Le elezioni: riflessioni sulla partecipazione

Ormai i risultati delle elezioni europee sono noti a tutti, compreso l’altissima percentuale di astensionismo (ha votato il 49,69% degli aventi diritto): poco e pone molti interrogativi. Interrogativi cui ha cercato di dare una risposta il Segretariato della Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (COMECE), ribadendo con preoccupazione che le elezioni sono sempre un esercizio democratico:
“Con oltre 370.000.000 di cittadini chiamati alle urne in 27 paesi diversi, queste elezioni, che rispettano le diverse tradizioni di voto degli Stati membri, sono state un grande esercizio di democrazia. I risultati preliminari mostrano che nel Parlamento europeo viene mantenuta una maggioranza filoeuropea.
La maggioranza dei votanti ha espresso sostegno al progetto europeo e un forte desiderio di più Europa. Questa è una buona notizia e uno dei punti chiave sottolineati dai vescovi della Comece nei mesi precedenti le elezioni”.
Per i vescovi europei è un motivo di preoccupazione il disinteresse dei cittadini per l’Europa: “L’affluenza alle urne per queste elezioni è di circa il 50%. Sebbene ciò sia in linea con le precedenti elezioni europee, non è ancora sufficiente, indicando un persistente disinteresse e una mancanza di impegno tra i cittadini dell’UE. Una bassa affluenza alle urne, combinata con il forte aumento dei partiti nazionalisti ed euroscettici, soprattutto nei paesi fondatori dell’Unione Europea, manifesta una forte insoddisfazione per la performance dell’UE.
I risultati di queste elezioni spingono tutti noi, soprattutto i neoeletti eurodeputati e i futuri commissari, a lavorare per ridurre il divario percepito tra l’Unione europea e i suoi cittadini e a dare risposte adeguate alle loro preoccupazioni reali”.
Anche la Compagnia delle Opere, prendendo a prestito una frase del film ‘C’è ancora domani’ della regista Paola Cortellesi (‘Stringiamo le schede come biglietti d’amore’) ha sottolineato che votare è un diritto/dovere, ricordando il voto delle donne: “Oggi, a distanza di 78 anni da quel voto, non può non colpirci il dato dell’astensione registrato all’elezioni europee. Meno del 50% degli aventi diritto si è recato alle urne.
Come Compagnia delle Opere ci sentiamo provocati da questo dato e intendiamo promuovere un particolare percorso di sensibilizzazione rivolto ai giovani, cercando di introdurli all’importanza non tanto e non solo del voto, ma della partecipazione alla vita della comunità.
Partecipazione che, in questi mesi prima delle elezioni, si è concretizzata nell’organizzazione di oltre 25 incontri su tutto il territorio italiano, con una partecipazione di oltre 20.000 persone sia in presenza sia online, che hanno voluto approfondire i temi del documento di giudizio promosso da Cdo in occasione di questo appuntamento elettorale”.
E da queste votazioni la Compagnia delle Opere prova a ricostruire il tessuto sociale insieme agli eletti: “Con gli eurodeputati eletti desideriamo avviare un percorso che vuole ulteriormente coinvolgere le istituzioni e la società civile in un lavoro di continuo approfondimento dei temi che ci stanno a cuore. Questa sfida verrà proposta ad una molteplicità di stakeholder di diversi Paesi e di diversi schieramenti politici per lavorare sui temi per noi prioritari: la pace, la persona umana come relazione ed un corretto approccio alle moderne tecnologie”.
Ed anche per Emiliano Manfredonia, presidente nazionale delle Acli, l’astensionismo è un grave problema per la democrazia: “Prima di entrare nel merito di qualsiasi analisi del voto per il rinnovo del Parlamento Europeo, non possiamo far finta di niente rispetto alla nuova e ulteriore crescita del dato sull’astensionismo, che per la prima volta nel nostro Paese, in una tornata elettorale di carattere nazionale, scende sotto alla soglia del 50% dei votanti”.
E’ un invito alle forze politiche di collaborare con l’associazionismo per stimolare la partecipazione democratica: “Per questo rinnoviamo l’invito a tutte le forze dell’arco parlamentare a mettere al centro della loro azione politica il problema della partecipazione democratica: come Acli abbiamo presentato due proposte di legge di iniziativa popolare che hanno l’obiettivo di invertire questa tendenza, da una parte rinnovando la vita dei partiti nel segno della trasparenza, anche con la reintroduzione del finanziamento pubblico, e dall’altra parte cercando di coinvolgere nuovamente i cittadini nelle decisioni politiche, creando delle assemblee partecipative i cui pareri siano vincolanti per i partiti stessi”.
Chiudo questa disanima del voto europeo con una ‘vista’ sulle elezioni comunali, con un riferimento particolare a Bibbiano, dove è stato eletto sindaco Stefano Marazzi, addirittura con il 73,50% con un’affluenza al 58%; a Riace, dove è stato eletto Mimmo Lucano con il 46,30% ed un’affluenza al 56%, dopo essere state gettate tonnellate di ‘fango’ mediatico per distruggere un altro ‘modo’ di fare politica a partire dalla comunità.