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1° gennaio: la Chiesa celebra la solennità di Maria Santissima Madre di Dio

Nel primo giorno del nuovo anno la Liturgia ci invita con gioia a celebrare la solennità di Maria Santissima Madre di Gesù e Madre nostra, mentre si dà il via alla celebrazione della 57^ giornata mondiale della pace. Oggi è la festa di Cristo Gesù nostra pace, nato da donna, nato sotto la legge. A Betlemme il volto di Dio ha preso volto umano lasciandosi adorare  come figlio di Maria mentre gli Angeli cantano: ‘Gloria a Dio nell’alto dei cieli, pace agli uomini amati dal Signore’. 

Papa Francesco: per la Madre di Dio non esiste ‘scarto’

Oggi papa Francesco ha ricevuto la Confraternita di Nostra Signora di Montserrat, in occasione degli 800 anni dalla fondazione, che è stata fondate per mantenere viva la devozione alla Madonna, sottolineando che tale devozione dimostra la tenerezza di Dio:

Papa Francesco affida Benedetto XVI alla Madre di Dio

“L’inizio di un nuovo anno è affidato a Maria Santissima, che oggi celebriamo come Madre di Dio. In queste ore invochiamo la sua intercessione in particolare per il Papa emerito Benedetto XVI, che ieri mattina ha lasciato questo mondo. Ci uniamo tutti insieme, con un cuore solo e un’anima sola, nel rendere grazie a Dio per il dono di questo fedele servitore del Vangelo e della Chiesa”.

Festività di Maria, madre di Dio e della Chiesa

Inizia un anno nuovo e la Chiesa ci invita a guardare nel Presepe questa giovanissima donna, la vergine Maria: è la Madre di Gesù, vero uomo e vero Dio: la santa Madre di Dio, come noi la invochiamo. Nella giornata di oggi, 1° gennaio, confluiscono tre ricorrenze: civilmente è il primo giorno dell’anno; liturgicamente è la festività di Maria, madre di Dio; socialmente è la giornata mondiale della pace.

Da Matera il pane dell’Eucarestia

Fino al 25 settembre Matera ospita il XXVII Congresso eucaristico nazionale sul tema del pane, appuntamento molto importante per la Chiesa italiana, in cui è sottolineata la centralità dell’Eucaristia nella vita di fede personale e comunitaria.

A Loreto la festa della Natività di Maria

La festa della Natività di Maria si celebra oggi sia in Oriente che in  Occidente grazie ad una tradizione legata ai Vangeli apocrifi. Nel  Protovangelo di Giacomo si legge che Maria sarebbe nata a Gerusalemme nella casa di Gioacchino ed Anna. I fedeli nel IV costruirono nel luogo una chiesa dedicata a sant’Anna e nel giorno della sua dedicazione veniva celebrata la natività della Madre di Dio. La festa si estese poi a Costantinopoli e fu introdotta in occidente da Sergio I, un papa di origine siriana.

La Santissima Vergine è assunta in cielo

Maria assunta in cielo!: ecco il grande mistero che si celebra oggi. Un mistero che ci porta a soffermarci sulla realtà della Chiesa trionfante, l’evento che ci permette di guardare il cielo come nostra patria dove la Santissima Vergine, madre di Gesù e nostra, ci ha preceduto. Da qui la nostra invocazione: ‘Vieni, Signore Gesù’. La sua venuta segna il trionfo su tutti i nemici e sulla stessa morte perché segna l’inizio della vita eterna.

Gli ortodossi celebrano la dormizione della Madre di Dio

La Madonna è chiamata con il termine di ‘Theotokos’, cioè Colei che genera Dio, appellativo che le venne conferito il 22 giugno 431 durante il concilio di Efeso, riunito per discutere la teoria del patriarca di Costantinopoli Nestorio. Questi affermava che non si poteva chiamare Maria con il titolo di Madre di Dio ma solo con quello di Madre di Cristo (Christotokos).

Venezia fa atto di affidamento alla Madonna della Salute

Sabato 21 maggio il Patriarcato di Venezia ha vissuto la festa alla Basilica della Madonna della Salute con l’atto di consacrazione alla Vergine Maria nel centenario dell’incoronazione dell’icona della ‘Mesopanditissa’, che per i veneziani è la ‘Madonna della Salute’.

Mons. Bello è venerabile

La diocesi di Molfetta Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi ha festeggiato, sabato scorso, la venerabilità di mons. Tonino Bello venerabile con la celebrazione eucaristica presieduta dal card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e per 35 anni e vice rettore del seminario regionale, durante la quale è stata data lettura del decreto di venerabilità.

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