Don Di Liegro, a ottobre una Messa e un Premio in suo nome
Quasi certamente, a Papa Francesco un sacerdote come don Luigi Di Liegro sarebbe piaciuto molto. Perché questo straordinario ‘prete romano’, prematuramente scomparso il 12 ottobre del 1997, le ‘periferie’ – quelle geografiche, umane, esistenziali – le ha attraversate e toccate tutte. Dai primi anni di ministero pastorale in una parrocchia romana del Prenestino fino alla grande avventura della Caritas Romana, che guidò dal 1979 fino alla morte, sull’onda dei fermenti suscitati dal convegno cosiddetto dei ‘mali di Roma’ del febbraio 1974, la vita di don Luigi è stata una ricerca continua dell’uomo costretto a vivere ai margini della vita per portargli il messaggio cristiano di salvezza e di liberazione. Tante le realizzazioni da lui promosse e organizzate a Roma, dall’Ostello alla Stazione Termini (che oggi è intitolato a lui) al Centro di accoglienza per malati di Aids a Villa Glori al Centro Giano alle porte di Ostia, oltre ai numerosi punti di ascolto negli ospedali e nelle carceri, agli ambulatori, ai centri di raccolta e distribuzione di farmaci. Opere e iniziative realizzate non tanto in nome della beneficenza, quanto nel segno della giustizia sociale e del riconoscimento dei diritti fondamentali della persona.
Ma soprattutto sono tante le persone che ne serbano una memoria ancora forte, legata a incontri personali e a collaborazioni instaurate nel tempo. Per tenere viva la sua figura, è attiva oggi la Fondazione che porta il suo nome e che prosegue idealmente e materialmente il suo operato nel vissuto cittadino a servizio delle fasce meno protette della popolazione e alla ricerca delle ‘nuove povertà’ del nostro tempo. In ottobre, la Fondazione ricorda don Luigi con due iniziative: la Messa in sua memoria e il Premio giornalistico dedicato alla ricerca sociale.
L’eucaristia in suo ricordo si terrà venerdì 11 ottobre alle 18.30 presso la Basilica dei Santi Apostoli e sarà presieduta da monsignor Matteo Maria Zuppi, vescovo ausiliare di Roma per il settore Centro e concelebrata da padre Giovanni La Manna, S.I., direttore del Centro Astalli, l’istituzione assistenziale della Compagnia di Gesù visitata alcune settimane fa da Papa Bergoglio.Quest’anno la Messa in ricordo di don Luigi è dedicata ai temi dell’uguaglianza e dell’integrazione, contro ogni forma di discriminazione e per l’attuazione del principio di parità tra le persone senza alcuna distinzione di genere, nascita, origine, appartenenza religiosa o politica, età e orientamento sessuale. In questa occasione sarà anche ricordata la figura di Martin Luther King a 50 anni dal proclama di Washington, il famoso “I have a dream”.
Il secondo appuntamento è in programma mercoledì 16 ottobre alle 17 alla Pontificia Università Gregoriana. Alla presenza del ministro per l’integrazione Cécile Kienge, saranno assegnati i riconoscimenti dell’edizione 2013 del ‘Premio Don Luigi Di Liegro per il Giornalismo e la Ricerca Sociale’ che quest’anno ha come tema “La Salute”. Istituito dal 2006, il Premio intende quest’anno rivolgere la sua attenzione al ruolo e all’importanza che riveste la salute, propria e degli altri, nella vita dei cittadini di tutto il mondo. Per questo motivo, i membri della giuria hanno voluto segnalare e premiare quelle esperienze che si muovono nella visione di un rinnovamento culturale e tecnico della sanità, in Italia e fuori.
A ricevere i premi saranno Gemma Brandi, psichiatra e psicoanalista, fondatore e direttore del semestrale “Il Reo e il Folle”; don Dante Carraro, direttore del Cuamm Medici con l’Africa; Alessandro Viterbo, biologo e membro dell’Associazione Tsad Kadima, mentre riceveranno menzioni speciali Luisa Bartorelli, geriatra e direttore del Centro Alzheimer della Fondazione Roma; Carlo Hanau, professore di Organizzazione dei servizi sanitari all’Università di Modena e Reggio Emilia e componente della Consulta Nazionale delle Malattie Rare; Alessandro Nanni Costa, direttore generale del Centro Nazionale Trapianti; e Graziella Orrù, psicologa e psicoterapeuta, ricercatrice in progetti sociali legati alla demenza.