Caso 60SA: violazione dei diritti umani in Vaticano. Il Papa denunciato all’ONU per aver “calpestato e ignorato i diritti fondamentali”

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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 18.06.2024 – Ivo Pincara] – Papa Francesco è stato denunciato da Raffaele Mincione al Relatore Speciale delle Nazioni Unite sull’indipendenza dei giudici e degli avvocati, per presunta ingerenza nel processo in cui è stato il finanziere è stato accusato di frode a danno della Santa Sede, lo scorso dicembre giudicato colpevole di aver violato la legge canonica e condannato dai giudici vaticani a cinque anni e mezzo di reclusione. Con il suo team legale Mincione afferma di essere stato vittima di una “caccia alle streghe” in cui ritiene che i paletti legali siano stati spostati per garantire la sua condanna.

Nella sua denuncia alla Prof.ssa Margaret Satterthwaite, Relatore Speciale delle Nazioni Unite, l’Avv. Rodney Dixon ha anche affermato che Mincione è stato condannato per violazione del diritto canonico: “Non è appropriato che principi religiosi siano imposti sulla regolamentazione di una transazione secolare”. La Prof.ssa Satterthwaite sta indagando su presunte violazioni dei diritti della difesa nel processo 60SA del Tribunale vaticano sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato.

La notizia è stata riferita da Charles Hymas nell’articolo Il Papa accusato di intercettazioni telefoniche illegali, pubblicato domenica 16 giugno 2024 dal quotidiano londinese The Telegraph [QUI], che riportiamo di seguito nella nostra traduzione italiana dall’inglese.

«In due modi poi si può recare offesa: cioè con la violenza o con la frode; con la frode che è propria dell’astuta volpe e con la violenza che è propria del leone; indegnissime l’una e l’altra dell’uomo, ma la frode è assai più odiosa. Fra tutte le specie d’ingiustizia, però, la più detestabile è quella di coloro che, quando più ingannano, più cercano di apparir galantuomini» [Marco Tullio Cicerone, de Officiis (I doveri), Libro primo, 41).

Ci auguriamo che il Papa ora trovi il coraggio di riconoscere che è stato indotto in errore, autorizzando una bruttissima storia di malagiustizia, in cui sono stati condannati degli innocenti (tra cui un cardinale di Santa Romana Chiesa) senza prove, con l’inganno e con la frode, per l’operato di un Promotore di Giustizia vaticano e i suoi complici, che cercano di apparir galantuomini.

Il Papa deve affrontare un’indagine delle Nazioni Unite sulla sua personale autorizzazione di presunte intercettazioni telefoniche illegali durante l’indagine vaticana sulla vendita “fraudolente” di una proprietà da 300 milioni di sterline nel centro di Londra. Gli avvocati di Raffaele Mincione, finanziere britannico accusato di frode dal Vaticano, hanno presentato una denuncia all’ONU per presunti abusi commessi durante il processo da Papa Francesco, leader spirituale di 1,4 miliardi di Cattolici in tutto il mondo.

Rodney Dixon, KC, un importante avvocato per i diritti umani, ha accusato il Papa di aver personalmente autorizzato intercettazioni telefoniche illegali di Mincione durante le indagini su presunti illeciti in Vaticano. Nel corso del processo è emerso che lo stesso Papa Francesco ha conferito poteri agli investigatori consentendo loro di intercettare telefoni, intercettare e-mail e arrestare chiunque volessero senza l’approvazione di un giudice. I poteri erano basati su “rescritti” – antiche leggi che il Papa poteva usare come monarca divino del Vaticano [utilizzati a posteriori per ampliare i poteri del Promotore di Giustizia vaticano, Alessandro Diddi, a scapito di un equilibrato confronto processuale].

Nella denuncia alla Prof.ssa Margaret Satterthwaite, Relatore Speciale delle Nazioni Unite sull’indipendenza dei giudici e degli avvocati, Dixon ha indicato il Papa come “autore” di violazioni dei diritti umani. “Questa irragionevole autorizzazione ai pubblici ministeri da parte di un monarca assoluto ha dato il via libera all’avvio della sorveglianza senza la formulazione di ragioni precise, una regolare supervisione giudiziaria o altra supervisione indipendente e imparziale, o un meccanismo attraverso il quale poter contestare l’attuazione della sorveglianza davanti a un tribunale indipendente e imparziale”, ha detto l’Avv. Dixon.

