Tag Archives: Infanzia

Tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

“Il 20 novembre di 35 anni fa, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvava la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, trattato internazionale di importanza storica che ha riconosciuto in capo ai bambini la titolarità di diritti specifici, concepiti sui loro bisogni di crescita, protezione e sviluppo”: così è iniziata la dichiarazione del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella in occasione della ratifica della Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, istituita nel 1989 per commemorare la Dichiarazione dei diritti del fanciullo approvata nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1959.

Nel messaggio il presidente della Repubblica italiana ha ricordato la necessità di eliminare le discriminazioni nei confronti dell’infanzia: “La ratifica della Convenzione da parte di un numero considerevole di Paesi non ha risolto tuttavia le criticità esistenti. Milioni di bambini e adolescenti nel mondo affrontano ancora povertà, esclusione sociale, disuguaglianza e negazione di diritti fondamentali.

Proteggere i bambini da guerre, violenza, sfruttamento e ogni forma di abuso non è solo un obbligo giuridico: è un dovere morale che chiama tutti a fare della tutela dei giovani una priorità collettiva. Difendere i diritti dei bambini significa fornire loro riferimenti positivi che possano orientarne lo sviluppo; vuol dire trasmettere loro il valore dell’empatia e della solidarietà e l’importanza della responsabilità delle proprie azioni”.

E’ stato un invito ad ascoltare la gioventù: “L’incremento di episodi di violenza tra i giovanissimi impone di mantenere alta l’attenzione sia nell’attività di ascolto sia nella vigilanza, per poter intercettare anche il più piccolo segnale di disagio o sofferenza.

La mancanza di un sostegno adeguato può rendere i bambini e i ragazzi più vulnerabili e inclini a comportamenti violenti, con il rischio di spingerli anche ad avvicinarsi a contesti criminali che offrono una falsa percezione di potere e appartenenza”.

Infine occorre che le Istituzioni facciano ‘rete’: “Per prevenire questi rischi è cruciale che le famiglie, le scuole, le comunità e le istituzioni lavorino insieme al fine di creare contesti in cui i giovani possano sentirsi valorizzati, ascoltati e guidati e in cui possano avere il diritto di sognare, liberi di immaginare un futuro in cui esprimere appieno il proprio potenziale. Tutelare i diritti dei bambini vuol dire dare un futuro alla società, vuol dire rendere i giovani protagonisti delle loro vite”.

In questa giornata ‘Save the Children’ ha sottolineato che molti bambini vivono in zone di guerra:“Conflitti, povertà, fame e crisi climatica stanno spingendo milioni di bambine e bambini sull’orlo del baratro. Nel 2023, circa 473.000.000 bambini, cioè più di 1 su 5, vivevano in una zona di guerra, con una media di 31 bambini mutilati o uccisi ogni giorno  e uno su 50 è costretto a fuggire, il doppio rispetto a dieci anni fa.  Sempre nel 2023,sono nati più di 17.600.000 bambini destinati a soffrire la fame, un quinto in più rispetto al 2013, mentre si stima che oltre 12.000.000  ragazze si sposino prima dei 18 anni ogni anno”.

Inoltre la fanciullezza è messa in pericolo dalla crisi climatica: “La crisi climatica è una crisi dei diritti dell’infanzia che grava sulle generazioni di oggi e su quelle future. Quest’anno 300.000.000 bambini ed adolescenti (1 su 8 a livello globale) hanno subito i 10 maggiori eventi meteorologici estremi, che ogni anno interrompono l’apprendimento di circa 40.000.000 minori.

Ancora una volta, i dati sottolineano l’importanza di perseguire gli impegni presi e aumentare gli sforzi fatti finora per assicurare la protezione e il rispetto dei diritti dei bambini nel mondo, in un momento in cui questi sono messi particolarmente a rischio”.

‘Save the Children’ ha inoltre sottolineato la diseguaglianza che colpisce l’infanzia in Italia: “Non è un ‘paese per bambini’: da anni si dice che l’Italia non sia un Paese per i più piccoli e, dopo qualche decennio di lento declino, sembra quasi diventato un luogo in cui l’infanzia è ‘a rischio estinzione’.

In Italia la povertà continua a colpire i minori, i più piccoli in particolare: sono 1.295.000 i minori in povertà assoluta, con un’incidenza pari al 13,8% del totale, circa 200.000 di età compresa tra 0 e 5 anni (8,5% del totale) vivono in povertà alimentare, ovvero in famiglie che non riescono a garantire almeno un pasto proteico ogni due giorni”.

