Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’: meditazioni giuridico-teologiche sullo stupore suscitato in tutto il mondo

23 Gennaio 2024: Papa Francesco incontrerà anche delle famiglie. “Sono certo che i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i catechisti troveranno in questo Anno le modalità più adatte per porre la preghiera come base per l’annuncio di speranza che il Giubileo del 2025 https://www.facebook.com/photo/?fbid=7586606334683497&set=gm.3795234954041221&idorvanity=1793231040908299&__cft__[0]=AZWJ0t88mZTnnqVSDknHe5YnIzr-OaIfbN6UZPgdN8SXTxNInC31tZ_GW64nY0ctJ7opawqDMr4dTvs-pQnUSm0gI-fsT4q-zpQ4IE0UdoO_RwxMaqhESrH4H8shvBZEWtzJch7lT_xMu3UsCO1D0wyL&__tn__=EH-R ) intende far risuonare in un tempo travagliato”, ha detto Mons. Fisichella, rendendo noto che il Santo Padre emanerà la Bolla di indizione il 9 maggio prossimo (cfr. AVVENIRE https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwi4mMvSofODAxXGR_EDHQhIDJA4ChAWegQIBBAB&url=https%3A%2F%2Fwww.avvenire.it%2Fchiesa%2Fpagine%2Frelazione-di-sintesi-della-prima-sessione-del-sinodo&usg=AOvVaw2QVGXshINj2ZtNuq80sQUB&opi=89978449-).
In tale contesto furono trattate tematiche riguardanti “Donne, celibato dei sacerdoti, questioni legate al gender e all’omosessualità. Sono queste in effetti le parti del documento che hanno ricevuto meno voti. La sinfonia di voci però tutto sommato non ha prodotto cacofonie. «Alcune questioni – si legge ad esempio in un paragrafo – temi come quelli relativi all’identità di genere e all’orientamento sessuale, al fine vita, alle situazioni matrimoniali difficili, alle problematiche etiche connesse all’intelligenza artificiale, risultano controversi non solo nella società, ma anche nella Chiesa, perché pongono domande nuove”.
PREMETTO CHE DALLA PUBBLICAZIONE DI TALE TESTO E DI “FIDUCIA SUPPLICANS” HO STUDIATO INSIEME A MIA MOGLIE MARCELLA VARIA (CULT. DI “SACRA SCRITTURA E DI TEOLOGIA BIBLICA”) I PRINCIPALI TESTI ED EVENTI RIGUARDATI LA TEMATICA, PUBBLICATI ANCHE NEL MIO GRUPPO INTERNAZIONALE DI FACEBOOK “Teologia – Giurisprudenza-Magistero-Rass. Stampa” dai quali ho tratto la convinzione che è stato fatto troppo rumore per nulla (per tale ragione, nella qualità di libero METAFRASTE ho mutuato il titolo del citato celeberrimo libro di uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi) in quanto i chierici ed i religiosi, giudici della coscienza “in Persona Christi” probabilmente realizzeranno un preliminare percorso di fede “ad hoc”. Infatti ritengo che mai faranno benedizioni di qualsiasi tipo od altre attività di competenza difformi dagli insegnamenti di Dio (i quali non necessitano di essere precisati negli atti successivi della Chiesa perché già contemplati dalle fonti della Rivelazione divina, dal CCC e dal CIC, a loro noti, qui riportati, a cui hanno dichiarato con giuramento solenne nella professione di fede al momento della loro ordinazione, di obbedire).
ALLA STESSA STREGUA DI UN MAGISTRATO CHE DEVE VALUTARE, IN BASE ALLE LEGGI (AVENDO FATTO UN PRECIPUO GIURAMENTO AL MOMENTO DI ASSUNZIONE DELLE FUNZIONI) ED ALLA GIURISPRUDENZA, UN SOGGETTO NEI CUI CONFRONTI, CON UN PROCEDIMENTO AD HOC DEVE ADOTTARE UNA DECISIONE (cfr. la storica sentenza di condanna emanata da mio figlio, riguardante IL GIUDIZIO SULLE CONDOTTE IMMORALI DETERMINANTI LA MORTE DEL PROSSIMO https://www.reumatologia.it/cmsx.asp?IDPg=473
“ Il giudice monocratico Riccardo Trombetta nella sua decisione ha ricordato che il codice civile impone al datore di lavoro di adottare tutte le misure idonee a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale del lavoratore”. Si rileva che nel cassetto del soggiorno prima di morire la funzionaria ha lasciato una relazione per presentare una causa alla Regione. Nel documento la donna ha raccontato la sua battaglia in ufficio contro i colleghi fumatori, dai quali ha subìto il fumo passivo, e l’ufficio legale della Regione siciliana non ha proposto appello:
Il giudice su ventuno anni ha riconosciuto l’esposizione al fumo passivo per soli cinque anni, basando il suo calcolo sulle testimonianze in aula. Il consulente nominato dal tribunale ha indicato nel 15/20% l’incidenza sullo sviluppo della malattia).
QUINDI VERIFICHERANNO ENTRAMBI ”CUM GRANO SALIS” TUTTI GLI ASPETTI DELLA VICENDA PERSONALE SOTTOPOSTA AL LORO GIUDIZIO OBIETTIVO.
Su tali basi intraprendiamo insieme un cammino pastorale-canonico (anche se lungo, ma semplice e, per quanto umanamente possibile, esaustivo fino alla data corrente) iniziando con la “Sacra Scrittura” (pericope pubblicata dalla nostra collega del corso di Teologia M. Sofi, che ringrazio) che ci invita sempre a riflettere:“Frammenti di Luce. 24 Gennaio 2024. San Francesco Di Sales, Vescovo e Dottore della Chiesa (1567-1622) – Memoria.
<< In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. […] Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».>> (cfr Mc 4,1-20).
Per il Vangelo di oggi, sono lieto di condividere un breve “commento” del servo di Dio Don Oreste Benzi. Nel mio cammino di fede, mi aiuta molto “guardare” chi ci ha preceduto nell’avventura, a volte faticosa ma esaltante, della nostra fede nel Signore Gesù, come membra della sua Chiesa. <<«Il seminatore semina la parola». Noi siamo “strada” se ascoltiamo la Parola di Dio, ma non prestiamo attenzione. Siamo terreno sassoso quando ci lasciamo emozionare dalla Parola di Dio, ma l’emozione non è conversione se non ci fa sentire quello che dobbiamo buttare via e quello che dobbiamo prendere. Quando siamo terreno soffocato dalle spine? Quando le preoccupazioni del mondo ci prendono: «Io sono brutto, sono troppo grasso, troppo basso, troppo alto, sto invecchiando». Quanta gente sta male per queste cose! «Quello non mi saluta, l’altro mi fa così, l’altro mi tratta in questa maniera».
Poi c’è la preoccupazione della stima, dell’apparire, dell’essere qualcuno, l’orgoglio, l’invidia. E quando siamo terreno buono? Tu diventi terreno fertile quando congiungi la tua volontà alla volontà di Dio. Ci sono delle scelte che costano sangue, sono vere crocifissioni! Quando tu preghi e congiungi la tua volontà alla volontà di Dio, diventi terreno così fertile che produci il trenta, il sessanta, il cento. Sei servo del Signore!>> (“Pane quotidiano”, 24/01/2024). Con questa consapevolezza, preghiamo: <<Santo Spirito, rendimi docile alla volontà di Dio, sorgente di fecondità d’ogni bene e pace…>>. P. Antonio Santoro omi”. Adesso esaminiamo il Magistero.