1° luglio. Festa del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, segno di redenzione e di salvezza

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 01.07.2024 – Vik van Brantegem] – Dal 1° luglio comincia per tutti i Cattolici il mese nel quale si celebra il Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo. La Santa Chiesa è nata nel Sangue di Cristo e lo custodisce in sacro deposito. I più grandi Santi sono stati tutti devoti, amanti e predicatori appassionati di questo Preziosissimo Sangue, che ci ha redento e, attraverso i Sacramenti, ci purifica, ci santifica e ci salva.
Un’antica leggenda narra che il Centurione Longino, dopo avere colpito con la lancia il costato di Cristo agonizzante sulla croce (Vangelo secondo Giovanni 19,34 e Apocrifo di Nicodemo 16,8), fu improvvisamente sconvolto dal proprio gesto e si convertì alla Fede. Egli raccolse allora, in segno di devozione, la terra bagnata dal sangue del Redentore e, in veste di penitente, peregrinò per il mondo. Giunto a Mantova, Longino, prima di patire il martirio, seppellì nell’orto annesso allo Spedale dei Pellegrini la preziosa reliquia che egli recava con sé, chiusa in due vasi contenuti in una cassetta di piombo.
Nell’804 l’urna della reliquia fu rinvenuta. Nell’occasione venne anche Papa Leone III, che venerò quel segno della Passione, ne sancì ufficialmente l’autenticità, riconoscendo Mantova come sede vescovile, stabilendo che ogni anno, in data prestabilita, i Sacri Vasi dovevano venire esposti all’adorazione dei fedeli. Si avviò da allora lo sviluppo religioso, culturale e civile della città. In seguito la reliquia venne però nuovamente sepolta e fu ritrovata solo nell’anno 1048, grazie al miracoloso intervento di Sant’Andrea apostolo, che apparve in sogno ad uomo pio, di nome Adalberto. Sul luogo del ritrovamento sorse un monastero benedettino
Per custodire quello che fu chiamato il Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, furono in successione costruite tre chiese. I Gonzaga fecero edificare l’ultima, l’attuale splendida basilica dedicata a Sant’Andrea progettata nel 1470 dall’Architetto Leon Battista Alberti, meta di innumerevoli pellegrini, illustri e anonimi, mossi dall’intento di venerare questo segno che “ravviva la memoria e la fede nel mistero della redenzione e del dono dell’Eucaristia” (Papa Giovanni Paolo II, Lettera al Vescovo di Mantova in occasione del Giubileo della Diocesi, 10 giugno 2004).

A Mantova, per tradizione secolare, si compie ogni Venerdì Santo l’ostensione dei Sacri Vasi e si muove la processione guidata dal vescovo che percorre con essi le vie cittadine. Per tutto il resto dell’anno i due preziosissimi reliquiari in oro massiccio stanno in luogo sicuro e inaccessibile, nella cripta della basilica stessa. Nei secoli Re, Imperatori, Papi hanno reso omaggio ad una delle Reliquie più importanti del Cristianesimo.

La cura della cripta e il compito di divulgare la devozione alla reliquia sono affidate alla Compagnia del Preziosissimo Sangue di Cristo, una confraternita laicale di origini medievali, rifondata nel 2010. Oltre ad accompagnare la reliquia nella processione del Venerdì Santo e ogni volta che viene esposta, i confratelli e le consorelle coltivano un’intensa vita spirituale e praticano opere di misericordia.
In realtà, la festa del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo ha origini recenti, mentre il culto del Sangue di Gesù era già molto sentito nell’antichità, ripreso con vigore nella prima metà dell’Ottocento grazie al sacerdote Don Francesco Albertini, poi diventato vescovo, promotore di una Confraternita del Preziosissimo Sangue. Tra quelli che aderirono al culto si ricordano San Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue, e Santa Maria De Mattias, che fondò le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo.
Nel 1822, San Gaspare del Bufalo presentò istanza alla Santa Sede per ottenere il nulla osta per la celebrazione della festa del Preziosissimo Sangue. La Sacra Congregazione dei Riti Religiosi, concesse di celebrarla la prima domenica di luglio, ma solo all’interno della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Fu poi Papa Pio IX a trasformarla da celebrazione seguita solo in alcune chiese italiane a culto generale. Prima il Preziosissimo Sangue di Gesù veniva ricordato al venerdì della quarta settimana di Quaresima e invece divenne festa universale nella prima domenica di luglio, ricordando tutte le traversie della Santa Sede ma anche come ringraziamento dopo la liberazione dall’esilio di Gaeta. La festa fu poi fissata da San Pio X al 1° luglio. Pio XI la elevò a rito doppio di prima classe nell’aprile 1934, a ricordo del XIX centenario della Redenzione. Paolo VI poi, abbinò questa festa a quella del Corpus Domini, creando però malcontento tra i devoti e gli istituti religiosi dedicati al Sangue di Cristo. Ricevuti in udienza i devoti e gli istituti, il Papa volle chiarire il significato di tale abbinamento, ribadendo la sua intenzione di non degradare in nessun modo la devozione al Sangue e concesse ugualmente il diritto di celebrare la festa il primo luglio, con liturgia di solennità.
