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YouTopic Fest 2023: oltre 2.000 giovani pronti a dare il via al Festival di Rondine

Tutto pronto per YouTopic 2023, il Festival Internazionale sul Conflitto che dall’8 all’11 giugno si svolge nel borgo di Rondine (AR). Si parte con la marcia della pace “Rondine in cammino per la pace”, organizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana e l’Ufficio Scolastico Provinciale – Arezzo, e con la Consulta Provinciale degli Studenti di Arezzo: un cammino da Arezzo a Rondine, che vede ai blocchi di partenza, stamattina, oltre 2.000 studenti delle scuole toscane, che si uniranno ai giovani di Rondine, chiamati a vivere una giornata di dialogo e di educazione alla pace nel piccolo borgo aperto al mondo, fucina dei futuri leader di pace: la Cittadella della Pace.
Alla Pro Civitate Christiana di Assisi convegno sulla scuola tra pedagogia di Pasolini e prassi educativa di don Milani

‘PasolinAssisi 2023 – E come piante senza radice’ è il titolo del convegno promosso da Pro Civitate Christiana alla Cittadella di Assisi dal 2 al 4 giugno. L’incontro “prende le mosse dalle provocazioni e dalle denunce con cui Pier Paolo Pasolini e don Lorenzo Milani hanno messo a nudo le storture del sistema educativo”, spiegano gli organizzatori.
Gli italiani desiderano i figli ma non possono

Per il 64% degli italiani la famiglia è un’unione tra due persone che decidono di convivere per perseguire un progetto di vita comune; quindi un’unione che per 7 su 10 (il 71%, in crescita di 6 punti percentuali rispetto a due anni fa) dovrebbe essere sancita con il matrimonio e le cui basi affettive sono minacciate, per più di 8 italiani su 10, da egoismo, mancanza di comunicazione, difficoltà ad assumersi responsabilità, incapacità di affrontare sacrifici e di adattarsi all’altro; inoltre quest’unione, per più di 7 italiani su 10, è minacciata dalla denatalità, le cui cause principali sono indicate negli stipendi bassi, nella precarizzazione del lavoro, nella mancanza di sostegni pubblici per i costi da affrontare per crescere i figli, dalla mancanza di servizi diffusi e accessibili a tutti.
Queste, in sintesi, le principali evidenze che sono emerse dal report ‘Famiglia. Percezione, ruolo e fattori di crisi. La sfida della denatalità’, elaborato dall’Area Studi Legacoop e Ipsos, in base ai risultati di un’analisi condotta su un campione rappresentativo della popolazione.
Un aspetto rilevante sul quale si è concentrata l’analisi di AreaStudi Legacoop e Ipsos è quello della denatalità, uno degli elementi centrali della crisi demografica che investe l’Italia, con effetti negativi, anche in prospettiva, sulla vita economica e sociale: la denatalità è un problema avvertito come urgente dal 74% degli italiani (41% abbastanza urgente, 33% molto urgente) e si scontra con il desiderio di avere figli, manifestato chiaramente anche dai giovani, che ne vorrebbero almeno due.
Le principali cause del problema sono indicate negli stipendi bassi e nell’aumento del costo della vita (70%), nell’instabilità lavorativa e nella precarizzazione del lavoro (63%), nella mancanza di sostegni pubblici per i costi da affrontare per crescere i figli (59%), nella mancanza di servizi per le famiglie diffusi e accessibili a tutti (57%) e dalla paura di perdere il posto di lavoro (56%, il 61% tra le donne). Il problema è avvertito anche dagli under 30, pur con un livello di urgenza inferiore rispetto alla media del totale (66% rispetto al 74%), ma comunque con un desiderio di avere almeno due figli dichiarato da 7 giovani su 10.
Riguardo alle cause del problema denatalità, anche gli under 30 indicano al primo posto gli stipendi bassi (63%, una percentuale inferiore di 7 punti al dato totale). Al secondo posto, ex aequo, l’instabilità lavorativa e la precarizzazione del lavoro (56%, -7 punti rispetto al dato totale) e la paura di perdere il posto di lavoro (56%, stessa percentuale del totale), seguite, al quarto posto, dalla mancanza di sostegni pubblici per i costi da affrontare per crescere i figli (52%, -7 punti sul totale del campione) e, al quinto posto, dalla mancanza di servizi per le famiglie diffusi e accessibili a tutti (45%, 12 punti in meno rispetto al totale del campione). Quasi l’80% delle donne teme per il proprio lavoro.
Riguardo alle funzioni più importanti della famiglia, il 49% indica l’educazione dei propri figli (55% per gli uomini); il 47% il sostentamento ed il mutuo aiuto tra i suoi componenti e il 44% il supporto psicologico per far sentire i componenti accettati e protetti (53% per le donne). Tra le cause di fragilità dei legami affettivi, ai primi posti si collocano (con percentuali tutte superiori all’80%) egoismo, mancanza di comunicazione, difficoltà ad assumersi le proprie responsabilità, scarso spirito di sacrificio e incapacità di affidarsi all’altro.
Rispetto a due anni fa, cala il peso di difficoltà comunicative, insicurezza, assenza di progettualità, impegni lavorativi e perdita dello status sociale. In crescita il desiderio di nuove esperienze e la maggiore libertà individuale.
In riferimento alle funzioni della famiglia, gli under 30 collocano al primo posto il supporto psicologico ai componenti del nucleo (58%), al secondo l’educazione dei figli (46%) e al terzo posto il sostentamento e il mutuo aiuto (37%). Difficoltà ad assumersi le proprie responsabilità e insicurezza guidano la classifica delle principali fragilità dei legami affettivi per gli under 30 che, rispetto alla media, hanno più paura del tradimento.
A tal proposito Simone Gamberini, presidente di Legacoop, ha evidenziato che la questione demografica è strutturale: “La questione demografica si colloca ai primi posti dell’agenda dei problemi di questo paese. E’ una questione strutturale che ha radici profondissime e tempi di risoluzione lunghi, e per questo deve essere interpretata e attaccata rapidamente e con la massima decisione.
Inoltre, è un problema complesso che non può essere affrontato con le scorciatoie culturali delle ‘sostituzioni etniche’, ma che richiede di comprendere l’intreccio di ragioni economiche, sociali e culturali che muovono la vita e le scelte delle persone e trasformano la società italiana. Per questo abbiamo realizzato una ricerca che cerca di fotografare a tutto tondo le percezioni, le speranze, le paure delle italiane e degli italiani, sui temi della famiglia, della denatalità, dei figli.
E per questo su ognuno di questi argomenti abbiamo dedicato un’attenzione specifica alle sfumature generazionali, alla mentalità della generazione Z. Ne esce uno spaccato coerente e a tratti sorprendente. Per esempio, è evidente che una società laicizzata osservi in modo sempre più pragmatico il tema famiglia, ma colpisce che quasi un quarto dei giovani aspiri ad avere tre o più figli. Allo stesso tempo, emerge con chiarezza tutto il groviglio di vincoli e preoccupazioni che gravano sulle nuove generazioni e specialmente sulle donne, e che si riflettono direttamente all’interno delle famiglie italiane”.
Per una reale sinodalità efficace
Per non dimenticare Capaci

