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Terza Domenica di Quaresima: Glorificate Dio con la vostra vita

La Quaresima è il cammino spirituale verso la pasqua di risurrezione che segna la Nuova Alleanza tra Dio e il suo popolo. Un patto sancito dal sacrificio di Gesù sulla croce. In questo cammino è necessario rinnovarsi (convertirsi), ascoltare Cristo Gesù che con il suo messaggio ci propone un rinnovamento radicale bivalente: rivedere coraggiosamente la propria vita morale e ripensare la nostra vita liturgica. Da qui la necessità di porsi la domanda: come sono io davanti a Dio?, come rendo il culto a Dio: creatore e padre?

Gesù ci esorta a vivere la nostra vita non nella ricerca di vantaggi materiali ed interessi ma per la gloria di Dio che è ‘amore’; una nuova alleanza dove Dio si adora in spirito e verità. Da qui la purificazione del Tempio evidenziata nel brano del Vangelo dove Gesù con una cordicella butta fuori quanti lo profanavano e l’avevano trasformato in un luogo di mercato. Gesù quella mattina si reca al tempio e, fatta una cordicella, rovescia le bancarelle dicendo: ‘Non fate della casa del Padre mio un mercato’. Dio è padre e nella casa del padre ci si comporta da figli. Ai sacerdoti e ai capi che chiedono con che autorità fa questo, Gesù risponde: ‘Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere’.

Alla samaritana che lo aveva interrogato dicendo:  Voi Giudei pregate nel Tempio; noi Samaritani sulla montagna; dove è giusto pregare? Gesù aveva risposto: ‘Dio è spirito e verità e cerca solo tali adoratori’. Dio non è un despota o un giudice desideroso di colpire; Dio è Padre sempre pronto all’amore e al perdono. Il Padre celeste non cerca frequentatori del Tempio interessati ad accaparrarsi la benevolenza con doni e sacrifici; Dio non guarda le mani se sono cariche di doni e offerte, Dio è spirito e verità e guarda il cuore contrito ed umiliato.

Dio cerca ‘figli’ che lo onorano non con le labbra ma con il cuore. Allora glorificate Dio con la vostra vita e non con le vostre offerte tante volte colme di ipocrisia. Dove bisogna allora adorare Dio: a Gerusalemme o sulla montagna?  Dio, insegna Gesù, è nell’intimo del tuo cuore; ovunque puoi adorare il Signore Dio tuo; la prima chiesa è il tuo cuore, la tua anima. Nel cammino verso la Pasqua bisogna iniziare questo rinnovamento liturgico: Dio è Padre e bisogna recarsi da Lui da figli; Gesù dirà allora: chiedete ed otterrete, bussate e vi sarà aperto.

Dio è Padre di tutti, è amore; è necessario allora con il rinnovamenti liturgico anche il rinnovamento morale. Da qui la liturgia odierna offre nella prima lettura il brano riguardante la legge che Dio diede a Mosè sul monte Sinai: due tavole che parlano solo di amore; questo ha due dimensioni: una verticale (sono i primi tre comandamenti), Dio è uno solo, ci ha creato a sua immagine, lo adorerai con tutto il cuore.

La dimensione orizzontale: riguarda il prossimo che ti sta vicino: ricco o povero, piccolo o grande, ogni uomo è tuo fratello, è tua sorella; allora amerai il prossimo tuo come te stesso rispettando la sua anima, il suo corpo, le sue cose; è tuo fratello ed ha eguale dignità. Questo è il Nuovo Testamento, la Nuova Alleanza sancita con il sangue di Cristo Gesù.

Le celebrazione della messa è memoriale della passione, morte e risurrezione di Gesù e si conclude: ‘Ite, missa est’, cioè andate e glorificate Dio con la vostra vita. Saremo sacrificio gradito a Dio quando, celebrata la messa ed alimentati dall’Eucaristia, realizziamo rapporti di amore con Dio e con il prossimo. Amore è collaborazione, servizio, condivisione, rispetto e mai ipocrisia. Così ci si prepara alla Pasqua.

