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#Giffoni53: tutti i numeri di un’edizione senza precedenti
A fine luglio si è conclusa la 53^ edizione del ‘Giffoni Film Festival’: in 10 giorni di festival in totale sono state registrate 360.000 presenze fisiche; 6500 sono stati i giurati presenti provenienti dall’Italia e da oltre 35 Paesi stranieri. Fanno il paio con questi numeri quelli relativi alle sale cinematografiche che ospitano le giurie ed i film in concorso. Sono quattro le sale fisse per un totale di circa 1550 posti a cui si aggiungono due tensostrutture da 1600 posti per un totale di 3150 posti a sedere su doppi e tripli turni per consentire a tutti i Giffoner di assistere alle proiezioni in programma.
Circa 70.000 partecipanti hanno preso parte ai concerti di ‘Giffoni Music Concept’ che si sono svolti in Piazza Lumiere. Poi ci sono i numeri relativi all’ospitalità che restituiscono l’immagine di un territorio in fermento, un territorio che, grazie a Giffoni, produce ricchezza, mette in moto economia, determina condizioni per nuova occupazione.
Centinaia sono le abitazioni e le camere di bed & breakfast occupate nei giorni del Festival nell’area di Giffoni Valle Piana e dei Picentini, ma anche di Salerno, della Costa d’Amalfi e della Piana del Sele. A questi si aggiungono i numeri della ristorazione che sono davvero imponenti e che fanno riferimento alle attività aperte tutto l’anno ma anche a quelle temporanee, quelle, cioè, che aprono proprio in concomitanza con il festival.
A questi dati si aggiungono i numeri, relativi alla comunicazione: dal 5 al 31 luglio gli OTS ((Opportunity to see) sono stati 1.368.296.618. Si tratta della frequenza media e del numero di opportunità che un pubblico ha di vedere e capire un annuncio di qualsiasi genere e veicolato attraverso qualunque strumento relativo ad un evento. In questo caso #Giffoni53.
Per quanto riguarda il web, con particolare riferimento ai due portati www.giffonifilmfestival.it e giffoni.it gli utenti online hanno interagito 2.000.000 di volte, restando nelle pagine dei siti per una media di due minuti e 27 secondi. Dopo le home, le pagine più visitate e cliccate sono state quelle del programma. L’età media degli utenti è tra i 18 ed i 45 anni. Oltre all’Italia i Paesi che hanno interagito di più con Giffoni sono Brasile, Regno Unito, Stati Uniti d’America, Germania, Francia, Irlanda, Olanda, Canada, India, Australia, Svezia, Polonia e Russia.
Interessanti, sempre in riferimento al web, anche il picco di esposizione massima, che si è registrato tra il 28 ed il 29 luglio, ultime due giornate di festival, a conferma di un’attenzione crescente a mano a mano che si andava avanti con il programma, con una media pari al +25% rispetto ai giorni precedenti. In termini assoluti quest’anno i dati sono superiori al doppio di quelli raggiunti lo scorso anno, con un numero di visite che è più che raddoppiato rispetto a #Giffoni52.
Inoltre in 10 giorni sono stati pubblicati 451 articoli da parte dei principali quotidiani e dalle principali riviste. Nello stesso periodo di riferimento sono stati 3600 i lanci di agenzia nazionali e le news pubblicate dalle testate online. Significativa anche la copertura garantita dalla stampa internazionale. Oltre 300, invece, i servizi realizzati dalle principali emittenti televisive e dai principali network nazionali. Infine, cliccando Giffoni su Google si ottengono 1.300.000 risultati. Invece se si digita Giffoni Film Festival i risultati sono pari a 6.700.000 voci.
Infine per quanto riguarda i social oggi sono state registrate 13.598.370 ‘impression’ sui social di Giffoni: 9.018.567 da Facebook e 4.579.803 da Instagram. A questi si aggiungono i numeri relativi ai social di Claudio Gubitosi, fondatore di Giffoni, che hanno raggiunto 5.349.760 utenti, che ha commentato:
“Non sono solo freddi numeri, ma dati che restituiscono l’immagine di un’iniziativa che è nel cuore della gente, che le persone amano perché rappresenta un’iniezione di felicità, di condivisione. Sono numeri che vanno oltre i numeri stessi. Sono la narrazione stessa di una storia corale che appartiene all’Italia e al mondo. I bilanci sociali e umani sono altre storie raccontate da tutti quelli che hanno vissuto e partecipato. Storie incredibili, storie vere, segni indelebili soprattutto per quei ragazzi e per quelle ragazze meno fortunati, da chi aiuta questi giovani a ritornare ad appropriarsi della propria vita e della propria identità”.
