Papa Francesco: lo Spirito Santo non si può imprigionare

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“Stiamo percorrendo questo mese dedicato al Sacro Cuore. Il 27 dicembre dello scorso anno ricorreva il 350° anniversario della prima manifestazione del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque. In quell’occasione si è aperto un periodo di celebrazioni che si concluderà il 27 giugno del prossimo anno. Per questo sono lieto di preparare il documento che raccolga le preziose riflessioni di testi magisteriali precedenti e di una lunga storia che risale alle Sacre Scritture, per riproporre oggi, a tutta la Chiesa, questo culto carico di bellezza spirituale.

Credo che ci farà molto bene meditare su vari aspetti dell’amore del Signore che possano illuminare il cammino del rinnovamento ecclesiale; ma anche che dicano qualcosa di significativo a un mondo che sembra aver perso il cuore. Vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera, in questo tempo di preparazione, con l’intenzione di rendere pubblico questo documento il prossimo settembre”.

Al termine dell’udienza generale odierna papa Francesco ha annunciato che a settembre pubblicherà un documento sulla bellezza del Sacro Cuore con l’invito a meditare su tale ‘bellezza spirituale’ ed ha salutato i fedeli tedeschi per la festa di san Bonifacio: “Cari fratelli e sorelle, oggi la Chiesa celebra la festa di San Bonifacio, l’apostolo della Germania. Grati per la lunga e feconda storia di fede nelle vostre terre, invochiamo lo Spirito Santo affinché mantenga sempre viva in voi la fede, la speranza e la carità”.

Sempre al termine dell’udienza ai fedeli polacchi ha ricordato il primo viaggio apostolico di san Giovanni Paolo II in Polonia: “In questi giorni state commemorando l’anniversario del primo Viaggio Apostolico di San Giovanni Paolo II in Patria e la sua preghiera allo Spirito Santo di scendere e rinnovare la faccia della terra, della vostra terra – ed essa è stata rinnovata. Avete riacquistato la libertà. Non dimenticate, però, che la libertà che viene dallo Spirito non è un ‘pretesto per la carne’, come dice san Paolo, ma è un impegno a crescere nella verità rivelata da Cristo ed a difenderla dinanzi al mondo. Vi benedico di cuore”.

Mentre nell’udienza generale papa Francesco, continuando il ciclo di catechesi su ‘Lo Spirito e la Sposa. Lo Spirito Santo guida il popolo di Dio incontro a Gesù nostra speranza’, ha incentrato la sua riflessione sul tema ‘Il vento soffia dove vuole. Dove c’è lo Spirito di Dio c’è libertà’: “La prima cosa che noi conosciamo di una persona è il nome. E’ con esso che la chiamiamo, che la distinguiamo e la ricordiamo. Anche la terza persona della Trinità ha un nome: si chiama Spirito Santo”.

Ha sottolineato l’importanza del nome nella Bibbia: “Nella Bibbia il nome è tanto importante da identificarsi quasi con la persona stessa. Santificare il nome di Dio, è santificare e onorare Dio stesso. Non è mai un appellativo meramente convenzionale: dice sempre qualcosa della persona, della sua origine, della sua missione. Così è anche del nome Ruach. Esso contiene la prima fondamentale rivelazione sulla persona e la funzione dello Spirito Santo”.

Lo Spirito Santo si identifica come vento: “Fu proprio osservando il vento e le sue manifestazioni, che gli scrittori biblici furono guidati da Dio a scoprire un ‘vento’ di natura diversa. Non a caso a Pentecoste lo Spirito Santo discese sugli Apostoli accompagnato dal ‘fragore di un vento impetuoso’. Era come se lo Spirito Santo volesse mettere la sua firma a quello che stava accadendo”.

Però oltre alla potenza il papa ha messo in evidenza la libertà del vento, come ha detto Gesù a Nicodemo: “Anche in questo caso, però, per scoprire il senso pieno delle realtà della Bibbia, bisogna non fermarsi all’Antico Testamento, ma arrivare a Gesù. Accanto alla potenza, Gesù metterà in luce un’altra caratteristica del vento, quella della sua libertà…

Il vento è l’unica cosa che non si può assolutamente imbrigliare, non si può ‘imbottigliare’ o inscatolare. Cerchiamo di ‘imbottigliare’ o inscatolare il vento: non è possibile, è libero. Pretendere di rinchiudere lo Spirito Santo in concetti, definizioni, tesi o trattati, come ha tentato di fare a volte il razionalismo moderno, significa perderlo, vanificarlo, ridurlo allo spirito puramente umano, uno spirito semplice”.

Il papa ha citato san Paolo per affermare la libertà dello Spirito Santo: “Una persona libera, un cristiano libero, è quello che ha lo Spirito del Signore. Questa è una libertà tutta speciale, assai diversa da ciò che comunemente si intende. Non è libertà di fare quello che si vuole, ma libertà di fare liberamente quello che Dio vuole! Non libertà di fare il bene o il male, ma libertà di fare il bene e farlo liberamente, cioè per attrazione, non per costrizione. In altre parole, libertà dei figli, non degli schiavi”.

(Foto: Santa Sede)

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