Nel 1991, IV centenario della morte di San Luigi Gonzaga, giunse in Sant’Andrea, nel corso della sua Visita Pastorale alla Diocesi di Mantova, anche il Papa Giovanni Paolo II.
Il significato della festa del Sacratissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo è molto simile alla solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, non solo perché dal cuore di Gesù trafitto dalla lancia sulla croce erano sgorgati acqua e sangue, ma anche perché il primo calice nel quale quel sangue divino fu consacrato, fu proprio il cuore di Dio che si era fatto uomo. Il sangue versato da Gesù per la salvezza dell’umanità fu oggetto di culto sin dai primi secoli dell’era cristiana, ma la devozione aumentò dall’XI secolo, soprattutto con la diffusione della leggenda del Graal.

Sulla tela Cristo appare offrendo gloria attraverso il suo Preziosissimo Sangue. Sul filatterio tenuto dagli angeli si legge: copiosa apud eum redemptio (con lui abbondante redenzione). Vediamo Cristo come fonte di salvezza circondato da San Giuseppe e dalla Vergine come intercessori per le anime del purgatorio, accompagnati da San Pietro, con le chiavi della Chiesa. Sant’Ignazio appare accanto a San Giuseppe, come ideatore del metodo di meditazione per raggiungere la salvezza. In fondo ci sono le anime del purgatorio, bagnate dal Sangue Redentore di Gesù Cristo.
Sant’Ignazio di Loyola cercava un metodo per aiutare i Cristiani ad avvicinarsi a Dio attraverso la preghiera e la meditazione. Nei suoi esercizi spirituali coglie il metodo per procedere in ordine ascendente, avvicinandosi a Dio e purificando l’anima. Il Sangue di Cristo come simbolo di redenzione e salvezza è uno dei temi di meditazione. Nel libro degli Emblemi di Hugo Hermann, che prende come spunto le vie di salvezza tracciate da Sant’Ignazio di Loyola, nel decimo emblema viene ricreato l’amato – Cristo — trasformato in fonte di grazia che emana acqua attraverso le ferite dei piedi e delle mani poiché l’anima sente la gioia della dimora di Dio,
La preghiera Anima Christi
Il culto del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo è strettamente legato alla devozione del Sacro Curo e di Gesù Eucaristia. Dopo la comunione eucaristica si recita la preghiera Anima Christi, una preghiera dedicata a Gesù Crocifisso. La preghiera è stata composta nella prima metà del XIV secolo da un autore sconosciuto; fu arricchita di indulgenze da Papa Giovanni XXII nel 1330 ed è tradizionalmente stata attribuita a questo Pontefice.
Colui che recita questa preghiera chiede a Gesù di santificarlo, salvarlo, inebriarlo, lavarlo, fortificarlo, esaudirlo, nasconderlo, di rimanere sempre con lui, difenderlo dal diavolo e di potergli andare incontro, sottolineando la comunione in spirito e verità con la grazia del Suo Corpo mistico.
Il significato della parola anima è vicino a quello di cuore. C’è una sequenza di termini ripresi dalla liturgia eucaristica: anima, corpo, sangue, divinità, acqua, passione. Vi ci sono inoltre dei richiami evangelici: «Or il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero essere vostro, lo spirito, l’anima e il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo» (1 Ts 5,23). Il Catechismo della Chiesa Cattolica dice dell’anima che essa è unita al corpo al punto da formare con questo un tutt’uno in ogni sua parte.
«Anima Christi, sanctifica me.
Corpus Christi, salva me.
Sanguis Christi, inebria me.
Aqua lateris Christi, lava me.
Passio Christi, conforta me.
O bone Jesu, exaudi me.
Intra vulnera tua absconde me.
Ne permittas me separari a Te.
Ab hoste maligno defende me.
In hora mortis meae voca me,
Et jube me venire ad Te,
Ut cum Sanctis tuis laudem Te
In saecula saeculorum.
Amen».
«Anima di Cristo, santificami,
Corpo di Cristo, salvami.
Sangue di Cristo, inebriami,
acqua del costato di Cristo, lavami.
Passione di Cristo, fortificami.
O buon Gesù, esaudiscimi.
Nelle tue piaghe, nascondimi.
Non permettere che io sia separato da Te.
Dal nemico maligno difendimi.
Nell’ora della mia morte chiamami,
e comandami di venire a Te,
Perché con i tuoi Santi ti lodi,
nei secoli dei secoli.
