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Antonio Caschetto: in Quaresima con ‘Laudate Deum’

“Sono passati ormai otto anni dalla pubblicazione della Lettera enciclica Laudato si’, quando ho voluto condividere con tutti voi, sorelle e fratelli del nostro pianeta sofferente, le mie accorate preoccupazioni per la cura della nostra casa comune. Ma, con il passare del tempo, mi rendo conto che non reagiamo abbastanza, poiché il mondo che ci accoglie si sta sgretolando e forse si sta avvicinando a un punto di rottura. Al di là di questa possibilità, non c’è dubbio che l’impatto del cambiamento climatico danneggerà sempre più la vita di molte persone e famiglie. Ne sentiremo gli effetti in termini di salute, lavoro, accesso alle risorse, abitazioni, migrazioni forzate e in altri ambiti”.

Così inizia l’esortazione apostolica ‘Laudate Deum’ di papa Francesco, nella quale si ritrova alcuni  temi principali delle sue due encicliche precedenti, ‘Laudato sì’ e ‘Fratelli tutti’: l’urgenza di affrontare la crisi sociale e ambientale, l’ascolto della scienza, la critica al paradigma tecnocratico, la volontà di costruire un ‘noi’ in grado di prendersi cura della casa comune, mediante il lavoro delle istituzioni internazionali e il protagonismo della società civile. 

A Macerata la scuola missionaria della diocesi ha invitato l’architetto Antonio Caschetto, Pojecct Manager del Centro ‘Laudato Sì’ ed Advisor del Programma Globale dei Circoli ‘Laudato sì’, a cui abbiamo chiesto di spiegarci il motivo per cui papa Francesco invita a lodare Dio: “E’ nella natura dell’uomo essere creatura ed è dovere di ognuno di noi lodare il Signore attraverso le sue creature”.

Quali sono le motivazioni spirituali dell’enciclica ‘Laudate Deum’?

“L’enciclica è un documento molto pratico, perché è un invito alla transizione ecologica in maniera chiara; però all’interno di essa ci sono motivazioni spirituali molto forti, che attingono alla tradizione della Chiesa ed ai documenti del magistero. Il papa ribadisce in questo documento queste motivazioni spirituali. Con diverse citazioni da ‘Laudato sì’, è richiamata la comprensione biblica del mondo come creazione e possesso esclusivo di Dio, l’atteggiamento di Gesù che sapeva cogliere nel mondo la bellezza seminata dal Padre e la presenza del Risorto che avvolge il mondo materiale. Viene rimarcata l’opposizione tra la fede che ci fa sentire uniti alle altre creature e il paradigma tecnocratico che ci isola dalle realtà circostanti”.

Ad Assisi nascerà nel mese di maggio il Centro ‘Laudato Sì’: di cosa si tratta?

“L’idea è quella di rendere Assisi un luogo di promozione dell’ecologia integrale attraverso il ‘Cantico delle creature’ ed attraverso il creato, perché la città parla con una spiritualità particolare. Con la collaborazione della diocesi e con i francescani cerchiamo di portare avanti questi temi. Consentirà, a tutti coloro che operano nell’ambito dell’ecologia integrale e ai pellegrini in visita ad Assisi, di vivere i luoghi francescani con attività di formazione, incontro e spiritualità nel creato”.

Cosa sono i ‘luoghi Laudato sì’?

“Tutto il Movimento ‘Laudato Sì’, e coloro che hanno a cuore l’ecologia integrale, vedono in Assisi un punto di riferimento. Il cammino sinodale svolto in questi anni con la diocesi di Assisi, con i francescani, con le religiose e i religiosi, i laici, la Pro Civitate Christiana, il FAI ed il Comune, ci ha suggerito di proporre un ‘ecosistema di luoghi’ che possano rappresentare per i pellegrini e per i visitatori opportunità di sensibilizzazione, di formazione e spiritualità. ‘Terra Laudato Sì’ nasce dal desiderio di vivere luoghi dell’incontro nella città del Poverello. Soprattutto il nostro desiderio è che siano luoghi di incontro tra persone in contatto in varie parti di Italia e del mondo, ma anche luogo di incontro con Dio che ci parla attraverso il creato. San Francesco può essere un ottimo modello per entrare in dialogo con Dio attraverso questo linguaggio”.

A maggio si terrà anche la ‘Settimana Laudato Sì’ sul tema della speranza: di cosa si tratta?

“Questa settimana si celebra a fine maggio per ricordare la pubblicazione dell’enciclica, fatta il 24 maggio 2015. Non è solo un ricordo, ma un modo per attivarsi concretamente. Quest’anno il tema è la speranza. E’ molto bello, perché la Santa Sede invita tutte le comunità a camminare insieme ed a prendere impegni concreti per la tutela dell’ambiente. La speranza è uno strumento che ci consente di superare la legge naturale del decadimento. La speranza ci è data da Dio come protezione e guardia contro la futilità. Solo attraverso la speranza possiamo realizzare in pienezza il dono della libertà. Libertà di agire non solo per raggiungere divertimento e prosperità, ma per raggiungere la fase in cui siamo liberi e responsabili”.

Per quale motivo sperare per la terra è sperare per l’umanità?

