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Taglio al Reddito di Cittadinanza: le preoccupazioni della Società di San Vincenzo de Paoli

169.000 famiglie hanno ricevuto via sms la comunicazione della fine del reddito di cittadinanza, una misura introdotta il 1/4/2019 con la finalità di accompagnare al lavoro (finalità mai decollata veramente), che ha sostenuto in pieno periodo COVID l’Italia.

Guerra in Ucraina, un’intera famiglia in aiuto alla gente con la Società San Vincenzo

Sei furgoni della Società di San Vincenzo De Paoli, aggregati alla carovana ‘#STOPTHEWARNOW’, nelle scorse settimane hanno raggiunto Odessa, Mykolaiv e Cherson con aiuti umanitari e generatori di corrente: 6700 chilometri tra il sibilo delle bombe e l’urlo assordante delle sirene antiaeree. Ad aprire la carovana il furgone rosso di Luigi Uslenghi con la moglie Cristina e le figlie Beatrice e Rebecca di 21 e 19 anni: “Questo è il nostro quinto viaggio in Ucraina. Siamo partiti carichi di generi alimentari e tanta speranza, ma non siamo rientrati mai a mani vuote”.

In Ucraina inaugurato il dissalatore con i fondi della Federazione Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV

Sono iniziati i lavori per un secondo impianto. Generatori di corrente e beni di prima necessità hanno raggiunto le zone dove imperversa la battaglia. Aprire un rubinetto e veder scorrere acqua pulita. A noi può sembrare la cosa più normale di questo mondo, ma non è affatto così. I russi hanno distrutto l’acquedotto di Mykolaiv poco meno di un anno fa. Da allora nelle case, o meglio, quello che ne resta, sgorga soltanto fango. Lo vediamo, scuro, marrone e maleodorante. Non si può neppure attingere acqua dai pozzi, perché le falde sono contaminate dalle infiltrazioni salmastre del mar Nero.

Davide Rossi canta il carisma di Federico Ozanam

Da alcune settimane è disponibile nelle piattaforme digitali l’album ‘Ho smesso di esser solo’, un viaggio musicale nella profonda umanità di Federico Ozanam, fondatore della Società di San Vincenzo De Paoli, che il pianista e compositore Davide Rossi ha realizzato con la collaborazione negli arrangiamenti e nella produzione di Fabio Nuzzolese, (Cristiano De André, Rossana Casale, Franco Mussida, Giorgia) e il coinvolgimento della cantautrice Leyla Tommasi, curatrice dei testi che vanta importanti collaborazioni (Enrico Ruggeri, Alexia, Paolo Vallesi), della cantante lirica Carmela Iacono e della cantante soul Annamaria Sotgiu:

A Frascati l’Assemblea dell’Associazione Internazionale delle Carità

Oggi, martedì 21 marzo, si apre a Frascati (Roma) presso il Centro Giovanni XXIII l’Assemblea Internazionale dell’AIC, Associazione Internazionale delle Carità, sul tema: ‘Cittadini del mondo, in cammino uniti nella speranza’. L’Associazione, che nel 2017 ha festeggiato il quarto secolo di vita, essendo stata fondata nel suo nucleo originario nel 1617 a Châtillon in Francia da san Vincenzo de’ Paoli,, è oggi una rete internazionale che lotta contro ogni forma di povertà ed esclusione.

Volontari due volte. L’azione pro-sociale nella Società San Vincenzo de Paoli

Oggi pomeriggio dalle ore 14.00 presso il complesso monumentale ‘Donnaregina’ a Napoli si svolge la presentazione della ricerca ‘Volontari due volte. L’azione pro-sociale nella Società San Vincenzo de Paoli’, un’indagine nazionale condotta dal prof. Andrea Salvini, ordinario di sociologia dell’Università di Pisa.

La Società san Vincenzo De Paoli in Ucraina accanto alla popolazione

Sabato 19 marzo Paola Da Ros è stata eletta nuova presidente della Federazione Nazionale ‘Società di San Vincenzo De Paoli’, succedendo ad Antonio Gianfico, che è rimasto in carica per sei anni. Insieme alla presidente si è rinnovata anche la giunta esecutiva, come ha sottolineato la neo presidente:

‘Volontari due volte’: l’azione pro-sociale nella Società di San Vincenzo De Paoli

Venerdì 25 febbraio in presenza a Roma o su zoom https://us06web.zoom.us/j/81475367460?pwd=eDBzUEpXUitvYUFzaTlza0VjTWZ6UT09 (ID riunione: 814 7536 7460 Passcode: 788819) saranno presentati i risultati della ricerca diretta dal sociologo prof. Andrea Salvini, docente all’Università di Pisa.

