avagliano 2005, 196 pagine [QUI]), Gli Immortali (Nero Pozza 2008, 237 pagine [QUI], Vicarìa. Un’educazione napoletana (Rizzoli 2015 e BEAT 2017, 487 pagine [QUI]), Giardino degli inglesi (Neri Pozza 2017, 333 pagine [QUI]) e Non c’ero mai stato (Neri Pozza 2020, 299 pagine [QUI]).

«Io devo tutto alla scrittura, quando potevo crollare la scrittura mi ha tenuto in piedi, quando potevo cedere le armi, la scrittura me ne ha date altre e quindi io devo tutto alla scrittura, è la cosa che mi ha dato di più nella vita, cioè mi ha permesso di vivere» (Vladimiro Bottone).

«Se uno ha il dono di un personaggio che ti parla, deve essere fedele a quel dono e deve rispettare quel dono. I miei personaggi meno riusciti sono quelli che io ho suscitato, che ho cercato di suscitare e sono quelli che mi piacciono di meno; altri invece sono così belli e compiuti con una loro verità, una loro tridimensionalità» (Vladimiro Bottone).

«Lezioni di scrittura? Se volete una vera e propria lezione di scrittura (involontaria) e comunicata con grande generosità e leggerezza, c’è l’intervista di Vladimiro Bottone [trasmesso in live streaming il 9 febbraio 2023], che ha inaugurato la rassegna Una storia fantastica, una serie di interviste (condotte da me e da Laura Di Gianfrancesco) con grandi nomi della letteratura italiana contemporanea, autrici e autori che raccontano la loro esperienza con la scrittura e con l’editoria» (Alessandra Perotti).

Nell’articolo Lezioni di scrittura: le parole di Vladimiro Bottone [QUI] a firma di Alessandra Perotti trovate raccolti gli spunti principali e più interessanti in tema di scrittura, editoria, lettura donati da Vladimiro Bottone nel raccontare la sua storia fantastica.

Il peso del sangue di Vladimiro Bottone
Introduzione

Myriam è bella, colta, libera e in pericolo: una ragazza ebrea nella Torino del 1944, una città in guerra. La fine del conflitto è vicina, le bombe degli Alleati piovono sulle case, ma fascisti e nazisti difendono con i denti le ultime roccaforti, e le deportazioni continuano senza sosta. Myriam si ritrova braccata, dopo essere sfuggita per miracolo alla retata in cui è stata catturata tutta la sua famiglia. Sola al mondo, sa di essere circondata da delatori e approfittatori, e che i pochi soldi con cui è scappata non dureranno a lungo. Il commissario Troise, napoletano appena trasferito a Torino, è l’ultimo uomo che dovrebbe incontrare: si occupa di affari segreti per i servizi di sicurezza fascisti e vive in una casa «confiscata» a una famiglia ebrea. Invece queste due vite, che la Storia ha dichiarato nemiche, si intrecciano quando Troise, d’impulso, salva Myriam dalla polizia, e la conduce nel suo appartamento facendola passare per sua sorella. L’amore tra i due è inevitabile quanto impossibile. Ma quando Myriam viene in contatto con la Resistenza la situazione di entrambi, da pericolosa, diventa mortale.
Queste pagine ci immergono nel cuore della guerra civile, tempi in cui le speranze si assottigliano, nessuno è al sicuro, e il colpo di grazia può arrivare all’improvviso, in un vicolo, o da un vicino di casa. Disegnano uno scenario vivido e attraversato dai lampi di emozioni potenti: il terrore, la passione, la sete di gloria, l’ansia di sopravvivere. Così una spy story senza respiro e una tormentata storia d’amore si dipanano come su un grande schermo, il più grande di tutti: la realtà.

151.11.48.50