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Il presidente della Repubblica a Trento: il volontariato base della civiltà

Sabato 3 febbraio a Trento il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha inaugurato le celebrazioni di ‘Trento capitale europea del volontariato’ con citazioni di Martin Luther King e don Lorenzo Milani, ma anche del giovane volontario trentino, Antonio Megalizzi, ucciso dal terrorismo integralista a Strasburgo nel 2018, alla presenza anche del sindaco di Leopoli:

 A ‘Devotio’ card. Zuppi: gesti concreti manifestano cura verso gli altri

“La cura dei luoghi e delle modalità attraverso le quali offrire occasioni di incontro è un aspetto fondamentale che rivela l’amore sia tra i membri di una comunità sia tra quanti non ne fanno parte. E’ attraverso gesti concreti, infatti, che si manifesta la cura e l’accoglienza verso l’altro, verso chi è assetato di senso, in un mondo così arido e frettoloso”.

Padre Arice: ‘curare il malato, curando le relazioni’, come san Giuseppe Benedetto Cottolengo

“Fin dal principio, Dio, che è amore, ha creato l’essere umano per la comunione, inscrivendo nel suo essere la dimensione delle relazioni. Così, la nostra vita, plasmata a immagine della Trinità, è chiamata a realizzare pienamente sé stessa nel dinamismo delle relazioni, dell’amicizia e dell’amore vicendevole. Siamo creati per stare insieme, non da soli. E proprio perché questo progetto di comunione è inscritto così a fondo nel cuore umano, l’esperienza dell’abbandono e della solitudine ci spaventa e ci risulta dolorosa e perfino disumana. Lo diventa ancora di più nel tempo della fragilità, dell’incertezza e dell’insicurezza, spesso causate dal sopraggiungere di una qualsiasi malattia seria”.

Giornata del Malato: curare nelle relazioni

Il messaggio per la 32^ Giornata Mondiale del Malato, che si celebra oggi, si intitola: ‘Non è bene che l’uomo sia solo. Curare il malato curando le relazioni’, ispirandosi al capitolo 2 del libro della Genesi (Gen 2,18), come ha specificato papa Francesco: “Ci fa bene riascoltare quella parola biblica: non è bene che l’uomo sia solo! Dio la pronuncia agli inizi della creazione e così ci svela il senso profondo del suo progetto per l’umanità ma, al tempo stesso, la ferita mortale del peccato, che si introduce generando sospetti, fratture, divisioni e, perciò, isolamento.

La Priora suor Bernardinis: la Casa di Santa Rita è il nostro baluardo contro la solitudine dei malati

“La prima cura è la vicinanza, ci ricorda il Papa per la Giornata Mondiale del Malato. Facciamo nostro il suo messaggio concretizzandolo nella Casa di Santa Rita, baluardo contro la solitudine dei malati, quelli che all’Ospedale di Cascia, polo d’eccellenza nazionale per la riabilitazione, affrontano lunghe cure lontani dagli affetti. Dopo l’avvio dei lavori a settembre 2022 e nonostante alcuni rallentamenti burocratici, abbiamo compiuto il passo decisivo con l’installazione della scala d’ingresso, che ci permetterà presto di dare vita a una roccaforte dei legami umani dove accogliere le famiglie dei malati, perché solo nella condivisione la sofferenza si trasforma in cammino collettivo di speranza e guarigione”.

Così suor Maria Rosa Bernardinis, Madre Priora del Monastero Santa Rita da Cascia e Presidente della Fondazione Santa Rita da Cascia ets, trasmette la felicità provata nel visitare il cantiere della Casa di Santa Rita per la messa in opera della scala: l’operazione più complessa da realizzare, che ora garantirà la ristrutturazione interna e poi un ingresso separato agli ospiti, senza interferire con le attività sanitarie: 

“Il nostro progetto, sostenuto dalla generosità di molte persone – continua l’agostiniana – nasce come risposta a un bisogno condiviso dalle famiglie e dai malati, soprattutto quanti non hanno possibilità economiche per restare uniti durante le cure a Cascia, lontani da casa. Un bisogno colto quando dopo il sisma 2016 abbiamo ospitato l’ospedale in un edificio del monastero, riqualificato per l’uso.

Nell’ala nord di questa struttura da subito abbiamo sognato di creare un luogo dove i malati possano sempre contare sull’abbraccio di chi li supporta. Un luogo che continuerà a dare il suo contributo anche quando l’Ospedale di Cascia si trasferirà nel nuovo polo, in ricostruzione da maggio 2023. Il nostro sogno, oggi più vicino a realizzarsi, sorgerà nel cuore della terra di Santa Rita che, da stigmatizzata, è esempio di come essere forti non vuol dire affrontare la malattia da soli, ma portare la croce insieme. A tutti, Rita ricorda che forza significa compassione, per soffrire con chi soffre e soccorrere da ogni dolore”.

