Tag Archives: Cultura
Adesso è il tempo della cura
Oggi si svolge la III Giornata nazionale della Cura delle Persone e del Pianeta. Un giorno dedicato alla riscoperta del valore alla cura di noi e degli altri, della città e del pianeta in cui viviamo. In un tempo in cui siamo costretti a soffrire le conseguenze di decenni di incuria “dobbiamo sviluppare una mentalità e una cultura del prendersi cura capace di sconfiggere l’indifferenza, lo scarto e la rivalità che purtroppo prevalgono” (Papa Francesco).
Oggi migliaia di studenti e insegnanti, di 139 scuole di 120 città (17 regioni, 48 province), usciranno dalle loro aule per andare a conoscere e ringraziare le persone che si prendono cura di noi e degli altri nei loro luoghi di lavoro e volontariato: pronto soccorso, ospedali, case per anziani, centri specializzati di cura, mense, empori Caritas, centri di accoglienza dei migranti, centri antiviolenza e case delle donne ma anche sedi della rai, comuni, province, tribunali, librerie, canili,…
Alcuni studenti e insegnanti faranno esperienza diretta di cura degli altri o dell’ambiente (ad esempio: servire ad una mensa per i poveri e senzatetto, ripulire, riordinare e abbellire uno spazio pubblico segnato dall’incuria, dall’abbandono o dall’inverno,…). Altri ancora costruiranno la mappa della città della cura andando a scoprire e “illuminare” le persone, le pratiche e i luoghi di cura del territorio che contribuiscono al nostro ben-essere personale e collettivo.
I partecipanti alla Giornata promuoveranno la cultura della cura raccontando in tempo reale, sui social network, gli incontri, le cose viste e sentite, amplificando così le voci e le storie delle persone incontrate, le loro attività e le loro idee sulla cura #iohocura:
“La cura è un diritto umano, costituzionale e universale, che va rispettato, attuato, organizzato e finanziato. Pensiamo alla cura degli ammalati e della salute di tutte e di tutti. Pensiamo alla cura dei più piccoli e delle giovani generazioni. Pensiamo alla cura dei più fragili e vulnerabili, degli anziani e delle persone e famiglie in difficoltà economiche.
Pensiamo alla cura delle donne vittime di tante violenze e discriminazioni. Pensiamo alla cura del lavoro, dei lavoratori e delle lavoratrici. Pensiamo alla cura della nostra economia, delle nostre città e quartieri, dell’ambiente e dei beni comuni che non sono solo nostri. Pensiamo ai popoli in guerra, a Gaza, in Ucraina e nel resto del mondo, ai migranti, alle persone perseguitate dall’oppressione, dalla miseria e dalle catastrofi ambientali”.
La Giornata della Cura delle persone e del pianeta è parte integrante del Programma Nazionale di educazione civica ‘Trasformiamo il futuro. Per la pace-Con la cura 2023-2024’ che si propone di educare le giovani generazioni alla cura come strumento concreto di pace e di trasformazione del futuro. Questo percorso didattico è a sua volta parte del Decennio della Cura (2020-2030) promosso dalla Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace. Papa Francesco incontrerà gli alunni, i docenti e i dirigenti scolastici coinvolti in questo percorso venerdì 19 aprile 2024 nell’Aula Paolo VI della Città del Vaticano. A questo straordinario evento parteciperanno anche gli amministratori locali, i rettori e i docenti universitari firmatari del ‘Patto di Assisi’.
Per promuovere l’educazione alla cura, la Rete nazionale delle scuole di pace ha ideato e messo a disposizione delle scuole il ‘Quaderno degli esercizi di cura’, un originale strumento didattico di educazione civica con cui sviluppare tutti gli elementi essenziali della cura: l’attenzione, il rispetto, la responsabilità, la presenza, l’ascolto, la comprensione, l’empatia, l’uso delle parole, il dono, la generosità e il coraggio.
La Giornata della Cura è promossa dalla Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace, Rete Nazionale delle Scuole di Pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani e Centro Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova, Provincia di Perugia, Comune di Roma, Perugia, Padova, Parma, Acireale (CT), Bertinoro (FC), Bra (CN), Castel Bolognese (RA), Castellana Grotte (BA), Cavriago (RE), Ceriale (SV), Cerveteri (RM), Cervia (RA), Dolo (VE), Dubino (SO), Fogliano Redipuglia (GO), Locate di Triulzi (MI), Masi Torello (FE), Montefranco (TR), Narni (TR), Palanzano (PR), Radicondoli (SI), Rocca Canterano (RM), Roncadelle (BS), Sagrado (GO), San Miniato (PI), San Vittore Olona (MI), Spoleto (PG), Tivoli (RM), Vibonati (SA), Coordinamento Provinciale Bergamasco enti locali per la pace in collaborazione con Equal Care Day 2024.
La Giornata della Cura delle persone e del pianeta è promossa in occasione dell’Equal Care Day, una iniziativa avviata nel 2016 da una rete tedesca di persone e associazioni che vuole promuovere la rivalutazione e un’equa ripartizione dei lavori di cura nella nostra società.
La cura è il modo più concreto ed efficace con cui ognuno di noi può affrontare i problemi, trasformare il futuro e costruire la pace: “Sempre più spesso siamo costretti a fare i conti con problemi più grandi di noi, che corrono più veloci di noi. Pensiamo alle catastrofi climatiche, alla guerra in Europa, in Palestina, Israele e in troppe altre parti del mondo, all’esplosione del costo della vita, alle migrazioni,… : problemi enormi che, quando non ci sconvolgono direttamente la vita, aumentano la tristezza, l’inquietudine e l’ansia.
Non sono problemi privati. Eppure continuiamo a cercare impossibili risposte individuali. Sono problemi complessi che richiedono evidentemente la collaborazione di tanti. Eppure spesso continuiamo a ricercare solo il nostro personale tornaconto. Nel mondo dell’individualismo in cui siamo ancora immersi, in nome di una nostra presunta sovranità e indipendenza, ci è stato detto che ognuno doveva pensare per sé e competere senza sosta contro tutti. Ma, mentre molte crisi globali ci presentano il conto, ci scopriamo tragicamente soli, impreparati e abbandonati.
Se questi sono i risultati dell’incuria, dobbiamo prendere atto che è tempo di cambiare, che adesso è il tempo della cura: il tempo dell’attenzione sensibile, della vicinanza, dell’ascolto reciproco, del dialogo autentico, dell’assunzione di responsabilità, dell’empatia, della condivisione, della solidarietà.
Nell’ora della crisi, la cura è la risposta più efficace. La cura reciproca è il modo più concreto che abbiamo per fronteggiare i problemi, ridurre le violenze e le sofferenze e cambiare le cose, qui e ora, senza aspettare che lo facciano altri, senza aspettare domani. Per questo la dobbiamo riscoprire, studiare e imparare, organizzare e promuovere.
La cura è la miglior fabbrica di benessere su cui investire tutti insieme. Lenisce il dolore, allevia la solitudine, previene la violenza, vince la disperazione e crea amicizia. Costa fatica, ma costruisce pace e distribuisce felicità.
La cura è essenziale per la vita e la felicità. Dove non c’è cura c’è dolore, malessere, solitudine, esclusione sociale, disperazione, malattie, degrado, abbandono, disinteresse, violenza, violazione dei diritti umani, ingiustizia. La cura è fatta di tante belle cose. La cura è fatta di attenzione, rispetto, responsabilità, presenza, ascolto, comprensione, empatia, parole, tempo, dono, generosità, coraggio. La cura è essenziale per vivere insieme. La cura è il contrario dell’indifferenza e della cultura dello scarto”.