XXX Domenica Tempo Ordinario: amare Dio e i fratelli

Gesù nel Vangelo focalizza quale deve essere il nostro rapporto con Dio e i fratelli; l’episodio si inserisce nella risposta di Gesù ai farisei, che si erano radunati per mettere alla prova Gesù e coglierlo in fragranza. Chiesero: Maestro, qual è il grande comandamento della legge? 

Sandra Sabattini: ama te stesso ed il prossimo

Ho promesso questa notte di scrivere questo articolo. Vorrei parlarvi della beata Sandra Sabattini. Il suo messaggio è semplice ed immediato.  Ama Dio, ama te e il prossimo donandoti. Diceva che ‘la vita non è ricevere ma dare, dare, dare’.

Le donne di Santa Rita, Luciana Daqua, realizzare una famiglia aperta all’accoglienza

“Essere ‘in uscita’ significa per ciascuno di noi diventare, come Gesù una porta aperta”: le parole di papa Francesco in Ungheria avvalorano la scelta fatta quest’anno di assegnare il ‘Riconoscimento Internazionale Santa Rita’, in occasione della festa a lei dedicata, a donne che incarnino il valore del servizio al prossimo.

Festa di santa Rita da Cascia: essere ‘Chiesa in uscita’ al servizio del prossimo

“Essere ‘in uscita’ significa per ciascuno di noi diventare, come Gesù una porta aperta”: le parole di papa Francesco in Ungheria avvalorano la scelta fatta quest’anno di assegnare il Riconoscimento Internazionale Santa Rita, in occasione della Festa a lei dedicata, a donne che incarnino il valore del servizio al prossimo.

VII Domenica del Tempo Ordinario: ama il prossimo tuo come te stesso

‘Avete inteso che cosa fu detto?’: Gesù ancora una volta in mezzo a noi per insegnarci la sua legge, la legge nuova che completa la legge antica. Gesù non si presenta a noi come giurista che vuole ad ogni costo affermare il suo punto di vista, ma come il perfezionatore della legge:

Papa Francesco invita a chiedere la pace a Dio

Stamattina papa Francesco ha concelebrato al Bahrain National Stadium la messa con l’invito ad amare tutti per realizzare la pace, come afferma il profeta Isaia, in quanto il Figlio di Dio avrà un grande potere: “Sembra una contraddizione: nella scena di questo mondo, infatti, spesso vediamo che, più si ricerca il potere, più la pace è minacciata”.

Il ‘sogno’ di Giulia Zedda

Giulia Zedda, la bambina sarda morta a 10 anni per un tumore e nata in cielo, tra i puri, aveva un sogno da realizzare prima di lasciare questa terra: ‘Mamma, vorrei che prendessi tutti i miei giocattoli e li regalassi ai bambini bisognosi. Io voglio fare del bene al prossimo’. Giulia aveva due sogni: diventare veterinaria  e aiutare gli altri. Grazie alla mamma, che realizza il suo ultimo desiderio, quello più  importante si è  avverato.

Papa Francesco all’AVSI: gli ospedali aperti frutto della fantasia della carità

E’ una popolazione che vive sofferenze da 12 anni quella siriana, per il sanguinoso conflitto che ha provocato un ‘numero imprecisato di morti e feriti e distruzioni di interi quartieri e villaggi’ e infrastrutture, tra cui quelle ospedaliere, ha ricordato papa Francesco, incontrando i partecipanti all’iniziativa ‘Ospedali Aperti’ in Siria della Fondazione Avsi, insieme al nunzio apostolico, card. Mario Zenari:

XXI domenica del Tempo Ordinario: ‘Sforzatevi di entrare per la porta stretta!’

Dio vuole tutti salvi ma si salva solo chi vuole salvarsi; Dio infatti rispetta le scelte personali; ma la porta della salvezza è stretta ed è necessario attraversare proprio questa porta. A Gesù viene posta una domanda: ‘Signore, sono pochi quelli che si salvano? ‘, Gesù non  soddisfa la curiosità della gente circa il numero ma risponde ponendo l’attenzione  sul ‘come’ ci si salva.

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