«Con il cuore andiamo ai Cuori di Gesù e di Maria». Conclusa la tappa italiana della peregrinazione dei Due Cuori

Padre Jarek con i 2 Cuori in Piazza San Pietro
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[Korazym.org/Blog dell’Editore, 20.05.2024 – Vik van Brantegem] – A conclusione del ritiro annuale per la famiglia delle Case di Preghiera di San Charbel e i devoti del santo libanese, che si è svolto sabato e domenica  4 e 5 maggio presso il Santuario di Nostra Signora dell’Assunzione della Madonna del Buon Inizio a Florencja, vicino a Iłża in Polonia [QUI], Padre Jarosław (Jarek) Cielecki ha lasciato simbolici cuori rossi sulle tombe dei suoi genitori e dei suoi nonni, chiedendo a Dio che la prima tappa della peregrinazione dei Due Cuori in Italia, che poi avrebbe iniziato, e i beni spirituali, che deriveranno dal pellegrinaggio con i Cuori di Gesù e di Maria, possano essere condivisi da tutti i defunti che riposano nel cimitero e dai nostri cari.

A mezzogiorno di martedì 7 maggio, Padre Jarek è partito per l’Italia, dove ha celebrato l’Eucaristia in diversi luoghi e svolto incontri con i fedeli che hanno potuto rendere omaggio al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria.

È arrivato in Italia mercoledì 8 maggio, la festa della Beata Vergine Maria del Rosario di Pompei e del santo vescovo Stanisław, patrono di Cracovia e della Patria polacca, nonché il giorno di compleanno di San Charbel, nato l’8 maggio 1828. I fedeli devoti a San Charbel, l’8 maggio hanno trascorso, tra altro, in adorazione del Santissimo Sacramento. Hanno adorato Gesù con San Charbel, la cui intera vita sostanzialmente fu l’adorazione di Cristo.

Padre Jarek ha guidato degli incontri di preghiera in diversi luoghi dove operano delle Case di Preghiera di San Charbel. Lo stesso primo giorno in Italia si è svolta il primo incontro di preghiera nella Casa di Preghiera di San Charbel vicino a Padova. Già da allora, molte persone si erano unite spiritualmente al pellegrinaggio, che aveva come intento generale la richiesta di pace, di amore e di perdono nelle famiglie, nonché l’espiazione dei peccati – in particolare la profanazione del Santissimo Sacramento e dei luoghi santi [QUI], e le bestemmie contro nostro Signore, la Madonna ed i santi.

Nel secondo giorno, a soli 15 chilometri dal luogo dove si erano radunati soprattutto malati e anziani, i fedeli sono rimasti incantati dall’incontro e dal fatto di aver potuto toccare e baciare i simbolici Cuori di Gesù e Maria, nonché scrivere i loro nomi su piccoli cuori rossi. Sono stati riposti in una scatola, che rimarrà per sempre nel Santuario della Madonna del Buon Inizio a Florencja. La preghiera per le persone che hanno donati i piccoli cuori rossi con i loro nomi, continuerà durante la loro vita e dopo la loro morte.

I successivi luoghi di pellegrinaggio stati le Casa di Preghiera di San Charbel a Settimo Milanese, alla periferia di Milano, e successivamente vicino a Bergamo. Molte persone si sono radunate per la preghiera e l’adorazione del Santissimo Sacramento guidata da Padre Jarek domenica 12 maggio. Un altro incontro c’è stato a Castelnuovo, vicino al Lago di Garda.

Nell’anniversario dell’attentato a San Giovanni Paolo II il 13 maggio, Padre Jarek ha portato i Cuori di Gesù e di Maria a Roma. In Piazza San Pietro. Pietro ha guidato la preghiera del Rosario, che ha concluso con la benedizione dei Cuori, anche a tutti coloro che si erano collegati via Internet. Infine, anche deposto dei fiori sulla targa d’inciampo che si trova sul pavimento di Piazza San Pietro, composta semplicemente dallo stemma di Giovanni Paolo II e la data in numeri romani del 13 maggio 1981. Questa targa – posta per volere di Papa Benedetto XVI – indica il luogo esatto cui si trovava il Papa San Giovanni Paolo II quando fu vittima dell’attentato compiuto dal terrorista Ali Agca, che esplose contro il Papa due colpi di pistola, ferendolo. Giovanni Paolo II ha attribuito sempre grande importanza a questo episodio, avvenuto nella ricorrenza della festa della Madonna di Fatima. Proprio per la coincidenza della data che ebbe sempre la convinzione che sia stato proprio l’intervento della Madonna di Fatima a deviare il proiettile salvandogli la vita. Il 13 Maggio 1982, un anno dopo l’attentato in cui era rimasto ferito, si recò a Fatima, facendo inserire uno dei proiettili che lo avevano colpito nella corona della statua della Madonna di Fatima.

