Colorati il volto di Speranza… 60° viaggio di solidarietà e speranza in Kenya. Il programma di adozione a distanza “Regala un sorriso in Kenya”
[Korazym.org/Blog dell’Editore, 31.03.2024 – Vik van Brantegem] – Nel 60° viaggio di solidarietà e speranza della Fondazione Santina Onlus, dal tema Togliti la paura. Colorati il volto di Speranza e sfida il futuro con il Cuore!, che Mons. Luigi (Don Gigi) Ginami ha effettuato dal 14 al 23 marzo 2024 in Kenya, non ha soltanto inaugurato un nuovo sistema di irrigazione dei campi e distribuzione dell’acqua potabile nella prigione di Mtangani [QUI], ma ha anche definito il nuovo programma di adozioni a distanza per il triennio 2024-25-26, dal titolo eloquente Regala un sorriso in Kenya, che ho presentato la mattina della Domenica delle Palme con il Report 60/5 – Patricia [QUI]. Oggi, nella mattina della Domenica di Pasqua di Risurrezione del Signore, presento il suo Report 60/6 – Regala un sorriso in Kenya 2024-25-26.
Nel report che riporto oggi, Don Gigi descrive brevemente le storie di miseria e sofferenza di altri nove bambini sieropositivi – Evan, Freddy, John, Yousuf, Stella, Faida, Toia, Nievu, Jasmine – che insieme a Patricia, la cui storia ha presentato nel suo report precedente [QUI] – sono stati scelti per il nuovo programma di adozione a distanza. Questo programma offre la possibilità di aiutare nel prossimo triennio 2024-2026 un bambino sieropositivo in Kenya a vivere, crescere, andare a scuola, avere una vita serena e dignitosa, con una donazione di 300 euro all’anno per tre anni.
La Pasqua è il culmine della Settimana Santa. È la più importante solennità nel mondo cristiano, che prosegue con l’Ottava di Pasqua e con il Tempo liturgico di Pasqua per 50 giorni, inglobando la festività dell’Ascensione nel 40° giorno dopo Pasqua, giovedì 9 maggio, fino alla solennità della Pentecoste, domenica 19 maggio. La Risurrezione è la dimostrazione massima della divinità di Gesù, non uno dei numerosi miracoli fatti nel corso della sua vita pubblica, a beneficio di tante persone che credettero in Lui. Questa volta è Gesù stesso, che indica in prima persona il valore della sofferenza, comune a tutti gli uomini, che trasfigurata dalla speranza, conduce alla Vita Eterna, per i meriti della Sua Morte e della Sua Resurrezione.
Pietro di Benedetto dei Franceschi, detto Pietro Borgliese, Resurrezione di Gesù Cristo, affresco, 1463, 225×200 cm, Museo civico di Sansepolcro.
Come la domenica scorsa, oggi mi ritorno il pensiero alla coincidenza che praticamente ogni mattina dei giorni festivi è dedicata ad un argomento che mi fa vivere quel tempo come un esercizio spirituale… Solo la conversione a Dio dei cuori degli uomini, delle nostre famiglie, della Chiesa può far risplendere la solidarietà, la speranza e la pace sul volto degli uomini e del mondo. È necessario pregare e invocare questo dono per tutti, che solo dal Signore può venire.
Poi, spessissimo l’occasione mi viene offerta dai report di Don Gigi, che – come i miei attenti lettori sanno bene – in 10 anni di attività come Presidente della Fondazione Santina Onlus, ha dedicato la sua vita sacerdotale alla solidarietà nel mondo, raggiungendo le periferie di aree poverissime, incontrando gli ultimi, gli emarginati, le persone che vivono nella profonda miseria economica e sociale, abbandonati da tutti, i carcerati, i malati, le madri sole, le vittime di violenza raccapricciante e di abusi atroci. I suoi viaggi di solidarietà e di speranza – di cui riportiamo in questo Blog dell’Editore i report in cui Don Gigi racconta quello che vive nei suoi viaggi, dando voce alle persone che incontra, puoi pubblicati nei libretti della collana #VoltiDiSperanza – si traducono in progetti di solidarietà, con lo scopo di portare aiuto concreto a persone, famiglie, comunità.
Quindi, Don Gigi è per me come un padre spirituale virtuale, a distanza, che in un mondo che va verso il baratro, mi regala un raggio di speranza, che il ritorno alla Via, la Verità e la Vità per l’umanità è ancora possibile… «Videro e credettero», come dice l’espressione che si trova in Gv 20,8, riferita al discepolo che Gesù amava: all’entrare egli nel sepolcro di Gesù, vide i teli che erano stati usati per la sepoltura e scaturì nel suo cuore la fede nella Risurrezione del Signore.
Don Gigi è tornato sabato 23 marzo scorso per cui era partito il 14 marzo scorso, come avevo annunciato [QUI]. Il 17 marzo ho riportato il suo Report 60/1 – Il sessantesimo viaggio celebrando volti di speranza nel mondo [QUI], il 22 marzo il Report 60/3 – Rolando #VoltiDiSperanza N.46 [QUI], il 23 marzo il Report 60/4 – Acqua nei campi della prigione di Mtangani [QUI], il 24 marzo il Report 60/5 – Patricia [QUI] e ieri, una settimana dopo il suo ritorno, ha inviato il report che segue, con il video di cui consiglio la visione.
Report 60/6 – Regala un sorriso in Kenya 2024-25-26
In questo report descrivo il profilo di nove bambini sieropositivi, che oltre a Patricia, abbiamo scelti per il nostro nuovo programma di adozione a distanza per il prossimo triennio. Dopo aver ascoltato la storia di Patricia [QUI], ora elencherò le storie di miseria e sofferenza di altri nove bambini, nella speranza che leggendo, li possiate magari adottare proprio voi che mi leggete.
