La Vergine di Fatima al Divino Amore. Francesco: “Maria, facci sentire il tuo sguardo di Madre”
“O Maria, facci sentire il tuo sguardo di Madre, guidaci al tuo Figlio, fa’ che non siamo cristiani ‘di vetrina’, ma che sanno ‘sporcarsi le mani’ per costruire con il tuo Figlio Gesù, il suo Regno di amore, di gioia e di pace”. Papa Francesco si unisce al Rosario e all’Adorazione eucaristica in corso al Santuario mariano del Divino Amore di Roma.
Qui, per tutta la notte, preghiera alla presenza della statua della vergine di Fatima, che nel pomeriggio era stata presente in piazza San Pietro, dove vi ritornerà domani per la celebrazione domenicale. Collegati con Roma per “Con Maria oltre la notte” anche i santuari di Lourdes, Nazareth, Lujan, Vailankanni, Guadalupe, Akita, Nairobi, Benneux, Częstochowa e Marian Valley.
Papa Francesco invita a meditare sullo “sguardo” di Maria. “Quanto è importante – dice-! Quante cose si possono dire con uno sguardo! Affetto, incoraggiamento, compassione, amore, ma anche rimprovero, invidia, superbia, perfino odio”.
“Spesso – aggiunge – lo sguardo dice più delle parole, o dice ciò che le parole non riescono o non osano dire. Chi guarda la Vergine Maria? Guarda tutti noi, ciascuno di noi. E come ci guarda? Ci guarda come Madre, con tenerezza, con misericordia, con amore. Così ha guardato il figlio Gesù, in tutti i momenti della sua vita, gioiosi, luminosi, dolorosi, gloriosi, come contempliamo nei Misteri del Santo Rosario, semplicemente con amore. Quando siamo stanchi, scoraggiati, schiacciati dai problemi, guardiamo a Maria”.
Anche perché, come ha fatto ai piedi della croce, Lei “indica Gesù, ci invita a testimoniare Gesù, ci guida sempre al suo Figlio Gesù, perché solo in Lui c’è salvezza, solo Lui può trasformare l’acqua della solitudine, della difficoltà, del peccato, nel vino dell’incontro, della gioia, del perdono. Solo Lui”.
“Maria – ha continuato Francesco – è beata per la sua fede in Dio, per la sua fede, perché lo sguardo del suo cuore è sempre stato fisso su Dio, sul Figlio di Dio che ha portato in grembo e ha contemplato sulla Croce”.