Presentato il 53^ Congresso Eucaristico: la fraternità per guarire il mondo

Lunedì scorso è stato presentato il 53^ Congresso Eucaristico Internazionale (IEC2024), che si terrà a Quito, in Ecuador, dall’8 al 15 settembre prossimo sul tema ‘Fraternidad para sanar el mundo’ (‘La Fraternità per sanare il mondo’ a cui hanno preso parte mons. Alfredo José Espinoza Mateus, arcivescovo di Quito, presidente del Comitato locale; p. Juan Carlos Garzón, segretario generale dell’IEC2024: e p. Corrado Maggioni, presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, che ha tracciato l’itinerario dei precedenti congressi eucaristici:
“A partire dal primo Congresso Internazionale di Lille, nel 1881, tutti i seguenti furono caratterizzati da imponenti manifestazioni volte a confermare la fede nella ‘presenza reale’ di Cristo nell’Eucaristia e a incrementare il culto eucaristico. Il movimento dei Congressi era maturato in Francia nel solco della spiritualità di san Pierre-Julien Eymard (+1868), di sacerdoti influenti come il beato Antoine Chevrier (+ 1879) e Gaston-Adrien de Ségur (+ 1880), di laici ferventi, tra cui Léon Dupont (+ 1876) e in particolare Émilie Tamisier (+ 1910), animatrice dell’Opera dei Congressi. Fin dall’inizio è stato determinante il ruolo dei laici, donne e uomini che ci credevano sul serio e mettevano a disposizione le loro energie”.
Poi ha ricordato la fisionomia missionaria dei Congressi Eucaristici: “La fisionomia dei Congressi Eucaristici divenne progressivamente più internazionale e missionaria, varcando i confini dei Paesi europei: lo attestano i Congressi di Montreal (1910), Chicago (1926), Sydney (1928), Cartagine (1930), Buenos Aires (1934), Manila (1937), Rio de Janeiro (1952), Bombay (1964), Bogotá (1968), Melbourne (1973), Filadelfia (1976), Nairobi (1985), Seul (1989), Guadalajara (2004), Québec (2008) Cebu (2016)”.
Tali congressi hanno avuto positive ripercussioni nella Chiesa, ricordandone alcuni: “Sono stati eventi che hanno segnato ‘eucaristicamente’ il cammino della Chiesa in questi Paesi e nei rispettivi continenti. Considerando l’America Latina si possono ricordare il Congresso di Buenos Aires in Argentina, sul tema ‘La regalità sociale di Cristo per mezzo dell’Eucaristia’ (1934), di Rio de Janeiro in Brasile sul tema ‘Il Regno eucaristico di Cristo Redentore’ (1955), di Bogotà in Colombia sul tema ‘Vinculum charitatis’, con lo storico viaggio di papa Paolo VI e il suo incontro con 300.000 campesinos latinoamericani (1968), di Guadalajara in Messico sul tema ‘L’Eucaristia, luce e vita del nuovo millennio’ (2004).
Ora il 53° Congresso di Quito in Ecuador risuona come un deciso appello alla ‘fraternità’ vista come dono del Cielo ed insieme impegno umano a convertire le relazioni inimicali in legami fraterni, dentro il travaglio del presente. Il cambiamento d’epoca che stiamo vivendo ha portato tutti, pur per strade diverse, a maturare la convinzione che ‘nessuno si salva da solo’ come ama ripetere papa Francesco”.
Quindi ha spiegato cosa è un Congresso Eucaristico alla luce del Concilio Vaticano II: “Il Congresso Eucaristico è così divenuto occasione per esprimere la Chiesa dell’Eucaristia, alla luce del Vaticano II e della riforma liturgica che ne è derivata”.
Ecco il motivo per cui il Congresso Eucaristico è divenuto internazionale: “L’idea di chiamare a Congresso gente di vari Paesi per celebrare l’Eucaristia e riflettere sulla sua portata ecclesiale e sociale, ha avuto fin dall’inizio l’intento di ravvivare la coscienza che la presenza di Cristo in mezzo a noi e attraverso di noi è il cuore della Chiesa e della sua missione…
L’internazionalità del Congresso manifesta l’universalità del Mistero eucaristico che plasma ogni battezzato, nel suo stato di vita, come ogni famiglia cristiana, comunità religiosa, parrocchia, diocesi… Ancora oggi si deve dire che ha conservato, a differenza di altri eventi, l’impronta di una convocazione di ‘popolo’, del popolo santo di Dio chiamato per vocazione ad accogliere tutti senza scartare nessuno, come ricorda papa Francesco”.
In precedenza mons. Alfredo José Espinoza Mateus, arcivescovo di Quito e presidente del Comitato locale, ha parlato del tema del Congresso Eucaristico: “Il Congresso eucaristico che si terrà a Quito dovrà essere quella voce dall’accento latino-americano per la Chiesa del mondo intero. Sarà una voce di speranza quella annunciata da questo ‘Continente della Speranza’. Cercherà di essere quella voce profetica che proclamerà a tutti che la fraternità è l’unica via possibile per fare e costruire un mondo nuovo.
‘La Fraternità per guarire il mondo’ è stato il tema scelto da papa Francesco per questo Congresso Eucaristico. Sappiamo che ci sono tante ferite nel mondo, non possiamo negarle. L’uomo e la donna di oggi soffrono di queste ferite. Sappiamo guardare il fratello che soffre? Sappiamo ascoltare la voce di chi grida dalle sue ferite? Sappiamo come guarire quelle ferite? Siamo disposti ad essere ‘missionari eucaristici’ della fraternità?”