Lettera aperta degli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo all’Arcivescovo di Milano

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 03.02.2024 – Vik van Brantegem] – Abbiamo ricevuto con la richiesta di diffusione e volentieri pubblichiamo la Lettera aperta all’attenzione di S.E.R Monsignor Delpini” che Veronica e Mauro Bonaita hanno inviato a quanti seguono e approvano l’opera degli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo, diretta e finalizzata alla restaurazione dei valori Cattolici nella società attuale, che quotidianamente si sforza di demolirli.
Si è appreso da un sondaggio effettuato sul canale Telegram degli Alleati [QUI], che molti sarebbero voluti intervenire in difesa del fratello nella fede che è stato deriso in chiesa per essersi inginocchiato nel momento della distribuzione dell’Eucaristia, di cui abbiamo riferito [È ridicolo chi si inginocchia davanti a Dio? La catechesi dell’esempio degli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo – 3 febbraio 2024 [QUI]]. Perciò, si propone – con la speranza di raccogliere una partecipazione numerosa – l’invio massiccio della Lettera aperta che segue, spontaneamente redatta dall’amministratore degli Alleati di Reggio Emilia, Mauro Bonaita, affinché l’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini, gentilmente intervenga con Don Alberto Capra, Parroco della Comunità Pastorale San Bartolomeo a Brugherio, perché ogni fedele che voglia ricevere la Comunione inginocchiato, trovi nel sacerdote un alleato, e non più un umiliante ostacolo.
Gli amministratori degli Alleati garantiscono, che il sacerdote stesso sarà lieto di conoscere cosa vogliono i fedeli, giacché nella Messa solenne di insediamento a Brugherio di qualche anno fa, ebbe a dire: «In questo mese voglio conoscere bene la comunità, poi vedrò come comportarmi e come agire per il bene di essa» [QUI].
Veronica Cireneo e Mauro Bonaita concludono: «Arriviamo con un po’ di ritardo, rispetto a quel momento, ma… ogni cosa a suo tempo. Buon lavoro dunque, a maggior Gloria di Dio».
La Lettera aperta all’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini
Eccellenza reverendissima,
in qualità di battezzato e di appartenente al movimento cattolico degli Alleati dell’Eucarestia è con immenso rammarico e sbigottimento che leggo su un blog cattolico di un episodio increscioso accaduto giorni or sono presso la Parrocchia San Bartolomeo a Brugherio (Monza e Brianza) che per conoscenza sottopongo alla sua attenzione [ https://www.aldomariavalli.it/2024/01/31/lettera-volevo-ricevere-gesu-eucaristia-in-ginocchio-ma-il-parroco-ha-sentenziato-ridicolo/amp/ ] a cui ha fatto seguito l’articolo della co-fondatrice Veronica Cireneo [ https://www.korazym.org/100526/e-ridicolo-chi-si-inginocchia-davanti-a-dio-la-catechesi-dellesempio-degli-alleati-delleucarestia-e-del-vangelo/ ].
Non sono in grado di concepire come sia possibile che un sacerdote consacrato al nostro stesso Dio, Uno e Trino, sia capace di offendere così la sensibilità spirituale di un fedele e di tutti i fedeli che hanno visto l’atto devoto di inginocchiarsi, così ignobilmente ridicolizzato.
L’atto dell’inginocchiarsi in adorazione di fronte all’Ostia consacrata è stato praticato da tutti, nessuno escluso, i Santi e i Martiri della nostra santa religione.
Lo stesso Papa Benedetto XVI ebbe a sottolineare che “(…) la pratica di inginocchiarsi per ricevere la Sacra Comunione ha a suo favore una tradizione plurisecolare, ed è un segno di adorazione della vera, reale e sostanziale presenza di Nostro Signore Gesù Cristo sotto le specie consacrate” e che “(…) l’inginocchiarsi è la conseguenza della fede cattolica nella presenza reale di Cristo nell’Eucaristia”.
Siamo a conoscenza peraltro che la prestigiosa chiesa sopracitata vanta nientedimeno che la presenza delle venerabili reliquie dei tre Re Magi.
Mi chiedo se altrettanto ridicole siano da ritenersi le sacre reliquie lì custodite, giacché i tre Santi Re s’inginocchiarono dinnanzi al Re dei Re: Gesù Cristo nostro Signore. Sempre sia lodato.
Sulla stessa scia sorge spontanea la domanda se dovremmo ritenere ridicole anche le genuflessioni dei sacerdoti durante la consacrazione e così via.
Ma di questo passo tutta la nostra Fede non crollerebbe come un castello di sabbia, e con lei la possibilità della nostra Salvezza, per indirizzarci verso la dannazione eterna?
Umilmente chiedo quindi da parte Sua una pronta indagine sul sacerdote autore dell’affronto, don Capra, e ferma Giustizia in merito all’episodio affinché i fedeli possano ricevere l’Eucarestia nel modo più consono, inginocchiati, e finché il Santissimo Sacramento che continuamente edifica la chiesa di Cristo (Ecclesia de Eucharistia) non sia più trattata alla stregua di semplice cibo da ridicolizzare.
In attesa di un Suo pronto ed efficace intervento, che auspichiamo arrivi prima che venga organizzata una delegazione di “Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo” ed i propri legali, presso la CEI o la Curia Romana, porgo i miei più sinceri saluti.
Laudetur Jesus Christus
Data, luogo, firma
IN COLLABORAZIONE CON GLI ALLEATI DELL’ EUCARISTICA E DEL VANGELO
Gli indirizzi a cui inviare la Lettera aperta
1. La Segreteria dell’Arcivescovo Mario Delpini [QUI]
2. Il Vicario Generale, Mons. Franco Agnesi [QUI]
3. Il Vicario di Zona 5 Monza, Mons. Michele Elli [QUI]
4. Il Parroco della Comunità Pastorale San Bartolomeo, Don Alberto Capra [QUI]
5. La redazione di La Verità [QUI]