La sfida alle malattie tropicali neglette
Colpiscono oltre un miliardo di persone nel mondo, provocando cecità, ulcere, deformità, disturbi dello sviluppo fisico e mentale. Sono le “malattie neglette” – dimenticate – perché accettate come conseguenza ineluttabile della povertà. Di fronte al dramma di queste patologie, endemiche in 149 Paesi, l’appello di Papa Francesco a “ripensare la solidarietà non più come semplice assistenza nei confronti dei più poveri, ma come ripensamento globale di tutto il sistema, come ricerca di vie per riformarlo e correggerlo in modo coerente con i diritti fondamentali dell’uomo, di tutti gli uomini” risuona con tutta la sua forza e chiede alla Chiesa e alle istituzioni un impegno concreto per combattere la “globalizzazione dell’indifferenza”.
Solidarietà e salute sono proprio le parole chiave del Symposium Internationalis ‘Solidarietas et Salus’ dedicato a La Sfida alle Malattie Neglette in programma a Roma il 19 ottobre. Organizzato dai Ministri degli Infermi – Religiosi Camilliani e dalla Associazione ScienzaSaluteSocietà, in collaborazione con la Diocesi di Roma e la Fondazione SmithKline e con il supporto del Pontificio Consiglio Operatori Sanitari della Santa Sede, l’evento vuole sensibilizzare politici, amministratori ed operatori sanitari e tutta la società civile dei paesi ad economia avanzata su uno dei maggiori temi di salute a livello globale come le malattie tropicali neglette.
Al convegno – che si terrà dalle 15.30 alle 19.30 presso la Casa Generalizia dei Ministri degli Infermi, Piazza Maddalena 53 – interverranno tra gli altri Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, Enrico Garaci, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, monsignor Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per gli operatori sanitari, padre Augusto Chendi, sottosegretario del Pontificio Consiglio della pastorale per gli operatori sanitari, padre Renato Salvatore, Superiore Generale dei Ministri degli Infermi, monsignor Andrea Manto, direttore del Centro per la pastorale sanitaria del Vicariato di Roma, Giuseppe Recchia, direttore scientifico GlaxoSmithKline.