Inoltre, secondo Cesvi, a livello mondiale 148.000.000 bambini soffrono di arresto della crescita, 45.000.000 sono deperiti e quasi 5.000.000 muoiono prima di aver compiuto 5 anni, ovvero l’equivalente dell’intera popolazione italiana di età compresa tra 0 e 10 anni. La situazione peggiora ulteriormente con la crescita: oltre 36.000.000 bambini sotto i 5 anni sono malnutriti e tra questi oltre 9 milioni soffrono di malnutrizione grave. Dall’Indice Globale della Fame di CESVI emerge, inoltre, che in 27 Paesi i livelli di arresto della crescita sono così alti da avere una rilevanza molto preoccupante per la salute pubblica: la situazione più grave si registra in Burundi, Yemen e Niger, dove circa la metà dei bambini subisce un ritardo nel normale sviluppo a causa della malnutrizione. Negli ultimi anni la prevalenza dell’arresto della crescita è aumentata di almeno 4 punti percentuali anche in Afghanistan, Argentina, Mongolia, Niger e Yemen. Il deperimento infantile è particolarmente elevato in India, ed è alto e in aumento in Sudan e Yemen.

La situazione è aggravata da guerre e conflitti armati: quasi 2.000.000.000 bambini vivono in un Paese in guerra e circa 473.000.000 (più di un bambino su sei) vivono entro 50 km da scontri armati. La situazione più grave si registra nel continente africano, dove 181.000.000 bambini vivono in Paesi coinvolti in crisi armate.

In cinque Stati dell’Africa Subsahariana, oltre 1 bambino su 10 muore prima dei cinque anni, ed è l’area che detiene il più alto tasso di mortalità neonatale globale (40%). La situazione è particolarmente critica in Sudan, paese che sta affrontando una tragica emergenza fame e dove CESVI sta intervenendo: qui quasi 9.000.000 bambini vivono in condizioni di grave insicurezza alimentare e oltre 700.000 bambini al di sotto dei 5 anni sono a rischio di morte.

Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: non restiamo indifferenti

In questa giornata mondiale dedicata ai diritti dei bambini, il mio pensiero va a tutte quelle situazioni che incontro e che troppo spesso sfuggono agli sguardi distratti e indifferenti. È doloroso vedere come, in una società che dovrebbe essere basata sull’uguaglianza e sull’amore per i più piccoli, ci siano così tante storie che passano inosservate, dimenticate. Mi preoccupa questa indifferenza, questa incapacità di fermarsi e vedere davvero la sofferenza degli altri, specialmente quella dei bambini, i più vulnerabili tra noi.

Penso ad Adriano, un ragazzo di 27 anni che ho incontrato una sera mentre stavo distribuendo indumenti e viveri in quel “non posto” al bosco di Rogoredo. Non apparteneva a quel mondo di persone perse e dimenticate, invisibili che vivono tra quegli alberi, eppure era lì, in cerca di aiuto. Mi ha avvicinato con estrema dignità, senza chiedere nulla per sé. Mi ha detto che aveva bisogno di vestiti e alimenti per i suoi figli, per la sua famiglia. Mi ha spezzato il cuore!

Quando gli ho chiesto dove abitasse, mi ha confidato che vive in un luogo di Milano, in una baracca con sua moglie e i loro due bambini piccoli, uno di appena sette mesi e l’altro di due anni e mezzo. All’inizio non riuscivo a crederci. Come è possibile che in mezzo a noi, in una città come questa, una famiglia viva in quelle condizioni? Eppure era così.

Sabato scorso sono andato a trovarli. Non potevo ignorare quella richiesta, non potevo voltarmi dall’altra parte. Ho portato tutto quello che potevo: abiti caldi, cibo, e soprattutto ciò che un bambino e una bambina hanno diritto di avere solo perché sono nati. Giocattoli, pannolini, qualche piccola attenzione che li facesse sentire speciali, amati. La loro ‘casa’ è una baracca: niente elettricità, niente acqua corrente, solo quattro pareti di fortuna per cercare di proteggersi dal freddo e dalla pioggia. È difficile immaginare come si possa vivere così, eppure, nonostante tutto, in quella famiglia ho trovato qualcosa che mi ha commosso profondamente.

