Quando la fede viene insegnata da un giocatore di football americano

Harrison Butker
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 21.05.2024 – Aurelio Porfiri] – Mi ha colpito una notizia molto recente. Un noto giocatore di football americano, Harrison Butker di 28 anni (foto di copertina), ha tenuto un discorso il giorno 11 maggio 2024 durante una cerimonia al Benedictine College di Atchison in Kansas, collegio cattolico, un discorso molto criticato.

Il fatto che questo discorso sia stato così aspramente e pubblicamente criticato ci mostra ancora di più come la nostra civiltà sia ormai al tramonto, come dire cose ovvie oggi sia considerato oltraggioso e come noi ci avviamo ad una estinzione che probabilmente, per la maggior parte, abbiamo provocato.

Ma cosa ha detto di così scandaloso questo giocatore? Vediamo alcuni passaggi nella mia traduzione.

«La nostra stessa nazione è guidata da un uomo che proclama pubblicamente e con orgoglio la sua fede cattolica, ma allo stesso tempo è abbastanza deluso da farsi il segno della croce durante una manifestazione a favore dell’aborto. È stato così esplicito nel suo sostegno all’omicidio di bambini innocenti che sono sicuro che a molte persone sembra che si possa essere sia cattolici che favorevoli alla scelta.
Non è solo. Dall’uomo dietro il lockdown alle persone che spingono pericolose ideologie di genere sui giovani americani, tutti hanno una cosa evidente in comune. Sono cattolici. Questo è un importante promemoria del fatto che essere cattolico da solo non basta.
Questo è il genere di cose che nella società educata ci viene detto di non sollevare. Sai, le cose difficili e spiacevoli. Ma se vogliamo essere uomini e donne per questo momento storico, dobbiamo smettere di fingere che la “Chiesa della Simpatia” sia una proposta vincente. Dobbiamo sempre parlare e agire con carità, ma non confondere mai la carità con codardia».

Wow, mi verrebbe da dire all’americana. È un Vescovo, un Cardinale? No, è un giocatore di football americano che dice delle cose che sono belle nella loro ovvietà ma che oggi destano addirittura scandalo.

Ma andiamo avanti:

«Come membri della Chiesa fondata da Gesù Cristo, è nostro dovere e, in ultima analisi, privilegio essere autenticamente e impenitentemente cattolici. Non sbagliarti, anche all’interno della Chiesa, le persone negli ambienti cattolici educati cercheranno di persuaderti a rimanere in silenzio. C’era anche un film pluripremiato intitolato Silence, realizzato da un altro cattolico, in cui uno dei personaggi principali, un prete gesuita, abbandonava la Chiesa, e quando morì come un apostata viene visto impugnare un crocifisso, silenzioso e sconosciuto a chiunque, ma non a Dio. Come ha detto nella sua recensione del film un amico del Benedictine College, Sua Eccellenza il Vescovo Robert Barron, questo è esattamente ciò che l’elite culturale vuole vedere nel Cristianesimo: privato, nascosto e innocuo.
La nostra fede cattolica è sempre stata controculturale. Nostro Signore, insieme a innumerevoli seguaci, furono tutti messi a morte per aver aderito ai suoi insegnamenti. Il mondo intorno a noi dice che dovremmo tenere per noi le nostre convinzioni ogni volta che vanno contro la tirannia della diversità, dell’equità e dell’inclusione. Abbiamo paura di dire la verità, perché ora, purtroppo, la verità è in minoranza. Il Congresso ha appena approvato un disegno di legge in cui affermare qualcosa di così elementare come l’insegnamento biblico su chi ha ucciso Gesù potrebbe farti finire in prigione.
Ma non commettere errori, prima ancora di tentare di risolvere uno qualsiasi dei problemi che affliggono la società, dobbiamo mettere ordine in casa nostra, e ciò inizia dai nostri leader. I vescovi e i sacerdoti nominati da Dio come nostri padri spirituali devono essere giustamente ordinati. Oggi non ho abbastanza tempo per elencare tutte le storie di preti e vescovi che fuorviano i loro greggi, ma nessuno di noi può più incolpare l’ignoranza e limitarsi a proclamare ciecamente che “questo è ciò che ha detto il Padre”.
Perché purtroppo, molti preti da cui cerchiamo la leadership sono gli stessi che danno priorità ai loro hobby o anche alle foto con i loro cani e agli abiti coordinati per la directory parrocchiale».

Non posso che ripetere: wow! Da una parte si comprende come, visto il clima in cui viviamo, tutto questo ha creato scandalo. Dall’altra ci sembra che quello che questo ragazzo dice dovrebbe essere “gridato sui tetti”.

A tutti, e questo dice il livello di inquinamento ideologico a cui siamo sottoposti, suonerà strano questo passaggio del discorso:

«Per le donne presenti oggi, congratulazioni per il risultato straordinario. Dovreste essere orgogliosi di tutto ciò che avete ottenuto fino a questo punto nelle vostre giovani vite. Voglio parlarvi brevemente direttamente perché penso che siate a voi donne che vi sono state raccontate le bugie più diaboliche. Quanti di voi sono seduti qui adesso sul punto di attraversare questa fase e stanno pensando a tutte le promozioni e i titoli che otterrete nella vostra carriera? Alcuni di voi potrebbero continuare a condurre una carriera di successo nel mondo, ma oserei immaginare che la maggior parte di voi sia più entusiasta del proprio matrimonio e dei figli che metterà al mondo.
Posso dirvi che la mia bellissima moglie Isabelle sarebbe la prima a dire che la sua vita è veramente iniziata quando ha iniziato a vivere la sua vocazione di moglie e di madre. Oggi sono sul palco e posso essere l’uomo che sono perché ho una moglie che si appoggia alla sua vocazione. Sono più che fortunato con i tanti talenti che Dio mi ha dato, ma non si può sopravvalutare il fatto che tutto il mio successo è reso possibile perché una ragazza che ho incontrato durante le lezioni di musica alle scuole medie si è convertita alla fede, è diventata mia moglie e ha abbracciato uno dei titoli più importanti in assoluto: casalinga».

Ma si possono ancora dire cose del genere? Ovviamente no, non si dovrebbe.

Tutto il discorso sarebbe da leggere con grande attenzione e edificazione perché un giocatore di football americano ci indica un percorso che ha fatto santi miriadi di fratelli e sorelle nella fede.

Questa riflessione è stata pubblicata oggi dall’autore sul suo sito Traditio, per conoscere tutto su tradizione e tradizionalismo [QUI].