Nel ringraziamento conclusivo il direttore generale, Jacopo Gubitosi, ha affermato che l’obiettivo è stato raggiunto: “Sono state 10 giornate fantastiche, quest’anno è stato incredibile: abbiamo lanciato tanti sassi in un lago e queste onde di propagazione continueremo a sentirli. Il nostro obiettivo è rimanere vicino alle nuove generazioni e ai nostri giurati. L’anno prossimo cercheremo di averne ancora di più. Questo programma è creato sulle loro impressioni. Musica, sport, arte, cultura: dinamismo è la parola che dedico a questa edizione che è vostra. Ringrazio le famiglie che hanno deciso di gestire il loro tempo qui. Siamo tantissimi a portare avanti questa macchina sempre più strutturata e organizzata. Se siamo arrivati a questo è grazie ai nostri giurati che raccontano il festival in maniera straordinaria”.
Ed ecco i premiati. Nella sezione ELEMENTS +6, il premio è stato assegnato al film A CAT’S LIFE (Vita da gatto, Francia), diretto da Guillaume Maidatchevsky e verrà distribuito in Italia da Plaion Pictures. È il viaggio di Clémence e del suo gattino, Rroû. Partiti da Parigi per trascorrere le vacanze estive nella campagna francese, i due amici immersi nella fauna selvatica, fanno amicizia con Câline, un gattino bianco che si aggira nei boschi.
Nella categoria ELEMENTS +10, il lungometraggio primo classificato è LIONESS (Olanda), regia di Raymond Grimbergen. La protagonista è la calciatrice Rosi, una ragazza di 14 anni con più talento calcistico che fiducia in se stessa. Quando Rosi viene a sapere che deve trasferirsi in Olanda, niente sarà più come prima. Nella nuova scuola Rosi fatica ad ambientarsi, ma grazie alla sua bravura con il pallone, viene accolta nella squadra di calcio. Tuttavia, i suoi successi suscitano l’invidia delle altre giocatrici e mettono a rischio l’amicizia nata da poco con Jitte.
I juror della sezione GENERATOR +13 hanno votato il film THE FANTASTIC THREE diretto dal regista francese Michaël Dichter. In un Francia periferica, e raccontata con occhi che hanno smesso di sognare, tre adolescenti inventivi e volitivi fanno i conti con la dura realtà. Si sentono isolati, abbandonati a loro stessi e, allo stesso tempo, hanno dalla loro parte l’energia della giovinezza e la forza della loro amicizia.
Nella categoria GENERATOR +16 i giurati hanno votato il lungometraggio NORMAL, diretto da Olivier Babinet (Francia/Belgio) che sarà distribuito in Italia da No.Mad Entertainment. La quattordicenne Lucie è un’adolescente che si prende cura del padre William, affetto da sclerosi multipla. Lucie fa del suo meglio a scuola mentre si destreggia tra un lavoro in una paninoteca e tutte le faccende domestiche. Con il padre elabora un piano complesso per far credere ai servizi sociali che vivono una vita perfettamente normale.
Il vincitore della sezione Generator +18 è film italiano IL PIÙ BEL SECOLO DELLA MIA VITA diretto da Alessandro Bardani, distribuito in Italia da Lucky Red. Una storia incentrata su una Legge italiana secondo la quale, il figlio non riconosciuto alla nascita, può conoscere l’identità dei genitori biologici, solo al compimento del centesimo anno di età. Giovanni, un giovane ragazzo adottato, grazie all’aiuto di Gustavo, unico centenario non riconosciuto, partiranno per un viaggio pieno di emozioni ed imprevisti, con l’intento di far cambiare questa norma obsoleta e disumana.