Ho visto due bambini felici, stretti tra le braccia della loro mamma e del loro papà. Ho visto l’amore più puro e disarmante, quello di genitori che, pur non avendo nulla, riescono a dare ai propri figli tutto il calore e la protezione che possono. Ho visto sorrisi, e in quegli sguardi ho ritrovato la forza di chi non si arrende, di chi, nonostante la povertà e la fatica, cerca ogni giorno di dare un futuro migliore ai propri figli, nonostante le poche opportunità.

Oggi, in questa giornata speciale, voglio ricordare Adriano, sua moglie, i suoi due bambini e tutte le famiglie come la loro. Voglio ricordare che i diritti dei bambini non sono solo parole su un foglio, ma impegni concreti che ci riguardano tutti. Ogni bambino ha diritto a una casa sicura, a cibo, a cure, a una vita degna. Ma soprattutto, ha diritto a non essere dimenticato.

La cosa che più mi rattrista è pensare che troppo spesso non vediamo queste persone come parte di noi. Ci illudiamo che siano ‘altro’, che le loro vite siano distanti dalle nostre. Ma non è così. Sono come noi. Sono noi. E se possiamo permettere che un bambino cresca senza ciò che gli spetta, che diritto abbiamo di parlare di umanità?

Oggi, più che mai, voglio ringraziare chi non si arrende, chi con un piccolo gesto continua a ricordare che nessuno dovrebbe essere lasciato indietro. Voglio ringraziare tutti quelli che si fermano, che ascoltano, che scelgono di vedere. Perché solo vedendo, solo riconoscendo nell’altro un fratello, una sorella, possiamo costruire una società dove i diritti non siano solo un ricordo da celebrare un giorno all’anno, ma una realtà che appartiene a tutti, soprattutto ai bambini.

Terre des Hommes in difesa di bambine e bambini

In occasione della Giornata Mondiale delle Bambine proclamata dall’ONU nel giorno 11 ottobre 2012, ‘Terre des Hommes’ ha lanciato la Campagna ‘indifesa’ per garantire alle bambine di tutto il mondo istruzione, salute, protezione da violenza, discriminazioni e abusi: con questa grande campagna di sensibilizzazione in questi 11 anni Terre des Hommes ha messo al centro del proprio intervento la promozione dei diritti delle bambine nel mondo, impegnandosi a difendere il loro diritto alla vita, alla libertà, all’istruzione, all’uguaglianza e alla protezione.

Nell’introduzione al dossier dell’ong è possibile leggere le motivazioni della ricerca: “Oltre 3.100.000.000 di bambine, ragazze e donne vivono in Paesi dove i loro diritti non sono garantiti. L’esempio più drammatico è l’Afghanistan dove oggi alle donne è vietato persino parlare in pubblico, ma non è un caso isolato. Questo 13^ dossier ‘Indifesa’  vuole documentare le sofferenze di tutte le bambine e ragazze nel mondo. Ogni pagina del report è un richiamo all’attenzione globale, affinchè non si distolga mai lo sguardo da chi è più vulnerabile.

In un anno segnato dal moltiplicarsi dei conflitti, non possiamo ignorare come la violenza sessuale ai danni di bambine, ragazze e donne diventi troppo spesso una vera e propria arma di guerra, con conseguenze devastanti non solo per la vittima, ma anche per la sua comunità. E questo è tanto più drammatico se si pensa che tra il 2017 e il 2022 è aumentato del 50% il numero di ragazze e donne che vivono in Paesi afflitti da guerre, raggiungendo la cifra record di 614.000.000.

Le guerre, o anche altri scenari di crisi (pensiamo alle regioni più colpite dalla crisi climatica) sono per le bambine e le ragazze fattori che aumentano il rischio di mutilazioni genitali e di abbandono scolastico, per il quale la probabilità è 2,5 volte maggiore rispetto alle loro coetanee che non si trovano in questi contesti. Ma cresce anche il rischio di matrimoni forzati e la salute riproduttiva è messa gravemente in pericolo”.

Ma anche i dati riguardanti l’Italia sono abbastanza preoccupanti: “I dati relativi al nostro Paese, benché il contesto sia completamente diverso, restano comunque preoccupanti. Bambine e ragazze sono ancora la maggioranza tra le vittime di reati a danno di minori. Gli indicatori relativi al lavoro, alla presenza di NEET, allo studio delle discipline STEM e alla partecipazione pubblica delle donne non migliorano. Il nostro Paese è sceso dal 79^ all’87^ posto nel 2024 per quanto riguarda l’uguaglianza di genere.

