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Giornata per la vita, la storia e l’impegno di Carlo Casini raccontato dalla figlia Marina

“La vita è sempre più minacciata a tutti i livelli: annientamento dei valori, violenza diffusa, guerre fratricide, povertà, sottosviluppo… Un buio sempre più fitto che avvolge persone, situazioni, la nostra società, il mondo intero; un buio che uccide la speranza nel cuore delle persone, che getta giovani, adulti, bambini e anziani nella paura, nel non senso di vivere. Per noi non deve essere così. Noi non ci possiamo adeguare, non ci possiamo arrendere! Credere alla vita è luce, luce che annulla il buio, luce che è Bellezza. Abbiamo la potenzialità immensa di essere luce perché siamo figli di Dio”:

Virginia Kaladich: costruire una scuola senza confini

Nell’ambito del programma formativo 2022-2023, FIDAE (Federazione Istituti di Attività Educative) riparte riproponendo la consolidata esperienza del Campus estivo ‘La scuola senza confini’, iniziativa nata dai temi sviluppati durante il convegno Fidae 2022 e i webinar del progetto ‘#vogliamo fare scuola fase 4’, in programma a Ravenna fino a sabato 22 luglio.

Giornata dell’Università Cattolica: i vescovi invitano a custodire l’ ‘umano’

In occasione della 99^ Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che sarà celebrata domenica 23 aprile, i vescovi italiani hanno scritto un messaggio, in cui invitano a riflettere sulle sfide del nuovo umanesimo, perché le Università sono il luogo dove si coltiva la conoscenza umanistica, intitolato ‘Per amore di conoscenza. Le sfide del nuovo umanesimo’:

Card. Zuppi: Europa ed Africa per un nuovo umanesimo

“Non si tratta di retorica: davanti all’ingiustizia, alla diseguaglianza e alla distrazione della coscienza sociale, il grido scandalizzato di chi si oppone alla logica predatoria propone anche un’alternativa di sviluppo realista. Il papa cerca soluzioni che non comportino distruzione consapevole che nella diseguaglianza non c’è futuro. Nella sola crescita economica nemmeno, perché l’innovazione tecnologica distrugge lavoro più di quanto ne crei. E’ necessaria un’economia solidale, basata sulla persona umana. Nell’attuale momento storico l’Africa e l’Europa possono fare di queste parole un disegno per il loro avvenire comune”.

David Maria Sassoli: uomo della cura degli ultimi

Papa Francesco, in un telegramma, ha colto le diverse sfaccettature di David Maria Sassoli, prima giornalista e poi presidente del Parlamento Europeo, scomparso nei giorni scorsi all’ospedale Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, in provincia di Pordenone, dove era ricoverato per le complicanze dovute ad una grave disfunzione del sistema immunitario. In un telegramma indirizzato alla moglie Alessandra Vittorini, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, il papa ha assicurato la sua vicinanza spirituale:

Mons. Toso spiega la dimensione sociale della Chiesa

A fronte del cambiamento d’epoca e del periodo pandemico, a causa del COVID-19, è richiesto un nuovo pensiero, una nuova cultura. Proprio per venire incontro a questa esigenza è importante la bussola che ci offre una nuova sintesi della Dottrina sociale della Chiesa, ‘Dimensione sociale della fede. Sintesi aggiornata di Dottrina sociale della fede’, predisposta dal vescovo di Faenza-Modigliana, mons. Mario Toso, componente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace.

La Cei inizia il cammino sinodale

Il cammino sinodale della Chiesa in Italia ha tre punti fondanti: ascolto, ricerca, proposta, come hanno ribadito i vescovi durante i lavori del Consiglio episcopale permanente ‘straordinario’, svoltosi venerdì scorso in video conferenza, decidendo anche la prossima Assemblea generale, che si  terrà a Roma dal 22 al 25 novembre.

Macerata: il vescovo ‘educa’ al bene comune

‘In politica il Vescovo non sceglie, ma educa’: questo è l’esordio di mons. Nazareno Marconi, vescovo della diocesi di Macerata-Tolentino-Treia-Recanati-Cingoli, nell’omelia durante la celebrazione del patrono di Macerata, san Giuliano l’ospitaliere, alla presenza delle autorità civili, con una particolare attenzione al bene pubblico.

Dall’Abbadia di Fiastra una sfida culturale contro il coronavirus

‘Ora et Labora’ e ‘Cruce et aratro’: queste sono le regole fondamentali di vita che hanno, da sempre, ispirato e guidato il lavoro dei Cistercensi dell’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, in provincia di Macerata, che dal sisma del 2016 non ci sono più; ma hanno lasciato un patrimonio inestimabile che ha impreziosito il valore fondamentale del territorio maceratese.

#Lachiesachecè raccontata dai comunicatori cattolici

Una pagina Facebook e una rubrica Youtube, ‘Rastrelli feriali’, che è nata dal basso e che sin dalla prima ora ha iniziato a raccontare la chiesa nel tempo del Coronavirus, per far emergere il ruolo indispensabile del popolo cristiano, attraverso iniziative caritatevoli e di prossimità spirituale nel progetto coordinato dalla giornalista Martina Pastorelli.

Lo sforzo economico delle diocesi e delle Caritas; l’ascolto e il sostegno delle fragilità, nel rispetto delle disposizioni di sicurezza; i momenti di preghiera e di catechesi portati avanti grazie all’utilizzo di tutti i mezzi della comunicazione digitale sono solo parte dell’impegno messo in campo dalla Chiesa in tutto il mondo.

Particolarmente significativa la presenza dei consacrati negli ospedali e nelle strutture sanitarie che fronteggiano in prima linea l’emergenza. Non meno importante il ruolo del personale sanitario credente che offre segni di misericordia, conforto e speranza ai malati che lottano contro il virus e ai paranti che non possono recarsi ai capezzali dei loro cari.

Per cogliere tutto il bene che emerge da questa situazione di enorme sacrificio, la giornalista, fondatrice di ‘Nel Dialogo’, Martina Pastorelli, ha lanciato la pagina Facebook #lachiesachecè. L’esperta di comunicazione triestina, insieme ad altri giornalisti ed alcuni sacerdoti, raccoglie ogni giorno tutte le testimonianze che arrivano dal territorio, dalle parrocchie, dalle comunità di fede e dai presuli per mostrare come la Chiesa non ci lascia mai soli.

La giornalista triestina ha presentato a Vatican News l’iniziativa che parte domenica 29 marzo: “La prossima parte proprio domenica 29; sulla nostra pagina ci sarà uno strumento di riflessione molto bello. Offriremo sette pillole video, ad uso social, una al giorno, per riflettere su altrettante occasioni che questa emergenza rappresentano.

Papa Benedetto XVI scriveva che la crisi può essere occasione di discernimento e nuova progettualità, e allora da quella che ci impone il coronavirus abbiamo realizzato una serie di video con il vescovo di Trieste, mons. Crepaldi, che trae sette occasioni per il futuro alla luce della dottrina sociale della Chiesa. L’obiettivo è proprio quello di cercare di rimettere l’uomo al centro. Nel cristianesimo tutto, anche eventi come questa pandemia, diventa l’occasione per fare cultura dell’umanesimo integrale”.

Da questa situazione imposto dal coronavirus, #lachiesachecè ha realizzato una serie di video con il vescovo di Trieste, mons. Giampaolo Crepaldi, il quale ha tratto sei ‘occasioni’ per il futuro della comunità umana alla luce della Dottrina sociale della Chiesa, prendendo spunto dalla riflessione ‘Coronavirus, l’oggi e il domani’, pubblicato dall’Osservatorio card. Van Thuan, su un’emergenza che non è solo sanitaria.

Nella lettera alla diocesi mons. Crepaldi ha sottolineato l’esigenza di ripensare la vita sociale: “L’emergenza dell’epidemia in atto interpella in profondità la Dottrina sociale della Chiesa. Questa è un patrimonio di fede e di ragione che in questo momento può dare un grande aiuto nella lotta contro l’infezione, lotta che deve riguardare tutti i gradi ambiti della vita sociale e politica. Soprattutto può dare un aiuto in vista del dopo-coronavirus.

Serve uno sguardo di insieme, che non lasci fuori nessuna prospettiva veramente importante. La vita sociale richiede coerenza e sintesi, soprattutto nelle difficoltà, ed è per questo che nelle difficoltà gli uomini che sanno guardare in profondità e in alto possono trovare le soluzioni e, addirittura, le occasioni per migliorare le cose rispetto al passato”.

Concludendo la presentazione dell’iniziativa la giornalista triestina ha sottolineato la ‘risposta’ della rete:“La rete sta rispondendo con sentita partecipazione, sia con le testimonianze personali di tanti fedeli che da nord a sud del Paese condividono notizie, foto, esperienze, persino disegni dei bambini, sia con l’adesione di Diocesi e contributi video ad hoc  di sacerdoti attivi e conosciuti sul web.

Nella grande prova che stiamo attraversando, questa partecipazione comune di popolo e pastori sta contribuendo anche a smarcare la Chiesa da alcune cornici negative che spesso circolano (disattenta, distante, disunita…), raccontando ‘l’altra storia’: la comunità di fede che è, il bene che fa, la presenza al contempo spirituale e materiale. Infine -e soprattutto- si sta evidenziando che, nella Chiesa, le cose che uniscono sono molte di più di quelle che dividono”.

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