Amen».
Litania
del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo
«Signore, abbiate pietà di noi.
Cristo, abbiate pietà di noi.
Signore, abbiate pietà di noi.
Cristo, ascoltateci.
Cristo, esauditeci.
Padre celeste, che siete Dio, abbiate pietà di noi.
Figlio, Redentore del mondo, che siete Dio, abbiate pietà di noi.
Spirito Santo, che siete Dio, abbiate pietà di noi.
Santissima Trinità, che siete un solo Dio, abbiate pietà di noi.
Sangue di Cristo, Unigenito dell’Eterno Padre, salvaci (ogni volta).
Sangue di Cristo, Verbo di Dio incarnato,
Sangue di Cristo, Nuovo ed Eterno Testamento,
Sangue di Cristo, che nell’Agonia scorre in terra,
Sangue di Cristo, che sgorghi dalla Flagellazione,
Sangue di Cristo, che emani dalla Coronazione di spine,
Sangue di Cristo, versato sulla Croce,
Sangue di Cristo, prezzo della nostra salvezza,
Sangue di Cristo, senza cui non c’è remissione,
Sangue di Cristo, nell’Eucarestia, bevanda e lavacro delle anime,
Sangue di Cristo, urne di misericordia,
Sangue di Cristo, vincitore dei demoni,
Sangue di Cristo, fortezza dei martiri,
Sangue di Cristo, vigore dei confessori,
Sangue di Cristo, che generi i vergini,
Sangue di Cristo, sostegno nei pericoli,
Sangue di Cristo, aiuto degli oppressi,
Sangue di Cristo, conforto nel pianto,
Sangue di Cristo, speranza dei penitenti,
Sangue di Cristo, sollievo dei moribondi,
Sangue di Cristo, pace e dolcezza dei cuori,
Sangue di Cristo, pegno di vita eterna,
Sangue di Cristo, che liberi le anime del Purgatorio,
Sangue di Cristo, degnissimo d’ogni onore e gloria,
Agnello di Dio che togliete i peccati dal mondo, perdonateci o Signore
Agnello di Dio che togliete i peccati dal mondo, esauditeci, o Signore
Agnello di Dio che togliete i peccati dal mondo, abbiate pietà di noi.
O Signore, eterno ed onnipotente, il quale disponeste che il vostro Figliuolo divenisse il Redentore del mondo e voleste essere placato nel suo sangue: fate che venerando noi il prezzo del nostro riscatto, per i suoi meriti scampiamo da tutti i mali qui in terra, per conseguirne poi in cielo la pienezza dell’efficacia. Per lo stesso Gesù Cristo nostro Signore. Così sia».
La preghiera di liberazione e guarigione
del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo
Dobbiamo essere custoditi sotto il Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo e per questo recitiamo la preghiera di liberazione e guarigione:
«Signore Gesù Cristo, nel tuo nome e con il potere del tuo Preziosissimo Sangue, sigilliamo ogni persona, fatto o evento attraverso cui il nemico ci voglia pregiudicare.
Con il potere del Sangue di Gesù, sigilliamo ogni potenza distruttrice nell’aria, sulla terra, nell’acqua, nel fuoco, sotto terra, negli abissi dell’inferno e nel mondo in cui oggi ci muoveremo.
Con il potere del Sangue di Gesù spezziamo ogni interferenza e azione del Maligno. Ti chiediamo, Signore, di mandare nelle nostre case e nei nostri luoghi di lavoro la Santissima Vergine Maria, accompagnata da San Michele, San Gabriele, San Raffaele e tutta la loro corte di santi angeli.
Con il potere del Sangue di Gesù, sigilliamo la nostra casa, tutti coloro che la abitano (nominare ciascuno), le persone che il Signore invierà loro e tutti gli alimenti e i beni che ci concede generosamente per il nostro sostentamento.
Con il potere del Sangue di Gesù, sigilliamo terra, porte, finestre, oggetti, pareti e pavimenti, l’aria che respiriamo, e nella fede poniamo un cerchio del suo Sangue intorno a tutta la nostra famiglia.
Con il potere del Sangue di Gesù, sigilliamo i luoghi in cui ci recheremo in questa giornata e le persone, le imprese e le istituzioni con cui tratteremo.
Con il potere del Sangue di Gesù, sigilliamo il nostro lavoro materiale e spirituale, gli affari della nostra famiglia, i veicoli, le strade e qualsiasi mezzo di trasporto che dovremo utilizzare.
Con il tuo Preziosissimo Sangue, sigilliamo le azioni, le menti e i cuori della nostra Patria affinché possano regnarvi la tua pace e il tuo cuore.
Ti ringraziamo, Signore, per il tuo Preziosissimo Sangue, mediante il quale siamo stati salvati e preservati da ogni male. Amen».