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Accademia per la Vita: la teconologia non può superare il limite umano

Mercoledì 22 febbraio si è conclusa la XXVIII Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita sul tema ‘Converging on the person. Emerging Technologies for the Common Good’, i cui risultati sono stati presentati da mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, che ha sottolineato il valore dell’impatto dell’intelligenza artificiale sulla vita:
Dal dialogo ebraico cristiano un invito a consolare il popolo

Oggi, 17 gennaio, si svolge la XXXIV Giornata del dialogo ebraico cristiano sul tema tratto dal brano del profeta Isaia sulla consolazione, ‘Consolate, consolate il Mio popolo’. Tale Giornata si colloca proprio alla vigilia della Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani (SPUC), che rappresenta un importante momento ecumenico e interconfessionale.
Papa Francesco: i Magi aprono la strada allo stupore dell’adorazione
Papa Francesco ha ricordato Benedetto XVI

“Prima di iniziare questa catechesi vorrei che ci unissimo a quanti, qui accanto, stanno rendendo omaggio a Benedetto XVI e rivolgere il mio pensiero a lui, che è stato un grande maestro di catechesi. Il suo pensiero acuto e garbato non è stato autoreferenziale, ma ecclesiale, perché sempre ha voluto accompagnarci all’incontro con Gesù. Gesù, il Crocifisso risorto, il Vivente e il Signore, è stata la meta a cui papa Benedetto ci ha condotto, prendendoci per mano. Ci aiuti a riscoprire in Cristo la gioia di credere e la speranza di vivere”: in questo modo papa Francesco ha ricordato ad inizio di udienza generale il papa emerito Benedetto XVI.
Papa Francesco: la Parola di Dio è indispensabile nella vita

“E poi, pensiamo (parlando del Bambino Gesù) ai tanti bambini dell’Ucraina che soffrono, soffrono tanto, per questa guerra. In questa festa di Dio che si fa bambino, pensiamo ai bambini ucraini. Quando li ho trovati qui, la maggioranza non riesce a sorridere e quando un bambino perde la capacità di sorridere, è grave. Questi bambini portano su di sé la tragedia di quella guerra che è così inumana, così dura. Pensiamo al popolo ucraino, in questo Natale: senza luce, senza riscaldamento, senza le cose principali per sopravvivere, e preghiamo il Signore perché porti loro la pace il più presto possibile”: con questo appello per la pace in Ucraina papa Francesco ha concluso l’udienza generale prenatalizia, incentrata ancora sul discernimento.
Papa Francesco invita alla vigilanza

“Fratelli e sorelle io vi dico: si soffre tanto in Ucraina, tanto, tanto! E io vorrei attirare l’attenzione un po’ sul prossimo Natale, anche le feste. E’ bello festeggiare il Natale, fare le feste… ma abbassiamo un po’ il livello delle spese di Natale, così si chiamano. Facciamo un Natale più umile, con regali più umili. Inviamo quello che risparmiamo al popolo ucraino, che ha bisogno, soffre tanto; fanno la fame, sentono il freddo e tanti muoiono perché non ci sono medici, infermieri a portata di mano. Non dimentichiamo: un Natale, sì; in pace con il Signore, sì, ma con gli ucraini nel cuore. E facciamo quel gesto concreto per loro”:
Papa Francesco: il discernimento aiuta ad una scelta giusta

A conclusione dell’udienza generale odierna in sala ‘Paolo VI’ papa Francesco ha affidato il popolo ucraino alla protezione della Vergine Immacolata Maria: “Domani è una bella giornata, ricorre la Solennità dell’Immacolata Concezione: con lo sguardo rivolto alla Vergine Maria, siate sempre audaci nel promuovere i valori dello spirito. A Lei, madre dolcissima, chiediamo di essere conforto per quanti sono provati dalla brutalità della guerra, specialmente per la martoriata Ucraina. Preghiamo per questo popolo martire che sta soffrendo tanto!”
Papa Francesco: comprendere il valore della consolazione

“Celebriamo oggi la Festa dell’apostolo sant’Andrea, fratello di Simon Pietro, patrono della Chiesa che è in Costantinopoli, dove si è recata, come di consueto, una Delegazione della Santa Sede. Desidero esprimere il mio speciale affetto al caro fratello il Patriarca Bartolomeo I e all’intera Chiesa di Costantinopoli.
Nel monastero di Santa Teresa di Tolentino sono ritornate le claustrali

A Tolentino domenica 30 ottobre, a 6 anni esatti dalla scossa di terremoto che devastò gran parte dei paesi del Centro Italia, è stato benedetto dal vescovo di Macerata, mons. Nazareno Marconi, l’altare del ricostruito monastero di Santa Teresa, che ritorna ad ospitare le monache dell’ordine delle Carmelitane Scalze, costruito su tre piani, su una superficie complessiva di circa 2.500 metri quadrati, realizzato con pareti portanti e telaio in legno.