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Il Papa in Ungheria: un ponte tra cristianesimo e immigrazione

Papa Francesco in Ungheria

Dal 28 al 30 aprile 2023, Papa Francesco intraprenderà il suo 34° viaggio apostolico a Budapest, in Ungheria. Questa visita sarà un evento significativo per il dialogo ecumenico e interreligioso e per affrontare le sfide che l’Europa sta vivendo in questi tempi di crisi e cambiamento.

Massimo Borghesi racconta il papa da Bergoglio a Francesco

Raccontare i dieci anni intensi, talvolta drammatici, del pontificato di papa Francesco a partire dalla sua esperienza a Buenos Aires fino ad immaginare il futuro della Chiesa, è quanto si propongono 14 specialisti e studiosi (don Ezio Bolis e don Angelo Maffeis, prof. Francesco Bonini, prof. Rocco Buttiglione, prof. Giorgio Chiosso, prof. Massimo Faggioli, prof. Rodrigo Guerra Lopez, prof. Matteo Negro, prof. Fabio Pierangeli, prof. Andrea Riccardi, Austen Ivereigh, Alver Metalli, Javier Restan, Andrea Tornielli) nei loro saggi raccolti nel volume ‘Da Bergoglio a Francesco. Un pontificato nella storia’, curato dal prof. Massimo Borghesi, ordinario di filosofia morale all’Università di Perugia, che ha specificato durante la presentazione del volume:

Il Mediterraneo è un cimitero. Il Papa invoca soluzioni concrete

Le immagini dei corpi senza vita dei migranti spiaggiati sulla costa di Cutro, in Calabria, hanno scosso l’opinione pubblica italiana e internazionale. 
Si tratta di una delle più gravi stragi di migranti nel Mediterraneo dal 2015, quando morirono oltre 800 persone nel naufragio di un barcone al largo della Libia.

Ha ragione Papa Francesco. Dentro la Chiesa, tra conservatori e progressisti rischiamo di perdere tutti.

Concilio Vaticano II

A sessant’anni dal Concilio Vaticano II cosa rimane di uno snodo spartiacque tra una Chiesa che guarda al passato per salvaguardare la propria identità e una che la estremizza al futuro, per renderla attuale con i tempi che mutano?

L’associazionismo per la pace in Ucraina

Dall’inizio del conflitto, secondo l’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, ci sarebbero già 50.000 profughi, anche se si ipotizza almeno 100.000 persone che avrebbero già trovato rifugio in Romania, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia, Lituania, e anche in Moldova, tutti Paesi che al momento hanno sposato la politica delle porte aperte, profilandosi una crisi umanitaria.

La Cei inizia il cammino sinodale

Il cammino sinodale della Chiesa in Italia ha tre punti fondanti: ascolto, ricerca, proposta, come hanno ribadito i vescovi durante i lavori del Consiglio episcopale permanente ‘straordinario’, svoltosi venerdì scorso in video conferenza, decidendo anche la prossima Assemblea generale, che si  terrà a Roma dal 22 al 25 novembre.

Le associazioni contro le armi nucleari

Durante la 74^ Assemblea generale della Cei i vescovi hanno ribadito l’importanza che l’Italia ratifichi il Trattato Onu di Proibizione delle Armi Nucleari, dopoché molte associazioni italiane avevano scritto un appello al governo ed ai parlamentari per sollecitare la ratifica.

Prof. Massimo Borghesi: la Chiesa di papa Francesco tra ospedale ed ideologia teocon

Quando Jorge Mario Bergoglio diviene papa Francesco, il 13 marzo 2013, l’eredità ecclesiale che si trova di fronte non è solo quella degli scandali del clero e della corruzione dei costumi. E anche una eredità ideologica consolidatasi nel mondo cattolico dopo la caduta del comunismo. Intellettuali come Michael Novak, George Weigel, Richard John Neuhaus, Robert Sirico elaborano, a partire dagli anni ‘80 questa sintesi attraverso una rilettura, fortemente deformata, dell’enciclica ‘Centesimus annus’ di san Giovanni Paolo II.

Il prof. Mocciaro presenta san Francesco riformatore

“Nell’anno 1768, dai torchi della stamperia Van der Plassche di Anversa, vedeva la luce il quarantanovesimo volume degli Acta Sanctorum – la nota collezione di fonti agiografiche inaugurata nel 1643 dal gesuita Jean Bolland e impostata sulla base del calendario liturgico  – all’interno del quale veniva pubblicato il dossier agiografico di Francesco d’Assisi, opera del bollandista Constatine Suyskens. Con ben 459 pagine in folio il lavoro di Suyskens occupa da solo quasi la metà dell’intero tomo, il secondo relativo al mese di ottobre, e costituisce una delle trattazioni più lunghe dell’intera collezione”.

Le dimissioni del Papa? Una bufala di capodanno. Piuttosto ci sarà un rilancio del pontificato

Una bufala, nient’altro che una bufala di fine anno. Così sono da bollare le “insistenti voci” circa le dimissioni a tempo di Papa Francesco. A detta delle stesse – che conoscerebbero il giorno, l’ora, minuti e secondi della plateale rinuncia – il Pontefice seguirà le orme del suo predecessore, Benedetto XVI, gettando la spugna per l’impossibilità di riformare la Chiesa.

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