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Sola in ospedale a partorire figlio morto: ‘il marito non può stare’, ma se il bimbo nasceva vivo sì. Perché?

Erano le 8.30 di mattina, quando la porta del reparto maternità si è chiusa dietro di me. Mio marito fuori, io sola in una stanza vuota, affianco le stanze delle neomamme, con i loro piccoli appena nati che piangevano. Il mio cuore era spezzato. Per la terza, avevo subito un aborto spontaneo. Non all’inizio della gravidanza, in questo caso, ma al quarto mese, quando il pericolo di abortività doveva essere molto minore.
Dolore per il naufragio in Grecia: l’Europa sia all’altezza della situazione

“Provo tanto dolore per la morte dei migranti, tra cui molti bambini, nel naufragio avvenuto nel Mar Egeo. Dobbiamo fare tutto il possibile affinché i migranti che fuggono dalla guerra e dalla povertà non trovino la morte mentre cercano un futuro di speranza. In questa festa e in questo mese del Cuore di Gesù, chiediamo al Signore di rendere il nostro cuore simile al suo e di essere suoi strumenti perché Lui possa ‘passare facendo del bene’ a tutti”.
Le donne di Santa Rita, Franca Pedrini: questo riconoscimento è un dono meraviglioso

“Essere ‘in uscita’ significa per ciascuno di noi diventare, come Gesù una porta aperta”: le parole di papa Francesco in Ungheria avvalorano la scelta fatta quest’anno di assegnare il ‘Riconoscimento Internazionale Santa Rita, in occasione della festa a lei dedicata, a donne che incarnino il valore del servizio al prossimo.
Papa Francesco: la malattia è occasione di crescita
Card. Petrocchi: la Pasqua risveglia dal letargo

“L’annuncio della Pasqua, che la Chiesa proclama con gioia, deve risuonare in noi come invito alla conversione, ma anche come preziosa opportunità per fare un ‘momento di verità’. Di qui la domanda fondamentale che siamo chiamati a porci: in che misura la Pasqua di Cristo è diventata la nostra Pasqua?”
La missione Speranza e Carità ricorda incontro di fratel Biagio Conte con Benedetto XVI

Fratel Biagio sta continuando a vivere la sua malattia con tanta forza e coraggio e tutta la missione gli è vicino. Ognuno fa il possibile per rendergli la giornata piacevole con un gesto, una parola, una preghiera, un canto, una fisioterapia o una medicina data con amore e leggerezza.
Ogni giorno Fratel Biagio dona sorrisi e con le poche forze che la malattia in questo momento gli consente ripete a tutti: ‘Vi voglio bene! vi voglio tanto bene!’
In questo momento i medici con umiltà hanno posto un comprensibile limite a quelle che sono le possibilità mediche conosciute di guarigione di Fratel Biagio ma sempre la medicina e tanti uomini e donne con amore ci dicono e crediamo che non ci sono limiti alle cure, alle carezze e alle parole di incoraggiamento che si possono dare in questi momenti. A tutti noi ci accompagna la Speranza.
Grazie a Dio Fratel Biagio non ha tanti dolori e il suo sintomo principale è il senso di stanchezza che fa parte della malattia che lo ha colpito. Nel nostro cammino di fede guardiamo all’immenso mistero di Dio che tutti noi dobbiamo imparare a guardare come Padre amorevole.
A lui ci affidiamo, a Lui tutto è possibile e sempre Santa e perfetta è la Sua Volontà. Dalla Missione di Speranza e Carità vi giunga un saluto di pace e speranza ricordando quello che fratel Biagio ha sempre ripetuto facendo sue le parole di san Paolo che dice: ‘Quando siamo deboli è allora che siamo più forti’.
E nel giorno dei funerali del papa emerito Benedetto XVI la missione ‘Speranza e Carità’ ricorda il viaggio fatto a Palermo nel 3 ottobre del 2010, in cui il papa incontrò fratel Biagio e p. Giuseppe Vitrano a Palazzo Vescovile, salone Filangieri:
“In questo incontro matura l’associazione pubblica di fedeli della ‘Missione di Speranza e Carità’. Negli anni precedenti Papa Benedetto XVI aveva scritto due encicliche: ‘Spe Salvi’ (30 novembre 2007) e ‘Caritas in veritate ‘(29 giugno 2009) appunto sulla Speranza e sulla Carità.
L’incontro testimonia in modo profetico la grande comunione con la chiesa, rappresentata da Pietro nella persona di papa Benedetto XVI che è simbolo della fede. Il nome di ‘Missione di Speranza e Carità’ è stato maturato da fratel Biagio e padre Pino proprio in quell’incontro con papa Benedetto XVI. Tutta la comunità prega per Papa Benedetto XVI”.
Missione Speranza e Carità
Il funerale non è un servizio come un altro: la Chiesa mostri il suo volto materno
Papa Francesco affida la Via Crucis alle famiglie

Questa sera sono le famiglie le protagoniste delle meditazioni della tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, presieduta da papa Francesco, in vista dell’Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Roma a giugno, come ha dichiarato il direttore della sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni:
Covid 19: racconti del dolore al femminile

“Che cosa fai, che cosa pensi, se tuo marito muore per una malattia sconosciuta, e tu non hai potuto essergli vicino negli ultimi giorni, negli ultimi istanti; se sei divisa tra i sensi di colpa per non aver saputo capire in tempo, ammesso che un tempo per capire ci fosse, che il maledetto virus (‘la bestia’, il ‘maledetto mostro’) era arrivato e la rabbia nei confronti di istituzioni che sembrano più che mai lontane e inefficienti…; se la quarantena ti tiene lontana non solo dal cimitero, ma dagli amici, dalle persone che ti vogliono bene”.
Papa Francesco chiede di imitare le foglie del fico

“Oggi celebriamo la V Giornata Mondiale dei Poveri, nata come frutto del Giubileo della Misericordia. Tema di quest’anno sono le parole di Gesù ‘I poveri li avete sempre con voi’. Ed è vero: l’umanità progredisce, si sviluppa, ma i poveri sono sempre con noi, sempre ce ne sono, e in loro è presente Cristo, nel povero è presente Cristo. L’altro ieri, ad Assisi, abbiamo vissuto un momento forte di testimonianza e di preghiera, che vi invito a riprendere, vi farà bene. E sono grato per le tante iniziative di solidarietà che sono state organizzate nelle diocesi e nelle parrocchie in tutto il mondo”.