Giovanni Paolo II, a 35 anni dalla sua elezione

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“La Provvidenza mi ha dato la possibilità di compiere questo mio compito di successore di Pietro, vescovo di Roma in un tale modo, con queste visite, visitando le Chiese facendo di Roma non solamente un punto di riferimento geografico e spirituale, ma nello stesso tempo intenzionale, ma facendo di Roma un punto di riferimento anche presente che viene ed è presente in diverse Chiese locali attraverso la persona del Papa. Certo questo mi sembrava utile per mantenere meglio la comunione non solo tra i vescovi come successori degli apostoli, ma comunione anche dei popoli, continenti, paesi. Comunione nel senso più largo della parola. Penso che queste visite sono servite a dimostrare meglio la caratteristica della Chiesa come comunione, vuol dire come una e nello stesso tempo pluralistica attraverso il pluralismo culturale e nello stesso tempo etnico.”

Era il 1989, il 28 aprile Giovanni Paolo II e i suoi “compagni di viaggio” i giornalisti volavano verso il Madagascar. Gianfranco Svidercoschi chiede al Papa un bilancio dei primi 10 anni di pontificato.

E il Papa risponde brevemente. Pubblichiamo oggi questo breve brano a 35 anni dalla elezione al Soglio di Pietro di Giovanni Paolo II, papa presto santo.

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