Questi dati, insieme ai molti altri presenti nel report, sono per noi ogni anno un nuovo punto di partenza per la campagna indifesa, che da oltre 13 anni dà voce alle bambine e alle ragazze che, con ogni mezzo, vogliono essere protagoniste del cambiamento. Nel dossier abbiamo raccontato le storie di sportive, attiviste, studiose e artiste, tutte impegnate a conquistare il proprio spazio. Loro rappresentano il futuro e, ne siamo certi, sono pronte a guidare una trasformazione che non può più essere rimandata”.

Nello scorso anno i reati contro i minori compiuti in Italia sono stati 6.952, una media di 19 ogni giorno, 95 in più rispetto al 2022, con una crescita del 34% in 10 anni, addirittura dell’89% dal 2006. I più diffusi sono i maltrattamenti in famiglia: 2.843 casi, più 6% dal 2022, raddoppiati dal 2013. Dal dossier emerge che sono bambine e ragazze le più colpite, vittime nel 61% dei casi. A far crescere la percentuale soprattutto i crimini di violenza sessuale e violenza sessuale aggravata, per l’89% e l’85% di vittime femminili. Poi gli atti sessuali con minorenni (il 79% su femmine), la detenzione di materiale pornografico e corruzione di minorenne (78% di vittime femmine), la prostituzione e pornografia minorile (64% su bambine o ragazze).

Più vittime maschili per l’omicidio volontario (67%), l’abbandono di minori o incapaci (61%), l’abuso dei mezzi di disciplina (59%) e la sottrazione di persone incapaci (55%). Parità nei reati di violazione degli obblighi di assistenza familiare (entrambi i generi al 50%) e di maltrattamenti in famiglia, l’aumento più significativo rispetto al 2022. In crescita anche le violenze sessuali, 912 casi (+1% dal 2022 ma +51% dal 2013), il secondo reato più diffuso; la sottrazione di persone incapaci (302 casi, +4% dal 2022 e +39% dal 2013); l’abbandono di persone minori o incapaci (568 casi, +3% dal 2022 e +25% in 10 anni); gli atti sessuali con minorenni (+3% dal 2022 e +5% dal 2013, con un totale di 444 casi); l’abuso dei mezzi di correzione o di disciplina (+1% con 349 casi; +47% dal 2013); la pornografia minorile (171 casi, aumentati dell’1% dal 2022 ma calati del 7% dal 2013).

Calano, invece la prostituzione minorile (28 casi), (-24% dal 2022 e -65% in 10 anni); la detenzione di materiale pedopornografico (59 casi, – 18% sul 2022 ma in aumento, sempre del 18%, rispetto al 2013); la corruzione di minorenne (94 casi, -12% in un anno e -24% dal 2013). Diminuiscono rispetto al 2022 le violenze sessuali aggravate (645 casi, -7%), ma in grave aumento (+73%) dal 2013. Invariati da 10 anni gli omicidi volontari con 12 casi.

In Europa, secondo le stime dell’End Fgm European Network 5, più di 600.000 donne convivono con le conseguenze delle mutilazioni genitali femminili: si tratta, in parte, di immigrate di prima generazione talvolta giunte in Europa molto tempo fa che hanno subito il ‘taglio’ nei Paesi d’origine e che non cercano aiuto (o se lo cercano non lo trovano) per affrontare i problemi di salute legati alle conseguenze delle mutilazioni. Inoltre, ogni anno almeno 20.000 potenziali vittime chiedono asilo nell’Unione Europea dopo essere fuggite da un Paese a rischio.

L’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (Eige) monitora questo fenomeno dal 2012 ed ha

elaborato una stima delle possibili vittime tra le bambine e le ragazze con meno di 18 anni, il cui numero oscilla tra le 53.000 e le 93.000. Nello scenario ‘Ad alto rischio’, si ipotizza che la migrazione non abbia alcun impatto e che le ragazze provenienti da un Paese in cui si praticano le mutilazioni genitali femminili corrano gli stessi rischi di quelle che sono rimaste nella nazione d’origine.