“Non possiamo nascondere che il clientelismo se non persino la corruzione o il solo cattivo funzionamento nella amministrazione pubblica costituiscono una piaga, che impedisce di fatto alla comunità civile di vivere in pace. Papa Francesco ha più volte sottolineato la gravità dei ‘peccati sociali’. Al contempo, apprezziamo e sosteniamo l’impegno di quanti svolgono il proprio dovere istituzionale con rigore e, a volte, con grande sacrificio personale. I recenti successi dello Stato nei confronti delle mafie sono da salutare con grande compiacimento”.
Luigi Savaré e la passione per l’oratorio

Mi sono resa conto di conoscere poco la storia del fondatore dell’oratorio della mia parrocchia. Ho più informazioni riguardo la storia di altri preti, i quali hanno fatto molto per i giovani, ma poco su Don Luigi Savaré (15 agosto 1878 – 22 marzo 1949). Il Servo di Dio è stato considerato da subito Santo dai lodigiani i quali, dopo la sua morte, si sono prodigati per far conoscere la sua vita.
Papa Francesco: lo sport è educazione
Don Lello Ponticelli: liberare il cuore per un esame di coscienza

“In effetti, esso è ciò a cui più profondamente anela il cuore di ogni uomo, perché, in fondo, essere perdonati significa essere amati per quello che siamo, malgrado i nostri limiti e i nostri peccati. E il perdono è un ‘diritto’ nel senso che Dio, nel mistero pasquale di Cristo, lo ha donato in modo totale e irreversibile ad ogni uomo disponibile ad accoglierlo, con cuore umile e pentito”: aveva detto papa Francesco ai partecipanti al 32^ corso sul foro interno promosso dalla Penitenzieria Apostolica, svoltosi nello scorso anno.
Papa Francesco: le Università contribuiscono all’educazione del dialogo

Nella mattinata di oggi papa Francesco ha incontrato i partecipanti al convegno promosso dalla’Organizaciòn de Universidades Catòlicas de América Latina y El Caribe’, accompagnati dal card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, e dal presidente di ODUCAL, ing. Rodolfo Gallo Cornejo, con i vicepresidenti delle Sub Regioni Andina, Messico, Centro America e Caraibi e il Cono Sud, per il 70^ anniversario della sua creazione:
Save the Children monitora il lavoro minorile in Italia

“Il lavoro minorile è un fenomeno globale che non risparmia nemmeno l’Italia e che mette a repentaglio i diritti fondamentali di bambine, bambini e adolescenti. Oltre al rischio per la propria salute ed il proprio benessere psicofisico, i bambini e gli adolescenti che iniziano a lavorare prima dell’età legale consentita, senza alcuna tutela giuridica, rischiano di vedere compromesso, o addirittura interrotto, il loro percorso di apprendimento e di sviluppo, alimentando notevolmente il circolo vizioso di povertà ed esclusione, anche in età adulta”.