Il 14 maggio, di prima mattina, Padre Jarek ha pregato sulla tomba di San Giovanni Paolo II e ha celebrato la Santa Messa a Roma, prima di partire per Napoli. Lì c’è stata una pausa nel pellegrinaggio, perché ha dovuto sottoporsi agli esami per le sue malattie croniche, che rappresentato una sfida molto difficile. Ma come dice, la sofferenza arricchisce e rafforza se è collegata alla croce di Cristo.

Proseguendo il pellegrinaggio, a Gragnano vicino a Napoli, ha guidato la preghiera degli incontri delle famiglie.

Poi, Padre Jarek è andato in un posto pericoloso. Nell’Ora della Misericordia ha pregato presso la caldera dei Campi Flegrei, la vasta area situata nel golfo di Pozzuoli, a ovest della città di Napoli e del suo golfo. L’area è nota sin dall’antichità per la sua vivace attività vulcanica. È un antico supervulcano. I vulcanologi hanno attribuito il rapido innalzamento del terreno tra il 2012 e il 2013 ad un accumulo di magma situato a 3 km di profondità, 500 metri a sud del porto di Pozzuoli. Nel dicembre del 2016, l’intensa attività vulcanica nella zona allarmò la comunità scientifica in vista di una possibile eruzione della caldera dei Campi Flegrei, più vicina all’eruzione rispetto a quanto si pensasse. Anche in questo posto Padre Jarek ha benedetto con i Cuori di Gesù e Maria, implorando: «Signore, abbi pietà di noi» [*].

Il 16 maggio Padre Jarek ha pregato presso la tomba del Servo di Dio Dolindo Ruotolo a Napoli.

Il 17 maggio, alla vigilia dell’anniversario della vittoria di Montecassino, Padre Jarek ha pregato con i Polacchi lì giunti, tra cui un gruppo di scout di Wrocław.

Sabato 18 maggio, alla vigilia di Pentecoste, ha guidato vicino a Venezia un incontro di preghiera molto partecipato.

Ovunque i fedeli hanno ammirato la bellissima interpretazione dei Cuori di Gesù e Maria del Signor Paweł di Radom e dei suoi colleghi. Alcuni dicevano che era chiaro che la persona che aveva eseguita quest’opera è un uomo di grande fede e di amore per Dio.

Ecco come si sono svolte i 10 giorni di peregrinazione della prima tappa del pellegrinaggio Con il cuore andiamo ai Cuori di Gesù e di Maria.

La seconda tappa del pellegrinaggio inizierà nella serata del prossimo 2 giugno e attraverserà i Paesi Bassi, la Francia e il Belgio. Dalla sua parrocchia a Florencjia, Padre Jarek intende raggiungere Amsterdam il 3 giugno, di essere a Parigi il 4, 5 e 6 giugno e a Brussel il 7 e 8 giugno. Porterà con sé i Cuori di Gesù e di Maria per pregare con loro nei luoghi delle apparizioni mariane importanti.

Dopodomani, 22 maggio, presso il Santuario di Nostra Signora dell’Assunzione della Madonna del Buon Inizio a Florencja, vicino a Iłża in Polonia, come ogni mese, si svolgeranno i festeggiamenti con San Charbel e di ringraziamento per il cuore delle nostre mamme, ma soprattutto per il Cuore Immacolato della Santa Madre di Dio, che ama tutte le persona come i suoi figli.

Continuiamo a sostenere Padre Jarek con la nostra preghiera.

[*] Dopo lo sciame sismico delle ore 08.50 di oggi, la cui scossa principale era stata di magnitudo 2.3, è tornata la paura nei Campi Flegrei con i sismografi dell’Osservatorio Vesuviano che hanno registrato una sequenza di quattro scosse in sei minuti. La prima delle ore 19.51 era di magnitudo 3,5, con epicentro tra la zona della Solfatara e gli Astroni ad una profondità di 2,8 chilometri. Era stata avvertita in varie zone di Napoli, ma alle 20.10 un nuovo terremoto di magnitudo 4.4 ad una profondità di 1 chilometro ha scosso l’intera Napoli seminando il panico praticamente in tutti i quartieri, dal Vomero al centro storico alla zona orientale. L’ultima scossa è stata avvertita non solo nella zona collinare e centrale di Napoli, ma anche nei comuni dell’hinterland, come Casavatore e Giugliano in Campania. Segnalazioni pure da Afragola. Secondo i dati è il più forte degli ultimi 40 anni. «Si tratta di uno sciame sismico con i terremoti più forti il primo di magnitudo 3.5 mentre, in secondo in via preliminare che abbiamo rilevato è stato di magnitudo 4.4. Abbiamo, poi, registrato altre scosse di potenza minore», ha dichiarato Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano.

La settimana scorsa Padre Jarek ha benedetto questo luogo [QUI]. Questa sera ci ha detto: «Preghiamo sempre. Fiducia sempre in Gesù e Maria. Vi benedico».

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