A vincere la categoria GEx Doc, dedicati ai documentari, è stato il film MIGHTY AFRIN: IN THE TIME OF FLOODS (Francia,Grecia) diretto dal regista Angelos Rallis. In un villaggio del Bangladesh vive un’orfana di 12 anni, che per volere della famiglia, dovrà sposarsi. Decisa a cambiare il suo futuro, il giorno dell’ennesima inondazione che coinvolge il suo villaggio, Afrin, decide di scappare per la città di Dhaka.
Il Gryphon Award come miglior cortometraggio, per la sezione Elements +3 è stato assegnato al corto argentino THE MERRY-GO-ROUND diretto da Augusto Schillaci. Un racconto commovente sugli amati giostrai argentini che hanno dedicato la loro vita a offrire divertimento e felicità ai bambini e ai loro quartieri. Una storia di perseveranza e comunità.
La sezione Elements+6 ha premiato il corto THE GHASTLY GHOUL diretto dai registi Kealan O’Rourke e Maurizio Parimbelli. La notte di Halloween, quando un piccolo mostro di Halloween Town rimane bloccato nel mondo umano per aver fatto troppo dolcetto o scherzetto, toccherà ad una bambina affrontare le sue paure e aiutare il mostriciattolo a tornare a casa.
I giurati degli Elements +10 hanno assegnato il premio al corto italiano LOOP per la regia di Luigi Russo.Ciro è il bullo della scuola ma nella sua vita accadrà un evento sconvolgente: si ritroverà a rivivere sempre lo stesso giorno come un girone infernale. Per uscirne sarà costretto a rivalutare le sue azioni che fanno soffrire gli altri, ma anche lui stesso.
Ed infine, nella sezione PARENTAL EXPERIENCE, ha trionfato il corto An Irish Goodbye diretto dai registi Tom Berkeley e Ross White. Ambientato in una fattoria nelle zone rurali dell’Irlanda del Nord, si tratta di una commedia nera che segue il ricongiungimento dei fratelli Turlough e Lorcan dopo la prematura morte della madre.
Per quanto riguarda l’assegnazione dei Premi Speciali, i giurati della sezione Elements+6 hanno assegnato il CLEAR CHANNEL SPECIAL AWARD, al film d’animazione TONY, SHELLY AND THE MAGIC LIGHT di Filip Pošivač (Repubblica Cecca, Slovacchia, Ungheria). Clear Channel ha scelto come premio una bicicletta, simbolo di uno stile di vita green, di condivisione, di vicinanza tra le persone, congiunzione tra valori antichi e moderni, esplicitati perfettamente nel manifesto di questa edizione dedicata agli “Indispensabili”. La motivazione del premio ‘Innovazione e Sostenibilità’ a FILIP POSIVAC, perché il regista di “TONY, SHELLY AND THE MAGIC LIGHT” ha raggiunto vette di tenerezza e di profondità molto rare e delle quali si sente sempre, ogni giorno, il bisogno. Ci siamo sentiti immersi nella storia, e vorremo restarlo per sempre. Congratulazioni a Filip!”.
Nella sezione Elements+6, il Premio CONAI SPECIAL AWARD SEZIONE è stato assegnato a ADVENTURES IN THE LAND OF ASHA diretto da SOPHIE FARKAS BOLLA (Canada). La motivazione: “Ha saputo raccontare, attraverso una storia di amicizia, i valori fondanti del rispetto della natura e della sua tutela, ricordandoci che la terra non appartiene ad un solo uomo, ma sono gli uomini che appartengono alla terra”.
Ed infine, sempre nella sezione ELEMENTS +6, il Premio BPER BANK SPECIAL AWARD è stato assegnato a COCO FARM di Sebastien Gagné (Canada): “perché in questo film sono presenti tutti gli ingredienti fondamentali per realizzare con successo un’idea imprenditoriale. La creatività, come quella di Max, può portare lontano se accompagnata dalla determinazione e dalla giusta valutazione delle risorse disponibili. Un film in cui si parla di spirito di iniziativa, di ostacoli da superare, di collaborazione e soprattutto di ottimismo che ci consente di trasformare i momenti critici in tensione creativa da cui tutto nasce”.
(Foto: Giffoni Film Festival)
Mattarella: don Milani un grande educatore
“Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri”: questa frase della ‘Lettera ai cappellani militari’ ha aperto la marcia per don Milani, nel giorno del suo centesimo compleanno, partita dalla piazzetta di Vicchio e sale fino a Barbiana, passando per il lago Viola.