“La speranza è quell’ancora che dà senso alla vita. Molto spesso il mondo sembra dirci che non abbiamo speranza; invece abbiamo bisogno di riprendere quest’ancora con maggior consapevolezza. C’è una frase comunemente attribuita a sant’Agostino che dice: ‘La speranza ha due belle figlie; i loro nomi sono Rabbia e Coraggio. Rabbia per come stanno le cose e coraggio di vedere che non rimangano come sono’. Mentre assistiamo alle grida e alle sofferenze della terra e di tutte le creature, lasciamo che la santa rabbia ci spinga verso il coraggio di essere fiduciosi e attivi per la giustizia. Crediamo che l’incarnazione del Figlio di Dio offra una guida che ci consenta di affrontare questo mondo inquietante. Dio è con noi nel tentativo di rispondere alle sfide del mondo in cui viviamo”.

Con mercoledì delle ceneri è iniziato il tempo quaresimale: cosa propongono i circoli ‘Laudato sì’ per vivere questo tempo?

“A livello internazionale il movimento propone un cammino con l’invito a fermarsi ad ascoltare. E’ un invito a rallentare i ritmi della propria vita ed a vivere nel creato la quaresima come tempo di ascolto attraverso un impegno concreto per un mondo migliore. Lo facciamo con la preghiera e con l’aiuto dei sussidi, che sono inviati quotidianamente attraverso whattsap a chi si iscrive nel sito del movimento”.

Papa Francesco: i santi indicano la strada per l’unità dei cristiani

Ad inizio della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani papa Francesco ha ricevuto in udienza la delegazione ecumenica finlandese, che si prepara nel 2030 a celebrare il millenario della morte di Sant’Olav, in occasione della festa di sant’Enrico, che è patrono della Finlandia. Riprendendo il discorso introduttivo del vescovo Åstrand sui santi nel cammino ecumenico papa Francesco ha evidenziato il significato della Chiesa pellegrina:

P. Mauro Bossi ci introduce al vegetarianesimo cristiano

Il vegetarianismo cristiano è la pratica di attenersi ad uno stile di vita vegetariano, basata su convinzioni derivanti dalla fede cristiana. Questa scelta alimentare è prescritta dalle regole di alcuni ordini monastici, come i minimi e i trappisti. Negli ultimi secoli, in parallelo allo sviluppo dell’etica animale e dei movimenti animalisti, il vegetarianesimo cristiano si è intrecciato alla riflessione teologica sugli animali e sui doveri umani nei loro confronti.

Tanti auguri papa Francesco

A conclusione della recita dell’Angelus di oggi papa Francesco ha impartito ai’Bambinelli’, portati a piazza san Pietro dai ragazzi e ragazze degli oratori romani: “E ora saluto voi, cari bambini e ragazzi degli oratori e delle scuole di Roma, che avete portato le statuine di Gesù Bambino perché siano benedette. Le benedico. E nel benedire i vostri ‘Bambinelli’, vi chiedo di pregare davanti al presepio per i bambini che vivranno un Natale difficile, nei luoghi di guerra, nei campi-profughi, in situazioni di grande miseria. Grazie di questo, e buon Natale a voi e alle vostre famiglie!”

Papa Francesco: custodire e vigilare

“In Israele e Palestina la situazione è grave… A Gaza c’è tanta sofferenza; mancano i beni di prima necessità. Auspico che tutti coloro che sono coinvolti possano raggiungere al più presto un nuovo accordo per il cessate-il-fuoco e trovare soluzioni diverse rispetto alle armi, provando a percorrere vie coraggiose di pace. Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime dell’attentato avvenuto questa mattina nelle Filippine, dove una bomba è esplosa durante la Messa. Sono vicino alle famiglie, al popolo di Mindanao che già tanto ha sofferto”.

Cecilia Turbitosi: creato e missione richiedono pace e giustizia

“Per noi che lavoriamo per la Chiesa ‘nel terreno’, il Tempo del Creato è un’opportunità meravigliosa per promuovere e vivere l’ecologia integrale… Molto importante la collaborazione, da noi come in tantissime diocesi italiane, con gli uffici ‘ecumenismo e dialogo interreligioso’ e ‘problemi sociali e il lavoro’, coordinati dagli uffici nazionali della Conferenza Episcopale Italiana che promuovono il Tempo del Creato.

Papa Francesco ai biblisti: Bibbia è patrimonio di tutti

La categoria di alleanza assume un ruolo importante nella narrazione biblica per la formazione dell’identità e della memoria del gruppo credente in rapporto all’orizzonte più ampio dell’umanità e del creato.

Giornata di preghiera per la cura del creato per la giustizia e la pace

“Dopo domani, 1° settembre, si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del creato, inaugurando il ‘Tempo del creato’ che durerà fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. In quella data ho intenzione di pubblicare un’Esortazione, una seconda ‘Laudato sì’. Uniamoci ai nostri fratelli e sorelle cristiani nell’impegno di custodire il creato come dono sacro del Creatore.

Ad Amelia ‘Madre Terra, Sorelle Stelle’

Dal 1 al 10 settembre avrà luogo ad Amelia la terza edizione del festival ‘Madre Terra, Sorelle Stelle’, dedicato a temi culturali, scientifici ed artistici essenzialmente incentrati sull’ecologia integrale, la ricerca scientifica, l’astronomia e il dialogo fra scienza e fede.

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