Mostra con performance associata di Judith Boy “Il Paradiso ritrovato” e concerto di musica sacra “et in terra pax” a Catania

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 19.06.2024 – Vik van Brantegem] – Si svolge venerdì 22 giugno 2024 alle ore 16.00, presso la Chiesa di San Nicolò l’Arena, Monastero dei Benedettini a Catania, il vernissage della mostra con performance di Judith Boy dal titolo Il Paradiso ritrovato. L’iniziativa, grazie al contributo dell’otto per mille luterano, promossa dalla Comunità Evangelica Luterana di Sicilia, con la collaborazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese di Catania, vede il patrocinio sia del Comune di Catania che dell’Assessorato per la Famiglia, le Donne, la Cultura e l’Integrazione della Regione della Renania-Palatinato della Germania.

Dopo l’apertura del vernissage sarà possibile partecipare, alle ore 17.30, al concerto di musica sacra et in terra pax, che vedrà l’importante partecipazione dei musicisti Vincenzo Lisi (tenore), Joachim Szepanski (tenore e flautista), Gianfranco Giordano (basso), Paolo B. Cipolla e Franco Lazzaro (organo).
La mostra Il Paradiso ritrovato di Judith Boy sarà aperta fino a domenica 24 giugno 2024. L’ingresso alla mostra e al concerto è libero.


Per il Presidente della Comunità Evangelica Luterana di Sicilia, Gisela Salomon, si tratta di una occasione importante per promuovere l’incontro di linguaggi diversi, quello pittorico e della performace associata, con la musica sacra che inneggia alla pace. Uno scambio che è l’incontro tra l’Italia e la Germania nell’arte, ha dichiaro Gisela Salomon. In un tempo nel quale siamo ogni giorno coinvolti in notizie di distruzione, violenza e guerra che credevamo non sarebbero più tornate così prepotentemente come oggi, ha sottolineato Gisela Salomon.



Questo evento culturale a Catania segue alla mostra personale La cacciata dal Paradiso di Judith Boy, un progetto che nasceva in pieno lockdown e che si è svolta dal 9 al 10 aprile 2022 presso la Galleria delle Vittorie in via Maqueda 301 a Palermo. Un percorso artistico che prese forma nel 2020, anno che ricorderemo tutti tra i più difficili che abbiamo mai vissuto. L’artista ha immaginato questo progetto considerando l’umanità artefice e, al contempo, protagonista di quanto stesse accadendo. Infatti, questa esperienza è stata capace di distruggere in ogni modo possibile, di rendere accettabile persino l’inaccettabile. In mostra c’erano pitture e installazioni nati dalla combinazione di elementi come, per esempio, reti da pesca e rifiuti. Il colore è il protagonista dell’attività pittorica di Judith Boy, predominante, vivissimo, indipendente a tal punto da guidare lo spettatore alla scoperta delle opere.

Judith Boy (pittrice) – Nata a Pirmasens in Germania. Ha studiato a Kusel, Lauterecken e Treviri. Da diversi anni la Sicilia è la sua terra d’elezione. Vive tra la Sicilia e la Renania-Palatinato, a Körborn in Germania. Dal 1997 è attiva come artista freelance a livello nazionale e internazionale con numerose mostre e progetti. È specializzata in arte oggettuale e la sua produzione è legata alla pittura, alla fotografia, alla realizzazione di abiti e costumi di scena, ad accessori e murales e performances associate, delle quali è protagonista. Ha dedicato parte della sua ricerca artistica alla produzione artigianale di colori vegetali, estratti da alcune piante con tecniche risalenti al medioevo, che utilizza poi per le sue opere. Riesce a trasformare un’ampia varietà di materiali in prodotti artistici e perciò le sue opere sono il frutto di progetti sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti in Germania e in Europa.

Vincenzo Lisi (tenore) – Laureato in canto lirico presso il conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo. Ha collaborato con il quartetto “Accenti”, è tra i fondatori dell’ensemble vocale “Eufonia” e fa parte di altre realtà corali con cui svolge intensa attività artistica. Inoltre, ha effettuato le incisioni discografiche del ciclo Monteverdiano. Svolge attività concertistica spaziando dal repertorio barocco fino al tardo romantico, con qualche divagazione in quello moderno/contemporaneo.
Joachim Szepanski (tenore) – Trasferito a Palermo nel 2021 dopo essere stato ospite del coro al Teatro Massimo. È stato prima flautista e dirigente di un’orchestra di una chiesa di Gelsenkirchen-Recklinghausen. Per molti anni era tenore solista alla Junge Oper di Detmold, è stato ospite di diversi cori d’opera e ha cantato in vari teatri d’Europa. Canta musica sacra in Germania, dà concerti a Palermo ed è ripetutamente impegnato come tenore ospite nei cori di Palermo Classica a Palazzo Steri.
Gianfranco Giordano (basso) – Ha conseguito i diplomi di pianoforte e di canto artistico presso il “Conservatorio V. Bellini” di Palermo. Dal 1986 è componente del Coro del Teatro Massimo dove ha eseguito numerose parti da solista. Ha cantato più volte nella Città del Vaticano. Nel 1996 fonda il quartetto vocale “Accenti”, dal 2005 dirige il Coro “Cantate Omnes”. Il suo repertorio spazia dalla musica rinascimentale a quella contemporanea con un ’intensa attività in quella liederistica.
Paolo B. Cipolla (organista) – È professore associato di Lingua e letteratura greca presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania e organista titolare dell’organo di Donato del Piano presso la chiesa di San Nicolò l’Arena. Ha collaborato con numerose formazioni vocali e strumentali ed è specializzato nel repertorio sacro, soprattutto sei-settecentesco. È anche autore di messe e altre composizioni sacre in stile barocco.
Franco Lazzaro (organista) – È compositore, arrangiatore e produttore discografico. Ha compiuto gli studi musicali in pianoforte e composizione sotto la guida di Bruno Bettinelli presso il conservatorio “G. Verdi” di Milano e in direzione d’orchestra moderna presso la Berklee School di Boston. Si occupa di attività discografiche e teatrali. Svolge la funzione di secondo organista presso la chiesa di San Nicolò l’Arena a Catania.