Luigi Savaré e la passione per l’oratorio
Mi sono resa conto di conoscere poco la storia del fondatore dell’oratorio della mia parrocchia. Ho più informazioni riguardo la storia di altri preti, i quali hanno fatto molto per i giovani, ma poco su Don Luigi Savaré (15 agosto 1878 – 22 marzo 1949). Il Servo di Dio è stato considerato da subito Santo dai lodigiani i quali, dopo la sua morte, si sono prodigati per far conoscere la sua vita.
Save the Children monitora il lavoro minorile in Italia
“Il lavoro minorile è un fenomeno globale che non risparmia nemmeno l’Italia e che mette a repentaglio i diritti fondamentali di bambine, bambini e adolescenti. Oltre al rischio per la propria salute ed il proprio benessere psicofisico, i bambini e gli adolescenti che iniziano a lavorare prima dell’età legale consentita, senza alcuna tutela giuridica, rischiano di vedere compromesso, o addirittura interrotto, il loro percorso di apprendimento e di sviluppo, alimentando notevolmente il circolo vizioso di povertà ed esclusione, anche in età adulta”.
Card. Zuppi: educare alla pace è un investimento necessario
L’educazione alla pace è “l’investimento necessario per una pace preventiva, individuale e collettiva”: lo ha sottolineato alcuni giorni fa il presidente della Cei, card. Matteo Maria Zuppi, inaugurando con una lectio magistralis sul tema della pace l’anno accademico dell’Università ‘Roma Tre’, nel trentennale della sua fondazione; mentre nella prolusione il rettore, prof. Massimiliano Fiorucci, ha ricordato l’impegno formativo della scuola in una società frammentata:
Progetto del Cor al quartiere ‘Quadraro’ di Roma: ‘Il domani è già qui’
Grazie ad una speciale convenzione fra il Centro Oratori Romani e le A.C.L.I. aps torna la possibilità di svolgere il Servizio Civile Universale all’interno del progetto ‘Il domani è già qui’ presso una struttura nel quartiere Quadraro, zona est di Roma. Il progetto verrà realizzato a Columella City dove l’associazione, già da qualche anno, svolge con i suoi animatori attività di animazione e doposcuola per bambini e ragazzi in situazione di bisogno e fragilità.
Dall’Azione Cattolica Ragazzi un invito a compiere ‘passaggi’
Fine settimana dell’Immacolata di festa e di gioia al convegno nazionale degli educatori Acr ‘Passare per crescere’, con centinaia di educatori, perché ‘educare non è questione di tecnica, ma capacità di essere appassionati, disponibili ad offrire ciò che siamo; a partire dai nostri talenti, che diventano luminosi nella misura in cui li offriamo agli altri’, come ha detto il presidente nazionale di Azione Cattolica, Giuseppe Notarstefano, che ha aperto i lavori.
A Giffoni gli ‘invisibili’ hanno visibilità
“Mi fa piacere ricambiare il saluto che mi hanno rivolto i ragazzi partecipanti al Giffoni Film Festival, che quest’anno è dedicato agli ‘invisibili’, cioè alle persone che vengono messe da parte ed escluse dalla vita sociale. Grazie e auguri!”: con questo breve ricordo al termine della recita dell’Angelus di domenica scorsa papa Francesco ha ringraziato i 5000 giovani giurati che fino a fine luglio saranno impegnati nella 52^ edizione del Giffoni Film Festival, che ha per tema ‘Gli invisibili’.
L’amore di Cristo ci sollecita: la vita di Padre Olinto Marella diventa un film
“L’amore di Cristo ci sollecita, ci spinge, non ci lascia tranquilli, ci inquieta. L’amore vero sazia e, allo stesso tempo, è sempre in ricerca. Marella è stato capace di immaginare ieri quello che sarà domani e di crederlo possibile, anche quando non si vedeva ancora nulla. La carità per lui era il punto di arrivo di un pensiero profondo e lucido, era la scelta di una missione al fianco degli ultimi, era lo strumento di speranza per gli invisibili”: così nello scorso settembre l’arcivescovo di Bologna, card. Matteo Maria Zuppi, si è espresso nel giorno della memoria del beato Olinto Marella, definito la ‘coscienza di Bologna’.