La Santa Sede sostiene che Mincione l’ha frodato gonfiando il prezzo quando ha investito 124 milioni di sterline in un ex magazzino di Harrods a Chelsea attraverso un fondo gestito da Mincione. I pubblici ministeri del Vaticano hanno accusato Mincione e altre 9 persone, tra cui il Cardinale Angelo Becciu, ex braccio destro di Papa Francesco, di reati tra cui frode, appropriazione indebita e abuso d’ufficio. Il Signor Mincione sostiene di non aver fatto nulla di male e che l’immobile è stato opportunamente valutato da esperti indipendenti. Mincione sostiene che la Santa Sede non ha mai rivelato prove che dimostrino perdite di denaro né delle sue presunte malefatte.

Lo scorso dicembre, il finanziere è stato giudicato colpevole di aver violato la legge canonica – o spirituale – e condannato a cinque anni e mezzo di reclusione dai giudici vaticani. Lui e il suo team legale affermano di essere stato vittima di una “caccia alle streghe” in cui crede che i paletti legali siano stati spostati per garantire la sua condanna. Nella sua denuncia al Relatore Speciale delle Nazioni Unite, l’Avv. Dixon ha anche lamentato che il Signor Mincione è stato condannato per violazione del diritto canonico – o spirituale. “Non è appropriato che principi religiosi siano imposti sulla regolamentazione di una transazione secolare senza il consenso di coloro che sono coinvolti nella transazione”, ha affermato l’Avv. Dixon nella sua denuncia depositata prima della sessione del Consiglio dei Diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra che è iniziato lunedì 17 giugno.

L’Avv. Dixon ha anche criticato le affermazioni secondo cui il team legale di Mincione sarebbe stato posto sotto sorveglianza a Roma, nel corso del processo davanti a un collegio di tre giudici cattolici. Nella sua denuncia al Relatore Speciale delle Nazioni Unite, l’Avv. Dixon ha affermato che sembravano essere “vittime di interferenze se non di intimidazioni” su “istigazione” del Vaticano.

L’Ufficio della Prof.ssa Satterthwaite ha sede a Ginevra e fa capo al Consiglio per i Diritti Umani e all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. È responsabile della difesa dell’indipendenza della magistratura e del monitoraggio degli abusi delle leggi sui diritti umani. In qualità di Relatore Speciale delle Nazioni Unite, può comunicare direttamente con gli Stati in merito a presunti illeciti e le precedenti indagini hanno creato una pressione sufficiente per costringere gli Stati canaglia a rilasciare dall’incarcerazione giornalisti, politici dell’opposizione, attivisti per i diritti umani e richiedenti asilo.

“I diritti fondamentali calpestati”

Il Signor Mincione ha dichiarato a The Telegraph: “I miei diritti fondamentali sono stati calpestati e ignorati. Come può essere che mi siano state inflitte sanzioni penali per violazione della legge canonica che si applica solo ai membri della Chiesa, che non sembra applicarsi a nessun altro che gestisce gli investimenti del Vaticano, e di cui non sapevo nulla? Questa è stata un’esperienza devastante per me e la mia famiglia e spero davvero che le Nazioni Unite perseguano la giustizia in questa materia”.

Il Signor Mincione fa appello contro la sua condanna sulla base del fatto che è stato effettivamente prosciolto dai reati penali previsti dall’accusa originale e condannato solo per nuovi reati introdotti all’undicesima ora e basati sulla legge canonica – religiosa, e non penale – del Vaticano. La Santa Sede ha affermato di aver agito in modo appropriato e nel rispetto della legge. Un portavoce ha detto: “La legittimità delle indagini e la corrispondenza del sistema giudiziario vaticano ai principi del giusto processo è stata riconosciuta da diversi tribunali stranieri”. La Santa Sede è stata contattata per ulteriori commenti.

Indice – Caso 60SA [QUI]