L’esposizione del “Cristo in gonnella” in basilica a Palermo annullata

[Korazym.org/Blog dell’Editore, 27.01.2024 – Vik van Brantegem] – In tarda serata di ieri 26 gennaio 2023, alla vigilia dell’esposizione dell’opera artistica di Stefania Bellot Romanet dal titolo “Cristo in gonnella”, che avevano annunciata nei primi minuti del 17 gennaio 2024 [QUI], i Frati Minori Conventuali della Pontificia Basilica Minore di San Francesco d’Assisi in Palermo hanno annunciato, sempre via la loro pagina Facebook [QUI]: «Carissimi fratelli e sorelle, siamo spiacenti di comunicarvi che l’evento di domani, 27 gennaio, è stato annullato. Il Signore vi dia pace».

Dopo le numerose contestazioni, inclusa la nostra [L’immagine del “Cristo di Burgos” venerata a Scicli e Gravedona. L’inopportuna esposizione di un surrogato in chiesa a Palermo – 21 gennaio 2024 [QUI]], con la pace del Signore nel cuore apprendiamo e riportiamo con piacere l’annuncia della cancellazione dell’esposizione in chiesa di una opera che vuole essere una personale interpretazione dell’immagine del “Cristo di Burgos”, ma non ha niente a che fare – come abbiamo illustrato – con le opere presenti nella chiesa di San Giovanni Evangelista in Sicli e nel piccolo oratorio di Gravedona, che rappresentano il tema iconografico del “Cristo di Burgos” della scuola del Cerezo el Viejo, che si rifà alla scultura in legno del crocifisso esposta alla venerazione dei fedeli nella cattedrale di Burgos in Castiglia, in cui la figura di Cristo è coperta da una mezza tunica sacerdotale, chiamata dai fedeli affettuosamente il “Santo Cristo de las enagüillas” (Santo Cristo in gonnella).
Con l’annullamento, per cui siamo grati ai Frati Minori Conventuali della basilica di Palermo, è stata data una risposta giusta e saggia alla costatazione dell’inopportunità del patrocinio ecclesiastico e dell’esposizione in una chiesa dell’opera artistica in questione. Infatti, riproponendola in un contesto storico come quello odierno, questo inevitabilmente avrebbe provocato strumentalizzazioni e interpretazioni fuorviante, come avevano osservato correttamente gli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo, lanciando la protesta. Protesta che niente ha a che fare con “bigottismo” o simili, accusa che gli haters sui social immancabilmente hanno lanciato, dando con ciò ragione alle motivazioni della richiesta di annullamento, poi felicemente avvenuto.
Gli Alleati dell’Eucaristia e del Vangelo, apprendo l’annullamento della «mostra blasfema e bugiarda», oggi dando «Gloria a Dio», hanno osservato che «una pioggia di contestazioni sono giunte alla destinazione degli infelici ideatori per il tramite della lettera redatta dall’Avvocato Roberto De Petro, al quale si sono dapprima associati gli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo, poi il team di Cronache di Cielo e Terra di Ciro Mauriello, il tutto supportato dalla Brigata per la Difesa dell’ovvio della dottoressa Silvana De Mari», oltre che Stilum Curiae e questo Blog dell’Editore su Korazym.org. «Si ringraziano le centinaia di mittenti che hanno probabilmente toccato le corde dell’anima dei promotori, risvegliandola attraverso la vergogna. Ben venga! Restiamo uniti ai desideri di Dio. Squadra che vince, non si cambia. Pax et bonum», commenta Veronica Cireneo per gli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo.