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Centro Orientamento Pastorale: una Chiesa missionaria per le aree interne

“Cara parrocchia di ‘nessuno’, finalmente si sono accorti che ci siamo anche noi! Abbiamo saputo di essere una parrocchia delle aree interne. Si, siamo a mezza montagna, non ci sono ancora state frane e possiamo andare a lavorare tutti i giorni un poco più in giù. Qui siamo rimasti in pochi; un po’ di case e di fienili e stalle e una bella chiesa col campanile; sono marito di una splendida sposa, abbiamo tre bambini e ci sono altre due o tre famiglie giovani, non ancora ben definite, e ci troviamo spesso”.

Il Principato di Monaco ha firmato la campagna di Rondine ‘Leaders for Peace’

Nei giorni scorsi il Principato di Monaco ha firmato la campagna ‘Leaders for Peace’, lanciata da Rondine Cittadella della Pace il 10 dicembre 2018 alle Nazioni Unite. La firma è stata posta oggi nella sede del ministero degli Affari esteri e Cooperazione internazionale del Principato, alla presenza della ministra degli Esteri Isabelle Berro-Amadeï e del presidente e fondatore di Rondine, Franco Vaccari.

Papa Francesco: la santità attraverso la cura dei poveri

Dopo due settimane oggi papa Francesco è tornato in piazza san Pietro per l’udienza generale (l’ultima prima della pausa estiva del mese di luglio, per cui le udienze riprenderanno mercoledì 9 agosto), riprendendo la catechesi sullo zelo apostolico, tracciando ‘alcune figure esemplari di uomini e donne di ogni tempo e luogo, che hanno dato la vita per il Vangelo’, scusandosi per il caldo: “Oggi dobbiamo avere un po’ di pazienza, con questo caldo! Grazie per essere venuti con questo caldo, con questo sole, grazie tante della vostra visita!”

Agostino Burberi: don Lorenzo Milani ha dato la parola ai poveri

Oggi c’è anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Barbiana, nel Mugello, in occasione dell’apertura del Centenario della nascita di don Lorenzo Milani (1923-1967) per la XXII edizione della tradizionale Marcia della pace, curata dal comune di Vicchio con l’Istituzione culturale ‘Don Milani’, la Fondazione ‘Don Lorenzo Milani’, l’Associazione ‘Gruppo Don Milani’ di Calenzano, promotori del Comitato nazionale per il Centenario.

Cercare sempre la speranza, il racconto di don Francesco Cristofaro

La forza della preghiera, il valore della gratitudine, la forza del sorriso e dell’amore sono i temi del nuovo libro di don Francesco Cristofaro, sacerdote della diocesi di Catanzaro, intitolato ‘La speranza che cerchi’ con la prefazione di Eva Crosetta, conduttrice di ‘Sulla via di Damasco’, la postfazione di mons. Claudio Maniago, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, gli interventi del card. Robert Sarah e di p. Giulio Cerchietti, officiale della Congregazione dei Vescovi, che nell’introduzione scrive:

Papa Francesco ricorda alla Famiglia Vocazionista la necessità di pregare per le vocazioni

Oggi papa Francesco ha incontrato in udienza i componenti della Famiglia Vocazionista, che è una comunità di fratelli e sorelle che, raggiunti dall’amore salvifico di Cristo, hanno deciso di condividere ogni cosa vivendo in letizia e semplicità di cuore per annunciare il Regno dei cieli. Ad un anno dalla canonizzazione di san Giustino Maria Russolillo il papa ha ricordato il significato della canonizzazione:

Il potere trasformante dell’amore materno: Penguin Bloom

Finora abbiamo parlato di mamme che arricchiscono se stesse e gli altri prendendosi cura della loro figlia; invertiamo ora la prospettiva: parliamo di come una mamma può venir aiutata dai figli e dal marito. Lo facciamo attraverso il film Penguin Bloom. In questo film, disponibile su YouTube o Prime Video a pagamento, veniamo a fare la conoscenza di una famiglia felice: papà Cameron, mamma Samantha, e i tre figli Noah, Reuben e Oli.

Durante una vacanza in Thailandia, un incidente costringe Samantha su una sedia a rotelle senza nessuna possibilità di recupero. Proprio lei, una donna dinamica e sportiva, abituata a darsi da fare per tutta la sua bella famiglia, ora è lei che si trova costretta ad essere aiutata per svolgere le faccende di casa più ordinarie. Samantha va presto in depressione e a nulla valgono le attenzioni del marito, della madre, della sorella.

In questa fase è troppo concentrata su se stessa e su quello che non riesce a fare, per accorgersi del grande amore che il marito e i suoi figli nutrono per lei. Un giorno  Noah, il primogenito, trova una piccola gazza ladra caduta dal nido e ormai incapace di volare.

Noah persuade i genitori a far restare la gazza in famiglia e le viene dato il nome di Penguin (perché bianca e nera). Da quel momento qualcosa di misterioso accade: quel piccolo animale ha più bisogno di aiuto e protezione di tutti gli esseri umani che la accolgono.

Un aiuto e una protezione che anche Samantha è in grado di dare. Con tutte le proporzioni del caso, quella gazza mostra come nella sofferenza, per ritrovare la speranza, la via maestra sia quella di donare attenzione e amore agli altri e non di richiederle per sé in modo autoreferenziale. Samantha imparerà anche ad andare in canoa, segno della sua voglia di reagire al suo stato. Il volo che la gazza ladra spicca nel cielo, ormai guarita, nel finale del film, è il simbolo della ritrovata armonia e felicità nella famiglia Bloom.

Le recensioni di questi film sono disponibili su www.familycinematv.it Se state cercando uno strumento per conoscere meglio le potenzialità educative delle serie tv, per selezionare film da vedere coi ragazzi in base al tema di interesse (adolescenza, genitori-figli, inizio vita, fine vita ecc), consigliamo il libro ‘Occhio al film’, di Franco Olearo e Cecilia Galatolo.

(Foto: Mymovies)

Il prete e i soldi

La relazione tra sacro e mammona è sempre stato un rapporto sensibile, interessante. E problematico. Come missionario, camminando e accompagnando comunità di emigranti, anch’io ho dovuto emigrare in varie diocesi di continenti diversi, in Europa e in Africa.

Interessante è stato scoprire come nei diversi luoghi (secondo il genius loci) si è riformulato o aggiustato questo rapporto tra sacro e denaro. Fino ad arrivare, come in Svizzera e altrove, al dilemma: o la borsa o la vita. Sì, la vita pastorale. Nella diocesi di Friburgo, infatti, come in quella di Ginevra, dove ero missionario, (ma, in fondo, anche nel più piccolo villaggio della Svizzera) esiste la Kirchengemeinde, il Consiglio per gli affari economici.

Dopo aver esaudito le necessità di servizio del parroco, come la casa, il personale, forse l’auto nuova da acquistare, il chilometraggio mensile nei suoi spostamenti pastorali… arriva un’ingiunzione. Non si deve preoccupare assolutamente per le finanze, né per l’economia! Resta di esclusiva competenza del Consiglio per gli affari economici, che, d’altronde, gode di competenze nel suo seno: chi è architetto, chi bancario…

D’altra parte, il prete ha studiato unicamente teologia, non economia, cortesemente gli faranno presente, e il suo servizio pastorale, in realtà, è solo di passaggio. I suoi otto/nove anni di permanenza, infatti, passeranno ben rapidi, ma la comunità cristiana resta.

Al prete competerà essere esclusivamente ‘pastore’. Prendersi cura dei giovani, delle coppie per il loro matrimonio e della sua solidità, degli anziani e delle loro fragilità, dei bambini e della loro formazione per un domani, delle celebrazioni, degli eventi sacri e non. Insomma, prendersi cura del suo gregge. Un ‘cammino insieme’ di prossimità e di santità.

Ricordo, quando un giorno, Matteo, un giovane bergamasco, ottimo animatore di adolescenti, studente all’Università di Ginevra in Relations Internationales, fu di ritorno da una settimana nella sua regione. Era come scandalizzato. Era stato a una festa di 50° di un sacerdote bergamasco. Dall’inizio alla fine della celebrazione e durante il pranzo successivo quel sacerdote non faceva che ripetere che era stato per ben cinquant’anni a servizio del popolo!

“Ma come!, si domandava Matteo, come può dire questo?! Un parroco, in Italia, ha tutte le leve del potere: spirituale, amministrativo, giuridico, morale, economico, pastorale, simbolico… non può, allora, dire di essere a servizio!” Evidentemente, l’esempio svizzero lo aveva contagiato, tanto da fargli percepire quest’ultimo quasi come un signore feudale. Dove tutto dipende da lui. Ma, in fondo, sarebbe anche una liberazione. Sì, da tutti gli atti amministrativi e gli orpelli giuridici di ogni tipo.

Ricordo come, in Francia, i sacerdoti si rallegravano, fregandosi le mani: con una legge del 1905 lo Stato aveva purtroppo preso possesso degli edifici sacri costruiti fino ad allora. Si rivelava, invece, un’opportunità. Appena c’era una vetrata rotta della cattedrale o una perdita d’acqua…, una semplice telefonata al Comune, che doveva incaricarsene, risolveva il caso. Con le piccole comunità di fedeli esistenti, infatti, mai avrebbero potuto sopperire a problemi anche gravi di manutenzione… Infatti, «i soldi vengono al passo e vanno al galoppo» sentenzia un antico proverbio.

Ciononostante, una volta coglievo una conversazione tra preti francesi, in cui un direttore Caritas si interrogava: ‘Sapete che siamo troppo potenti? Se qualcuno di una parrocchia volesse fare un incontro con la Caritas, una serata di formazione…, se il parroco non vuole, non c’è modo di entrare in quella parrocchia!’

Potenti, forse… veniva da sorridere, pensando al ben magro riconoscimento che il prete gode nella società laica francese: quello che vale è essere citoyen (cittadino)! Da noi, visto il riconoscimento ad ogni livello, allora, si potrebbe dire, forse, onnipotenti.

Nella diocesi di Londra, trovavo curioso, invece – dato lo spirito pragmatico inglese –, che il foglietto parrocchiale settimanale mettesse ogni volta, all’ultima riga, il risultato delle questue del fine-settimana precedente. Termometro settimanale della generosità, grande o meno, della comunità. Oltre che di trasparenza.

E veniva da ricordare il mio vecchio parroco e la sua estrema discrezione: lui stesso faceva in chiesa il giro delle offerte (‘così la gente dà di più’ diceva qualcuno), rientrava in sacrestia, metteva religiosamente tutto in un cassone, chiudeva a chiave, e questa in tasca. Forse perché ‘il soldo non è Dio, ma fa miracoli’, ricorda una massima.

Fa invece tenerezza quando, dopo la messa a Casablanca, degli africani vi cercano per darvi una piccola busta ben chiusa: “E’ la nostra decima, padre!” La decima parte del loro misero stipendio è per la Chiesa, madre di tutti, soccorso dei poveri.

Questa corresponsabilità nel poco li rende grandi di fronte a Dio. Ammirevoli davanti a tutta la Chiesa: sanno di contribuire alla sua stessa vita. La borsa e la vita, in fondo, si ritrovano unite. Pastoralmente. Sì, per ‘camminare insieme’ come insegna il nostro Sinodo.

(Foto: NuovaVenezia)

L’Italia della maternità difficile: più lavoro precario meno figli

L’ottava edizione della pubblicazione dell’ong ‘Save the Children’, intitolato ‘Le equilibriste – La maternità in Italia’, approfondisce la condizione della maternità in Italia: divario di genere nel lavoro e nella cura familiare, il vissuto difficile delle mamme tra parto e conciliazione dei carichi di lavoro di cura: “Nel 2022 è stato raggiunto il nuovo record minimo di nascite che scendono per la prima volta sotto le 400.000.

Papa Francesco: le Università contribuiscono all’educazione del dialogo

Nella mattinata di oggi papa Francesco ha incontrato i partecipanti al convegno promosso dalla’Organizaciòn de Universidades Catòlicas de América Latina y El Caribe’, accompagnati dal card. José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, e dal presidente di ODUCAL, ing. Rodolfo Gallo Cornejo, con i vicepresidenti delle Sub Regioni Andina, Messico, Centro America e Caraibi e il Cono Sud, per il 70^ anniversario della sua creazione:

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