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Quarta domenica del Tempo Ordinario: Gesù, vero Maestro

 Gesù inizia la sua vita pubblica e si presenta come il vero maestro. L’episodio si svolge a Cafarnao, dentro la sinagoga. Gesù legge un brano della Bibbia, tutti ascoltano ammirati per il suo insegnamento. Tra la folla uno grida: che vuoi, Gesù? Sei venuto a rovinarci.  Gesù interviene: Taci, esci da lui, spirito immondo. Quell’uomo cade a terra, si divincola e poi il diavolo gridando forte esce da lui. Era veramente un indemoniato. La gente rimane tramortita e si domanda: ‘chi è costui? a cui obbediscono anche gli spiriti impuri?’

Pellegrinaggio a piedi Macerata- Loreto, 45 anni di preghiera e ricerca

“Chi cerchi, non che cosa cerchi, perché le cose non bastano per vivere; per vivere occorre il Dio dell’amore… Il bisogno di questo Chi, la ricerca di un amore che dura per sempre, la domanda sul senso della vita, sul dolore, sul tradimento, sulla solitudine. Sono inquietudini di fronte alle quali non bastano ricette e precetti; occorre camminare, occorre camminare insieme, farsi compagni di viaggio… Lo stile di Gesù non è tanto quello di dare risposte ma di fare domande, domande che provocano la vita”.

Papa Francesco invita a riconoscere il desiderio

“In questi giorni il mio cuore è sempre rivolto al popolo ucraino, specialmente agli abitanti delle località sulle quali si sono accaniti i bombardamenti. Porto dentro di me il loro dolore e, per intercessione della Santa Madre di Dio, lo presento nella preghiera al Signore. Egli sempre ascolta il grido dei poveri che lo invocano: possa il suo Spirito trasformare i cuori di quanti hanno in mano le sorti della guerra, perché cessi l’uragano della violenza e si possa ricostruire una convivenza pacifica nella giustizia”: è stato questo l’appello di papa Francesco al termine dell’udienza generale, svoltasi in piazza san Pietro, dopo quello fatto al termine della recita dell’Angelus di domenica 2 ottobre, dedicato completamente alla situazione della guerra nell’est Europa.

Dalla diocesi di Novara un invito ad ascoltare i giovani

Sabato 22 gennaio si è svolta la cerimonia del fiore ed è stata celebrata la messa pontificale presieduta dal vescovo Franco Giulio Brambilla per la festa di san Gaudenzio 2022, patrono della diocesi e della città di Novara. Filo guida del suo discorso è stato l’episodio evangelico del ritrovamento di Gesù al tempio, attraverso la lettura del quale il vescovo ha messo al centro il tema dell’ascolto e della vicinanza alle nuove generazioni e delle fatiche che stanno vivendo in questo tempo di pandemia:

Da Napoli un invito all’ascolto ai bordi delle strade

“Sedersi per ascoltare: non al centro della scena o della stanza «non sui troni delle nostre basiliche, né tanto meno sulle cattedre, ma ai bordi degli spazi, ai bordi delle scene e delle piazze, e persino dei nostri luoghi liturgici”: è l’ascolto il tema della prima lettera pastorale dell’arcivescovo di Napoli, mons. Domenico Battaglia, aprendo il cammino sinodale, voluto da papa Francesco, che va ad innestarsi nel XXXI sinodo della Chiesa diocesana.

Papa Francesco: la preghiera è domanda insistente

Al termine dell’udienza generale dal Palazzo apostolico, trasmessa in streaming, papa Francesco ha ricordato ai fedeli la sua nuova lettera apostolica: “Ieri è stata pubblicata una Lettera Apostolica dedicata a San Giuseppe che 150 anni fa è stato dichiarato Patrono della Chiesa universale. L’ho intitolata ‘Con cuore di Padre’. Dio gli ha affidato i tesori più preziosi – Gesù e Maria – e lui ha corrisposto pienamente con fede, con coraggio, con tenerezza, ‘con cuore di padre’. Invochiamo la sua protezione sulla Chiesa in questo nostro tempo e impariamo da lui a fare sempre, con umiltà, la volontà di Dio”.

Da Milano un invito ad affidarsi a Gesù

Nella celebrazione eucaristica della IV domenica di Quaresima, svoltasi presso l’Istituto ‘Sacra Famiglia’ di Cesano Boscone, simbolo sulla frontiera del dolore e della cura, e trasmessa in diretta su Rai 3 grazie al prezioso impegno della TgrLombardia, l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha annunciato che, mercoledì 25 marzo, solennità dell’Annunciazione, presiederà una messa in suffragio di tutti i defunti di questo periodo ed ha istituito anche il fondo ‘San Giuseppe’ per chi ha perso il lavoro:

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