(Foto: Perlapace)
Papa Francesco: promuovere le differenze
Padre Arice: ‘curare il malato, curando le relazioni’, come san Giuseppe Benedetto Cottolengo
“Fin dal principio, Dio, che è amore, ha creato l’essere umano per la comunione, inscrivendo nel suo essere la dimensione delle relazioni. Così, la nostra vita, plasmata a immagine della Trinità, è chiamata a realizzare pienamente sé stessa nel dinamismo delle relazioni, dell’amicizia e dell’amore vicendevole. Siamo creati per stare insieme, non da soli. E proprio perché questo progetto di comunione è inscritto così a fondo nel cuore umano, l’esperienza dell’abbandono e della solitudine ci spaventa e ci risulta dolorosa e perfino disumana. Lo diventa ancora di più nel tempo della fragilità, dell’incertezza e dell’insicurezza, spesso causate dal sopraggiungere di una qualsiasi malattia seria”.
Giornata per la vita, la storia e l’impegno di Carlo Casini raccontato dalla figlia Marina
“La vita è sempre più minacciata a tutti i livelli: annientamento dei valori, violenza diffusa, guerre fratricide, povertà, sottosviluppo… Un buio sempre più fitto che avvolge persone, situazioni, la nostra società, il mondo intero; un buio che uccide la speranza nel cuore delle persone, che getta giovani, adulti, bambini e anziani nella paura, nel non senso di vivere. Per noi non deve essere così. Noi non ci possiamo adeguare, non ci possiamo arrendere! Credere alla vita è luce, luce che annulla il buio, luce che è Bellezza. Abbiamo la potenzialità immensa di essere luce perché siamo figli di Dio”:
La rivista ‘Sì alla Vita’ del Movimento per la Vita ha festeggiato 45 anni
“Ciò che non si comunica non esiste… Per questo il Movimento per la Vita punta tutto su questo giornale: è necessaria una voce che, regolarmente, porti in tante case l’informazione e l’interpretazione dei fatti che sulla frontiera della vita, giorno dopo giorno, in un crescendo vorticoso, accadono nel mondo. Questo è il Sì alla Vita”.
Dal Memoriale della Shoah un monito per ricordare
‘Il Memoriale della Shoah’; ‘Il Giardino dei Giusti’; ‘Il Seme’, comunità per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati, sono le tre sedi dell’iniziativa ‘L’arcivescovo ti invita’, con la quale l’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, ha proposto agli adolescenti tre occasioni per ‘uscire’ dall’ambito parrocchiale e visitare, in sua compagnia, luoghi emblematici del capoluogo lombardo.
Associazione ‘Amici dei Bambini’, 40 anni di adozione
A dicembre scorso si è svolta l’iniziativa solidale che celebra il matrimonio tra eccellenza e solidarietà e da 22 anni contraddistingue il Natale di Ai.Bi (Associazione ‘Amici dei Bambini’), ‘Il Bello che fa Bene®’: “Non solo un evento, ma un modo di pensare e di agire che ogni anno raccoglie tutti i protagonisti del ‘bello’ sotto un comune intento di solidarietà. Un momento perfetto per le aziende e per le persone che credono che una scelta di stile possa sposare una buona azione e, insieme, possano sostenersi a vicenda”, per concludere i festeggiamenti del quarantennale.
La Chiesa ricorda il card. Consalvi
Un convegno di studi, una messa e un concerto per commemorare un personaggio che la Chiesa cattolica ricorda per il ruolo storico in un periodo politicamente complesso. Si tratta del card. Ercole Consalvi, diacono e Segretario di Stato vaticano nell’epoca napoleonica e post napoleonica. Era l’epoca di papa Pio VII, dell’esilio, ma anche quella della restaurazione che arriva con Leone XII anche se per poco. Consalvi è l’uomo della difesa della autonomia della Santa Sede, in politica ma anche nel mondo della cultura. Il convegno, organizzato dalla Segretaria di Stato e dal Pontificio Comitato di scienze storiche, per due giorni mette in luce i vari aspetti della sua vita pubblica, come ha raccontato p. Marek Andrzej Inglot, presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche: