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6^  Domenica Tempo Ordinario: la compassione e tenerezza del cuore di Cristo Gesù

Oggi di scena nel brano del Vangelo la guarigione miracolosa di un lebbroso: una persona disperata, che aveva perduto tutto: lavoro, famiglia, amici, dignità, tale era considerato un ammalato di lebbra. Un uomo rifiutato da Dio e dalla società, costretto dalla legge a vivere ai margini della società con il divieto di avvicinare o di essere avvicinato d’alcuno. Nell’Antico Testamento la labbra era sinonimo di peccato; il lebbroso era considerato un vero appestato; Mosè ne aveva descritto l’impurità e, come tale, doveva essere allontanato e segregato dalla casa e dal popolo.

Giornata del Malato: curare nelle relazioni

Il messaggio per la 32^ Giornata Mondiale del Malato, che si celebra oggi, si intitola: ‘Non è bene che l’uomo sia solo. Curare il malato curando le relazioni’, ispirandosi al capitolo 2 del libro della Genesi (Gen 2,18), come ha specificato papa Francesco: “Ci fa bene riascoltare quella parola biblica: non è bene che l’uomo sia solo! Dio la pronuncia agli inizi della creazione e così ci svela il senso profondo del suo progetto per l’umanità ma, al tempo stesso, la ferita mortale del peccato, che si introduce generando sospetti, fratture, divisioni e, perciò, isolamento.

Papa Francesco incoraggia a scoprire la bellezza della preghiera

Giornata intensa quella di oggi per papa Francesco, che, ricevendo tre delegazioni, ha sviluppato un filo conduttore della preghiera mariana nella famiglia o nelle associazioni religiose, come ha detto ai membri della delegazione delle ‘Sentinelle della Santa Famiglia’, che è una rete impegnata nella recita del rosario:

Papa Francesco: per la Madre di Dio non esiste ‘scarto’

Oggi papa Francesco ha ricevuto la Confraternita di Nostra Signora di Montserrat, in occasione degli 800 anni dalla fondazione, che è stata fondate per mantenere viva la devozione alla Madonna, sottolineando che tale devozione dimostra la tenerezza di Dio:

Papa Francesco invita a lodare Dio

“Lodate Dio per tutte le sue creature. Questo è stato l’invito che San Francesco d’Assisi ha fatto con la sua vita, i suoi canti, i suoi gesti. In tal modo ha ripreso la proposta dei salmi della Bibbia e ha ripresentato la sensibilità di Gesù verso le creature del Padre suo: ‘Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro’. ‘Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio’. Come non ammirare questa tenerezza di Gesù per tutti coloro che ci accompagnano nel nostro cammino?”

Mons. Pizzaballa: il perdono rivela la tenerezza di Dio

Sono stati giorni intensi quelli vissuti a Santa Maria degli Angeli durante la festa del Perdono di Assisi: tutto è cominciato nel 1216, quando san Francesco, immerso nella preghiera alla Porziuncola, chiese a Dio il dono che chiunque entri in questa piccola chiesa, potesse ricevere da Dio il Perdono completo di tutti i peccati, o in poche parole, il dono dell’Indulgenza. Dopo che il Santo di Assisi chiese il permesso al papa, da allora la Porziuncola divenne meta di tantissimi pellegrini assetati di un amore capace di guarire.

Papa Francesco: nella Chiesa c’è spazio per tutti

Papa Francesco ha concluso la prima giornata portoghese, partecipando nel Mosteiro dos Jerónimos alla recita dei Vespri con vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose, seminaristi e operatori pastorali, salutato da mons. Mons. José Ornelas Carvalho, vescovo di Leiria-Fatima e presidente della Conferenza Episcopale Portoghese:

Il papa raccomanda alle missionarie della Carità la tenerezza materna

Giovedì scorso papa Francesco ha incontrato le partecipanti al Capitolo generale delle ‘Piccole Suore Missionarie della Carità’ (Opera don Orione), sottolineando che il fondatore della congregazione aveva dato la missione di ‘far sperimentare la misericordia di Dio’ alla gente, attraverso tre caratteristiche:

Quinta domenica di Quaresima: ‘Io sono la risurrezione e la vita’

I brani del Vangelo delle domeniche di Quaresima sono immagini vive con le quali Gesù indica il Battesimo: il sacramento che ci conferisce la luce vera, il sacramento che disseta per la vita eterna, il sacramento che conferisce la vera vita (la vita eterna). Davanti a Dio esiste la vita, l’uomo vivo: gli uomini vivi, prima della morte del corpo, gli uomini vivi, dopo la morte del corpo. La nostra vita ha due momenti: uno terreno, l’altro celeste; ma l’uomo è sempre vivo davanti a Dio, che ci ha creati e redenti per possedere la vita eterna.

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