A Sanremo il Festival della Christian Music: impressioni di Davide Rossi

‘Vale la pena’ è stato il brano che il religioso brasiliano fra Vinicius Sotocorno ha portato alla vittoria al Primo Festival della Christian Music, svoltosi per tre giorni a Sanremo, in concomitanza con il 72^ Festival della Canzone italiana, ospitato al Teatro Ariston della città ligure. Per tre giorni 23 artisti di musica religiosa hanno calcato il palco dell’auditorium di Villa Santa Clotilde, dell’Opera don Orione, proponendo testi di carattere religioso attraverso gli stili più diversi: dal pop, al rock, al rap, passando per la musica corale e lirica. La manifestazione è stata presentata dal direttore artistico, Fabrizio Venturi, e da Valentina Spampinato.

Ecco i vincitori di questa prima edizione: primo classificato – Fra Vinicius, con il brano ‘Vale la pena’; secondo classificato – il rapper Shoek, che ha cantato ‘Nuova razza’; terza classificata – Stella Sorrentino con ‘Lui è l’Amore’; migliore interprete – Ikaktus col brano ‘Come se piovesse cielo’; migliore composizione – Gionathan esecutore di ‘Tu mi hai amato per primo’; miglior testo – Dajana – Sinni col brano ‘Padre nostro’; premio della stampa – Shoek che ha cantato il rap ‘Nuova razza’; Premio AFI, miglior realizzazione discografica – Fra Vinicius; Premio MEI, Meeting delle Etichette Indipendenti – Shoek; Premio Alberto Testa – Gionathan; Premio San Giovanni Paolo II – Cantàmmo a Gesù che hanno eseguito ‘Tu sei l’eternità’; Premio Roberto Bignoli – Letizia Centorbi col brano ‘Tu sei tutto per me’; Premio Produzione Discografica – Fra Vinicius.

Tra i partecipanti al festival c’è stato anche il duo ‘Serviens in Spe’ (al secolo Davide Rossi e Carmela Iacono) con la ‘Preghiera dei Vincenziani’, brano inserito nell’album ‘Ho smesso di essere solo’; e proprio a Davide Rossi ho chiesto di raccontarci questa prima esperienza della canzone cristiana a Sanremo: “E’ stata un’esperienza molto positiva e di grande spessore umano e spirituale. Quasi non si aveva la percezione di essere in gara, lo spirito competitivo ha lasciato il posto ad un senso di ‘missione’ più alto: tutti eravamo lì per testimoniare, ciascuno con i suoi carismi, l’amore di Dio e il farsi prossimo ai fratelli attraverso la musica”.

In cosa consiste la ’Preghiera dei vincenziani’?

“Qualcuno vorrebbe attribuire il testo allo stesso San Vincenzo De’ Paoli, ma se è vero che è molto antica, non ci sono certezze sull’autore o sulla la fonte di questa preghiera che rappresenta il carisma vincenziano nella sua essenza. Quel carisma che è innanzitutto farsi prossimo, con dedizione, con attenzione, con discrezione, ma anche con coraggio. Questa preghiera viene recitata durante gli incontri dei volontari della ‘Società di san Vincenzo’, solitamente all’inizio delle riunioni, e permette di creare quel clima di armonia e quell’unità di intenti tra i confratelli nell’esaminare e cercare di porre rimedio alle varie situazioni di povertà che si presentano”.

Come si è avvicinato alla Società di san Vincenzo De’ Paoli?

“Ho conosciuto questa realtà qualche anno fa a Milano all’interno della mia parrocchia, Santa Maria Assunta in Turro, grazie a don Giuseppe Macchioni, a cui rimarrò sempre molto grato. In quel periodo della mia vita ero in cerca di un’attività di volontariato in ambito caritativo e Società San Vincenzo De’ Paoli ha rappresentato e rappresenta tutt’ora questo anelito. Devo dire che al mio interesse verso la Società di San Vincenzo De’ Paoli ha contribuito non poco la fascinazione verso il profilo umano, intellettuale e spirituale di Federico Ozanam, il fondatore, che è stato un personaggio incredibile dai molti talenti: un uomo del ‘fare’ ma anche del ‘pensare’, capace di elaborare una visione di impegno sociale dei cristiani nel mondo che precorre la Dottrina Sociale della Chiesa”.