La ‘Casa di santa Rita’ è un progetto del Monastero, per la realizzazione del quale la Fondazione Santa Rita da Cascia ets ha accantonato 288mila euro, grazie all’aiuto di tanti donatori che, in particolare per la Festa di Santa Rita 2022, hanno sostenuto la missione. A dicembre 2023, sono stati erogati i primi € 141.000 a copertura delle spese per l’allestimento della scala. Il progetto prevede la ristrutturazione di un appartamento di 237 metri quadrati all’interno dell’attuale Ospedale di Cascia, ospitato dal sisma 2016 in una struttura del monastero, per accogliere le famiglie dei pazienti ricoverati, provenienti da tutt’Italia, che non possono permettersi di sostenere spese prolungate in albergo o affitto.

Le monache di Santa Rita hanno incaricato la Fondazione di raccogliere i fondi necessari alla creazione di un luogo dove famiglie e caregiver potessero restare accanto ai propri cari, affetti da malattie neurodegenerative o ricoverati a causa di traumi cranici, che richiedono tempo per la riabilitazione, anche tre mesi. Nella Casa di Santa Rita nasceranno 7 camere con bagno privato, una sala da pranzo comune con angolo cottura, una lavanderia e un ripostiglio. Una vera seconda casa, dove assistere con la forza dell’amore i malati, in totale serenità.

Domenica 11 febbraio la Basilica di Santa Rita dedica degli eventi speciali ai malati, accolti dalle 14:00. Seguono il Santo Rosario alle 14:30, la Santa Messa con unzione alle 15:00 e l’ingresso all’urna che custodisce il corpo della santa. La celebrazione sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube del Monastero https://www.youtube.com/user/monasterosantarita.

Dal Piemonte le associazioni contro il gioco d’azzardo

Una proposta di legge di iniziativa popolare per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico sostenuta da 12.000 firme, 40 associazioni e 21 sindaci: è stato questo il risultato della campagna ‘Giochiamo la nostra partita’, portata avanti negli scorsi mesi da 40 realtà del terzo settore, tra cui Libera Piemonte, Sermig, Gruppo Abele, Acli.

A Bergamo e Brescia ‘Donne sante & Sante donne. Il prendersi cura di una società che cambia’

Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, Santa Teresa Verzeri, Paola Elisabetta Cerioli e tante altre: donne straordinarie che nell’Ottocento, prima della nascita delle politiche pubbliche volte a garantire lo stato sociale, hanno creato grazie alla loro sensibilità e intraprendenza opere per l’accoglienza e il sostegno dei più fragili. Costruirono scuole, ospedali, asili e orfanotrofi, avviando una stagione di grande vitalità del mondo cattolico, a servizio della società in cui vivevano.

Papa Francesco: non abbandonare la preghiera

Oggi papa Francesco ha ricevuto in udienza i membri del Consiglio Nazionale del Rinnovamento nello Spirito, ricordando la ‘spinta’per creare ‘Charis’, che è un servizio internazionale di comunione: “Come sapete, in questi anni ho promosso CHARIS come organismo di servizio internazionale per il Rinnovamento Carismatico Cattolico. Ed anche recentemente, nel novembre scorso, ho avuto modo di parlare ai partecipanti all’incontro organizzato da CHARIS. Vi incoraggio a continuare a camminare su questa strada di comunione e a fare tesoro delle indicazioni che vi ho lasciato”.

Papa Francesco: i santi indicano la strada per l’unità dei cristiani

Ad inizio della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani papa Francesco ha ricevuto in udienza la delegazione ecumenica finlandese, che si prepara nel 2030 a celebrare il millenario della morte di Sant’Olav, in occasione della festa di sant’Enrico, che è patrono della Finlandia. Riprendendo il discorso introduttivo del vescovo Åstrand sui santi nel cammino ecumenico papa Francesco ha evidenziato il significato della Chiesa pellegrina:

Dalle diocesi la preghiera per l’unità dei cristiani

“Ma quel maestro della Legge per giustificare la sua domanda chiese ancora a Gesù: ‘Ma chi è il mio prossimo?’ Gesù rispose: ‘Un uomo scendeva da Gerusalemme verso Gèrico, quando incontrò i briganti. Gli portarono via tutto, lo presero a bastonate e poi se ne andarono lasciandolo mezzo morto. Per caso passò di là un sacerdote; vide l’uomo ferito, passò dall’altra parte della strada e proseguì. Anche un levita del Tempio passò per quella strada; lo vide, lo scansò e prosegui. Invece un uomo della Samaria, che era in viaggio, gli passò accanto, lo vide e ne ebbe compassione. Gli andò vicino, versò olio e vino sulle sue ferite e gliele fasciò. Poi lo caricò sul suo asino, lo portò a una locanda e fece tutto il possibile per aiutarlo. Il giorno dopo tirò fuori due monete d’argento, le diede al padrone dell’albergo e gli disse: Abbi cura di lui e se spenderai di più pagherò io quando ritorno”.

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