Nel secondo scenario (‘A basso rischio’) invece si ipotizza che il progetto migratorio e l’integrazione abbiano un impatto, cambiando l’atteggiamento dei familiari nei confronti di questa pratica: ciò si traduce in un’incidenza del fenomeno che può variare dal 9% (scenario a basso rischio) al 15% (alto rischio) in Spagna; dal 16% al 27% in Belgio; dal 12% al 21% in Francia; dall’11% al 19% in Svezia e dal 25% al 42% in Grecia.

Galà di beneficienza ‘insieme con il cuore’ per il reparto di neuropsichiatria infantile dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù

Avrà luogo sabato 1 Giugno dalle ore 19.30, presso l’Istituto Scolastico Cristo Re, il Gala di beneficenza delle famiglie, i ragazzi e gli amici del Cristo Re, per raccogliere fondi in favore del reparto di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Ad occuparsi dell’organizzazione dell’iniziativa, il Comitato ‘Insieme con il Cuore’, nato lo scorso marzo per volontà di alcune famiglie della scuola Cristo Re, con la consapevolezza che se si sta “insieme con il cuore”, si sta meglio.

A Presiedere il Comitato, l’imprenditrice immobiliare del Gruppo Volpes Case, Avv. Tiziana Volpes, già Vice Presidente di Terziario Donna Confcommercio Roma, costituito con l’attrice cinematografica Mavina Graziani Vicepresidente e gli altri membri fondatori, l’artista e filantropa Valeria Altobelli, la stilista Patrizia De Nicola, l’imprenditrice Simona Rosa del Gruppo Raco Clima, la commercialista dott.ssa Costanza Panvini. Il Comitato sta ottenendo riscontro con ulteriori adesioni, tra cui l’avv. Maria Paola Cimino e l’avv. Emanuela Pisante.

Obiettivo del Gala di beneficenza, che ha ottenuto il Patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, è di raccogliere fondi che saranno devoluti alla Fondazione Bambino Gesù ETS per l’allestimento della sala d’attesa degli ambulatori di Viale Baldelli, destinati al Day Hospital dei ragazzi con il disturbo dello spettro autistico o con i disturbi dell’alimentazione, problema purtroppo in forte crescita. 

A presentare i dettagli del Progetto interverranno il Prof. Stefano Vicari, direttore del dipartimento di neuropsichiatria infantile dell’OP Bambino Gesù e il Dott. Niccolò Contucci, Segretario Generale della omonima Fondazione.

Saranno presenti alla Serata anche la Dott.ssa Antonella Cinque Presidente della Fondazione Cristo Re, il Senatore Giulio Terzi di Sant’Agata Presidente della IV Commissione (Politiche dell’Unione Europea) del Senato della Repubblica, Antonello Aurigemma Presidente del Consiglio Regionale del Lazio e coordinatore delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome, l’imprenditrice Simona Petrozzi, Presidente di Confcommercio Terziario Donna Roma e Vice Presidente nazionale, l’attore  cinematografico Alessandro Tersigni, l’attore cinematografico e teatrale Dino Abbrescia, l’attrice Susy Laude, l’attore e regista Massimo Ghini, l’atleta e campione olimpico di canottaggio Simone Venier e la cantautrice, attrice, atleta paralimpica nel triathlon, che parteciperà a Parigi 2024 Annalisa Minetti.

Durante il Gala, presentato dall’attrice e presentatrice, Mavina Graziani, si esibirà l’artista cinematografica, filantropa conduttrice, musicista, cantante, Valeria Altobelli LIVE BAND” e a seguire si svolgerà una sottoscrizione a premi, che consentirà di contribuire ulteriormente al progetto e vedrà coinvolti alcuni degli artisti presenti.

A completare la serata l’intrattenimento musicale del noto musicista e cantante romano Alessandro Abete con il suo DJ Set.  Il Gala di beneficenza è sostenuto da tante realtà commerciali e sociali a cui vanno i ringraziamenti del Comitato, tra queste:   Fondazione Cristo Re ETS, Centro Sportivo Cristo Re,  BCC dei Castelli Romani e del Tuscolo,  Volpes Case, De Nicola Fashion Boutique, Yellowsquare Italia spa,  CS Panvini, Raco Clima, Fondazione Nazionale delle Comunicazioni, Ladies And Gentleman Band,  Ass. A.R.T.E.,  Ass. Mission Onlus, Azienda Agricola I Cavallini, Gioielleria Romagnoli, British School Group, Foto Giove, Doreca,Maison Ciuti & Ciuti,  Dari Automazioni, Klik elettroservice, Costantino Iorio Beauty Factory Spa Concept, Bongarzone Beauty Store, Studio Vanni,Bartocci Sport, Balan e Manzo Team.