1. Evan
Evan è un bimbo nato il 12 agosto del 2022 ed è sieropositivo. La sua mamma si chiama Elisabet, che ha 31 anni ed è anche lei sieropositiva. Il nome del papà di Evan è Cengo e purtroppo è morto di AIDS. Evan vive con la nonna Kabibi ed ha altri 2 fratellini che fortunatamente non sono sieropositivi. La miseria si tocca con le mani e i tre bimbi sono denutriti, mangiano quando possono.
2. Freddy
Freddy è nato il 24 gennaio 2015 ed ha 9 anni. Nella famiglia vi sono otto figli, ma gli altri sette fratelli sono tutti sani. La mamma di Freddy si chiama Paula ed ha 42 anni, svolge lavori occasionali. Paula ha scoperto di esser sieropositiva quando è rimasta incinta di Freddy, facendo gli esami clinici per la gravidanza. Paula ci dice di aver preso l’HIV dal marito Mukutano di 48 anni ed anche lui svolge lavori casuali. L’uomo ha diverse donne dalle quali ha avuto altri figli. Gli otto bambini vivono tutti insieme.
3. John
John è nato il 25 aprile 2013 ed ha 11 anni, anche lui è sieropositivo. La sua mamma si chiama Furaha ed è nata nel gennaio 1976 ed ha 48 anni. La madre è singola, il padre del bambino si chiama Cahaso e vive da solo, pur essendo poligamo. Furaha ha avuto 8 figli da un unico uomo, il quale l’ha lasciata dopo la nascita di John. Cinque dei figli sono maggiorenni. In casa rimangono dunque sulle spalle di Furaha tre bambini di cui solo John è sieropositivo. Furaha vende frutta per vivere.
4. Yousuf
Yousuf è nato il 15 agosto 2014, ed ha dunque 10 anni. In famiglia sono tre fratelli: due bambini ed una bambina. Il bambino è con il padre che vive solo; si chiama Abdu Abdalla, nato il 12 giugno 1979 ed ha 45 anni. L’uomo si prende cura di tutti e tre i figli. La famiglia è musulmana. Ha trovato la moglie in fragrante adulterio nell’ottobre 2023 e quindi l’ha mandata via da casa. Abdu Abdalla fa il cuoco in un piccolo ristorante e sta cercando un’altra moglie.
5. Stella
Stella è la ragazza più grande del gruppo, perché è nata il 12 novembre 2007 e quindi ha 17 anni. Ha quattro fratelli e due sorelle, non lavora ma aiuta la madre in casa ed è studente. Il padre di Stella si chiama Enoch ed ha 45 anni, presta servizio in una compagnia di vigilanza privata in un hotel. Enoch ha infettato Caroline che è la madre di 35 anni e non ha lavoro, oltre stella altri due figli sono sieropositivi.
6. Faida
Faida è nata il 22 ottobre 2022, ed ha quindi quasi due anni, è sieropositiva. La famiglia è musulmana ed il padre Weyakut ha 28 anni ed è un motociclista che offre servizi di trasporto per le persone. Il nome della madre di Faida è Sofie, ha 27 anni e non ha lavoro. La coppia è spostata da due anni. Sofie è HIV positivo. Ha avuto prima da un altro uomo una bambina di 9 anni che però non è sieropositiva.
7. Toia
Toia è un bambino di tredici anni nato il 17 agosto 2011, è sieropositivo ed ha un difetto all’udito. La madre di Toia è morta e lui vive con il padre che si chiama Salim, ha 47 anni e svolge lavori occasionali. Chi si prende realmente cura di Toia è il fratello maggiore di 26 anni che si chiama Charo e che è operaio in una ditta.
8. Nievu
Nievu è nata l’11 maggio 2014, quindi ha 10 anni, ed è siropositiva. Nievu aveva due fratelli entrambi morti di AIDS, La sua mamma è morta anche lei ed è la nonna Elena di 49 anni a prendersi cura di lei. La casa di Elena è piena di bambini, perché Elena ha in casa non solo Nievu ma altri dieci nipotini e sei dei suoi figli. Insieme con la figlia più grande Elena si prende cura di tutti questi bambini e come lavoro vende frutta al mercato insieme alla figlia maggiorenne, che vive nella capanna con lei.
9. Jasmine
Jasmine è una ragazzina nata il 5 novembre 2010 ed ha quindi 14 anni, anche lei è sieropositiva. La madre si chiama Helen, che è nata il 4 giugno 1989 e quindi ha 35 anni, ha due figli. Helvis l’altro figlio è sano. Il padre di Jasmine ed Helvis si chiama Gabriel ed anche lui ha 35 anni e svolge lavori occasionali, mentre Helen vende pesce. Sia Helen che Gabriel sono sieropositivi.
10. Patricia
Vedi il profilo di Patricia [QUI].
Ulteriori informazioni, fotografie e video saranno fornite esclusivamente ai “genitori adottivi”, nella severa prassi che la nostra associazione nutre per la tutela dei minori, soprattutto perché affetti dallo stigma dell’HIV. Quindi, se volete conoscere di più dei bambini dovete solo prenderli in adozione a distanza per tre anni. Coraggio, attendo le vostre adesioni.
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Per aderire al programma Regala un sorriso in Kenya si può chiamare il numero 329 098 52 58, scrivere una email [QUI] e visitare il sito della Fondazione Santina Onlus, dove si trovano tutte le informazioni per le donazioni [QUI].