Perché il suo album si intitola ‘Ho smesso di essere solo’?

“L’interesse verso Federico Ozanam mi ha portato ad approfondire la sua figura attraverso la lettura di testi, tra i quali è stato fondamentale ‘Lettere scelte: il cuore ha sete di infinito’ di Maurizio Ceste. Queste lettere danno testimonianza dell’ ‘uomo Ozanam’, specialmente dei suoi affetti e dei suoi moti dell’animo. In una lettera alla moglie per esempio egli scrive: ‘Oggi in questa nuova vita che gli avvenimenti mi hanno riservato, ho smesso di esser solo, ho sottratto la mia persona a quell’egoismo involontario quale l’uomo è condannato allorché non si circonda di affetti sacri…”. In diversi altri passaggi di questo testo si evince chiaramente che Il suo impegno di servizio ai poveri trae origine da quel ‘santuario dell’amore’ che per lui è la famiglia, che non si ripiega su sé stessa, ma si apre agli altri, contagiando l’amore che essa genera e espandendosi alla vita sociale”.

Dove trovano ispirazione le sue canzoni?

“In questo album ho voluto evidenziare come il motore dell’amore, da Ozanam esperito principalmente attraverso il tenero rapporto familiare con la moglie e la figlioletta, abbia contribuito non poco a far germogliare il seme della Società di San Vincenzo. Egli infatti arriverà a dichiarare: Questa cara Società (di San Vincenzo De’ Paoli] è anche la mia famiglia. Ad essa io debbo, dopo Dio, la conservazione della fede… pertanto io l’amo e la prediligo con il più profondo sentimento del cuore. Sono stato molto felice di vederne il buon seme germogliare e prosperare”.

Però non si può non sottolineare che durante il festival della canzone italiana Achille Lauro ha provocato e tuttora continua a provocare con altra gestualità, facendo parlare di sè: in quale modo raccogliere queste provocazioni?

“Come ha in modo intelligente commentato una testata giornalistica, la vera provocazione risiede nel Vangelo. Nulla è così controcorrente e avversato rispetto alla mentalità del mondo. Penso che tali gesti rientrino in una volontà di far parlare di sé per costruire un personaggio provocatorio. Personalmente mi trovo sulla sponda opposta: invece che far parlare di me ritengo che l’artista debba sgonfiare il proprio ego a favore del messaggio di cui si fa portatore. Insomma… come scrive san Paolo: ‘non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me’ (Galati 2,20)”.

Come promuovere nei giovani la christian music?

“Avendo partecipato al Festival della Canzone Cristiana di Sanremo ho avuto modo di osservare quanto si stia espandendo il movimento di autori, musicisti, cantanti e produttori legati a questo settore. A mio parere la Christian Music ha un futuro, ed occasioni come questa non possono fare che bene anche per la diffusione ai giovani per la loro capacità mediatica di raggiungere molte persone e molti target”.

(Tratto da Aci Stampa)

A Sanremo il Cristian Music Festival

Ad eccezione di quello che è avvenuto nel 2021, quando a causa della pandemia è andata in scena a marzo, ormai da 13 anni il Festival di Sanremo si tiene a febbraio e sempre dal martedì al sabato; quest’anno fino al 5 febbraio, condotto da Amadeus con 25 cantanti in gara quest’anno: Ana Mena, Dargen D’Amico, Donatella Rettore con Ditonellapiaga, Elisa, Gianni Morandi, Highsnob e Hu, La rappresentante di lista, Le Vibrazioni, Massimo Ranieri, Noemi, Sangiovanni, Achille Lauro, Aka7even, Emma, Fabrizio Moro, Giovanni Truppi, Giusy Ferreri, Irama, Iva Zanicchi,  Mahmood e Blanco, Michele Bravi e Rkomi, ai quali si aggiungono i vincitori di Sanremo Giovani ovvero Yuman e Tananai.

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