Festa di santa Rita da Cascia: spiritualità e solidarietà insieme per costruire la speranza a Cuzco

Coniugare spiritualità e solidarietà, per costruire oggi un domani di speranza, partendo dall’ascolto dei bisogni dei più fragili. E’ questo l’obiettivo con cui, a un mese dalla Festa della Santa degli Impossibili del 22 maggio, la Fondazione Santa Rita da Cascia ets, che ancora una volta si fa portavoce del suo messaggio, secondo il volere delle monache agostiniane, ha avviato una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi, quest’anno in particolare con destinazione Perù.

Si vuole sostenere il completamento dei lavori dell’Auditorium ‘Beata Maria Teresa Fasce’ dell’Istituto educativo ‘San Agustin de Hipona’, fondato dai missionari agostiniani nel 2012 nel distretto di San Jeronimo, a Cuzco, come ha dichiarato ha dichiarato Suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero e Presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia:

“Siamo nel pieno dei preparativi della festa e, come Santa Rita ci ha insegnato, mentre viviamo uno stato di caos mondiale preoccupante, noi continuiamo a fare la nostra parte, aiutando chi ha bisogno, ets. Per noi monache spiritualità e solidarietà sono intrecciate e si sostengono a vicenda, per cui ogni anno, con la nostra Fondazione sosteniamo in particolare un progetto di solidarietà. La richiesta di aiuto, questa volta, ci è arrivata dai confratelli agostiniani di Cuzco. Vorremmo portare a termine i lavori del loro Auditorium, uno spazio in cui gli studenti, le loro famiglie e tutta la comunità locale possa ritrovarsi, superando traumi e difficoltà, per costruire un futuro più dignitoso per tutti loro”. 

L’Auditorium, incompiuto a causa delle difficoltà post-pandemiche, sarà uno spazio polifunzionale dove organizzare seminari, laboratori, incontri di formazione e gruppi di mutuo aiuto, per supportare il diritto all’educazione e all’integrazione sociale degli oltre 300 alunni, delle loro famiglie e dei 32.000 rappresentanti della comunità locale, che vivono in un contesto caratterizzato da difficili condizioni: povertà, abuso di alcol e droga, violenza sulle donne, favoreggiamento della prostituzione, tratta dei minori, disabilità, elaborazione di gravi lutti familiari.

Chiunque vorrà sostenere la raccolta fondi, riceverà l’Ovunque di Santa Rita: il ciondolo a forma di cuore, su cui è incisa una rosa, e che conserva al suo interno l’immagine dell’amata Santa e la preghiera ‘Ovunque proteggimi’. Per maggiori informazioni www.festadisantarita.org.   

Inoltre dopo tanta attesa da parte dei devoti di tutta Italia, sabato 18 e domenica 19 maggio, nel weekend precedente la Festa, tornano finalmente nelle piazze di tutte le regioni d’Italia le Rose di Santa Rita, altro evento di sensibilizzazione e raccolta fondi promosso dalla Fondazione per sostenere l’infanzia, con una donazione minima di € 15. Saranno 300 i punti di distribuzione, dove saranno attivi i tantissimi volontari, cuore dell’organizzazione ritiana. I progetti sostenuti vanno dall’Alveare, che a Cascia accoglie minori con situazioni familiari di disagio, fino agli stessi studenti di Cuzco.

Le rose sono il simbolo per eccellenza della santa più venerata in tutto il mondo. Questo fiore rappresenta l’amore di Santa Rita, che diffonde il suo profumo ovunque e in ogni tempo: come la rosa, la taumaturga umbra ha saputo fiorire nonostante le spine della vita, donando il buon profumo di Cristo e sciogliendo il gelido inverno di tanti cuori.

Per avere maggiori informazioni sui punti di distribuzione e cercare il volontario più vicino, si può consultare la mappa al link rosedisantarita.org Allo stesso link, per chi non potrà andare in piazza, fin d’ora e anche dopo l’evento, è già disponibile la piantina, con una donazione minima di € 25.

Parlando degli eventi della Festa, dal 12 al 20 maggio alle ore 11.50, per il secondo anno, si potrà seguire, in via esclusiva solo online, il Rosario che le monache reciteranno dal Coro del Monastero, luogo di clausura, in occasione della Novena di Santa Rita. Sarà possibile seguire tutte le celebrazioni più importanti della Festa, promossa dalle comunità agostiniane e dall’amministrazione comunale, in diretta streaming sui canali social del monastero agostiniano di Cascia. Per saperne di più www.santaritadacascia.org.

