I salesiani con il papa per la pace a Gaza
Si chiude domani il congresso internazionale “Sistema Preventivo e Diritti Umani”, promosso dal Dicastero per la Pastorale Giovanile salesiana e organizzato dal Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, e i partecipanti si uniscono al papa per chiedere la pace nella terra di Gesù. Un messaggio che “esprime anche la consapevolezza che nel perdurare della crisi nella striscia di Gaza e delle altre in corso in diversi paesi del mondo, le prime vittime sono i più deboli ai quali vengono negati i fondamentali diritti della persona umana.” Ecco il testo.
“Questi primi giorni dell’anno sono purtroppo segnati dalla violenza che ancora una volta si è scatenata nella terra dove è nato Gesù. Ci uniamo ai patriarchi e ai capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme che hanno invitato oggi i fedeli a pregare per la fine del conflitto nella Striscia di Gaza, implorando giustizia e pace per la loro terra. Ci uniamo alle parole del Papa che all’Angelus di ieri ha implorato israeliani e palestinesi a porre immediata fine al tragico conflitto e ha chiesto giustizia e pace per la Terra Santa e per le popolazioni civili innocenti ancora una volta vittime dell’odio e della guerra, che non sono la soluzione dei problemi. Fermatevi subito, fermatevi tutti! Auspichiamo che la comunità internazionale intervenga con coraggio perché si ponga fine ad ogni azione violenta e riprenda la via del dialogo, affinché ogni individuo abbia “diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona” (art. 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani).
Come Famiglia Salesiana rinnoviamo il nostro impegno educativo ad operare per la promozione e la difesa dei diritti umani di tutti, per la formazione integrale dei giovani specialmente i più poveri, per la costruzione di una società più giusta e pacifica. Ci impegniamo ad essere sempre e dovunque operatori di pace, attraverso il nostro impegno quotidiano insieme ai tanti ragazzi e giovani con cui camminiamo ogni giorno. Invochiamo da Dio il grande dono della pace, perché sostenga e accompagni gli sforzi di tutti gli uomini e le donne di buona volontà”.