La Festa entrerà poi nel vivo lunedì 20 maggio, alle ore 10, quando saranno presentate le donne insignite del Riconoscimento Internazionale Santa Rita da Cascia 2024: Cristina Fazzi, Virginia Campanile, Anna Jabbour, presentate dal noto conduttore televisivo e giornalista Roberto Giacobbo. Si tratta di un premio unico nel suo genere che, dal 1988, viene conferito alle donne di ogni Paese e religione che incarnano i valori ritiani.

Sabato 21 maggio, intorno alle ore 17.30, si svolgerà la consegna del premio, accompagnata dal messaggio della Priora, e, infine, il Solenne Transito di Santa Rita. In serata, alle ore 21.30, la Fiaccola della Pace e del Perdono farà ritorno a Cascia, quest’anno da Enna, seguirà l’accensione del tripode votivo e l’avvio ufficiale dei festeggiamenti 2024.

Nel giorno solenne della Santa del 22 maggio, tutta la famiglia ritiana sarà in preghiera durante il Solenne Pontificale delle ore 11.00, presso la Sala della Pace, presieduto dal Cardinale Robert F. Prevost osa, Prefetto del Dicastero dei Vescovi. Al termine della Messa, la Processione, il tradizionale Corteo storico e la Statua proseguiranno fino al Sagrato della Basilica, dove si svolgeranno la Supplica a Santa Rita e la Benedizione delle Rose.

(Foto: Monastero Santa Rita da Cascia)

Giornata mondiale dei diritti dei bambini: quale vita?

Mentre penso e rifletto a questa importante ricorrenza e ai tanti bambini che si trovano a vivere tra guerre ed emergenze dimenticate, osservo nella culla quel bambino, sembra un angelo. Dorme, appena atterrato nel suo volo su un pianeta che da una settimana è diventata la sua casa.

Bordignon neo presidente del Forum delle Famiglie: la famiglia è determinante per l’Italia

Intervenendo agli Stati generali della Natalità papa Francesco aveva sottolineato la preoccupazione per le poche nascite,sintomo per il futuro di ogni Nazione: “Oggi mettere al mondo dei figli viene percepito come un’impresa a carico delle famiglie. E questo, purtroppo, condiziona la mentalità delle giovani generazioni, che crescono nell’incertezza, se non nella disillusione e nella paura. Vivono un clima sociale in cui metter su famiglia si è trasformato in uno sforzo titanico, anziché essere un valore condiviso che tutti riconoscono e sostengono”.

Vivere ai confini

Da poco di ritorno da una commossa commemorazione a Tarvisio di eventi del ’44 ai confini tra Italia e Slovenia, mi si è accesa la memoria di quella terra. Ricordando con la stessa emozione ‘la signora Wanda’, conosciuta a Londra. Così desiderava essere chiamata, semplicemente. Come semplice era lei: sguardo azzurro, volto dolcemente segnato dall’età, capigliatura innevata come la sua regione d’inverno, il Carso. Abitava in una casetta tranquilla di un popolare sobborgo di Londra. Sola. Ma la solitudine ‘è una tempesta silenziosa, che spezza tutti i nostri rami morti’, ricorda Kalil Gibran.

A Guidonia Montecelio diventa ‘green’ la struttura per l’infanzia ‘The living tree’

 Grande novità per ‘The Giving Tree’, la scuola per l’infanzia gestita dalla cooperativa ‘Kairos’ che opera da circa dieci anni a Colleverde di Guidonia Montecelio (Roma). Dopo circa un anno di lavori, affidati alla società ‘Operae’, la struttura è ora dotata di pannelli solari e fotovoltaici che la rendono autosufficiente dal punto di vista energetico, azzerando completamente le emissioni di anidride carbonica.

Siglato l’accordo tra l’Ospedale Bambino Gesù di Roma e l’Associazione Bambino Gesù del Cairo per la costruzione dell’Ospedale Bambino Gesù del Cairo

Nei giorni scorsi è stato firmato nella sede dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, un Accordo di collaborazione con l’Associazione Bambino Gesù del Cairo inerente il nuovo Ospedale Bambino Gesù del Cairo.

151.11.48.50