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Rondine a Marsiglia per il grande incontro del Mediterraneo alla presenza di papa Francesco

Anche una delegazione di Rondine Cittadella della Pace partecipa all’evento di Marsiglia che vede un nuovo ciclo di incontri tra i vescovi e i giovani del Mediterraneo e una nuova occasione di confronto sul tema delle migrazioni. I Rencontres Méditerranéens ‘Mosaico di Speranza’ in corso fino al 24 settembre, in conclusione vedrà anche l’intervento di Rondine nella sessione conclusiva che anticipa l’atteso incontro con papa Francesco.
Papa Francesco in Mongolia lancia un appello per la pace nel mondo

‘Passino le nuvole oscure della guerra, vengano spazzate via dalla volontà ferma di una fraternità universale in cui le tensioni siano risolte sulla base dell’incontro e del dialogo, e a tutti vengano garantiti i diritti fondamentali!’: con questo tweet papa Francesco ha iniziato il viaggio apostolico in Mongolia, dove è atterrato ieri, accolto dal presidente Ukhnaagiin Khürelsükh, che le relazioni tra Mongolia e Santa Sede hanno una lunga storia:
L’Estate, un tempo per la missione

Domenica 18 giugno a Loreto si è conclusa la scuola missionaria della diocesi di Macerata con la preghiera per la pace di papa Francesco: “Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica! Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze ed anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre ‘fratello’, e lo stile della nostra vita diventi shalom, pace!”
La pace è possibile, YouTopic Fest quattro giorni 2.000 persone a Rondine

Domenica scorsa si è conclusa la settima edizione di YouTopic Fest, il Festival internazionale del Conflitto di Rondine, che quest’anno ha fatto registrare in questi ‘quattro giorni disarmanti’ la presenza di circa 2.000 persone, tra giovani, studenti, famiglie che hanno preso parte ai 40 eventi culturali e artistici, workshop e panel, esplorando e percorrendo i passi possibili della via di riconciliazione, come ha chiosato Franco Vaccari, presidente e fondatore di Rondine Cittadella della Pace:
YouTopic Fest 2023: oltre 2.000 giovani pronti a dare il via al Festival di Rondine

Tutto pronto per YouTopic 2023, il Festival Internazionale sul Conflitto che dall’8 all’11 giugno si svolge nel borgo di Rondine (AR). Si parte con la marcia della pace “Rondine in cammino per la pace”, organizzata in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana e l’Ufficio Scolastico Provinciale – Arezzo, e con la Consulta Provinciale degli Studenti di Arezzo: un cammino da Arezzo a Rondine, che vede ai blocchi di partenza, stamattina, oltre 2.000 studenti delle scuole toscane, che si uniranno ai giovani di Rondine, chiamati a vivere una giornata di dialogo e di educazione alla pace nel piccolo borgo aperto al mondo, fucina dei futuri leader di pace: la Cittadella della Pace.
Papa Francesco: la pace è integrale

Alla riunione dei capi di Stato del G7 a Tokjo, dove si sono decise sanzioni contro la Russia, che ha invaso l’Ucraina, con il possibile invio dei F16 all’esercito ucraino, papa Francesco ha inviato al vescovo di Hiroshima, mons. Alexis Mitsuru Shirahama, un messaggio, pregando che sia un summit ‘fruttuoso’:
Il Metodo Rondine per una nuova comunità globale di pace

La guerra è una realtà, disumana e inaccettabile: questa è l’esperienza, che da 25 anni Rondine porta avanti, insegnando che siamo tutti ‘portatori sani’ di nemico: un’idea perversa che, cominciando dalle relazioni, avvelena le società e porta alla disumanizzazione e all’indifferenza. Per questo c’è urgente bisogno di promuovere una cultura fondata sulla cura delle relazioni, che ripudi l’idea di nemico.
Mons. Redaelli: senza perdono non c’è giustizia
L’appello dal Nagorno-Karabakh, riaprire il ‘corridoio’ di Lachin

Le recenti manifestazioni di protesta di fronte a una base militare russa a Gyumri, in Armenia, sono un segnale che si sta avvicinando un’altra fase di conflitto aperto nel Nagorno-Karabakh, conteso da Erevan e Baku. Il rischio è una ‘terza guerra’ dopo quella degli anni 1992-1994 e quella dei 44 giorni del 2020, come sostengono molti osservatori, armeni e azeri, e quelli neutrali. Come scrive Guseinbala Salimov su Zerkalo.az, ‘è ormai evidente che il contingente di pace dei russi non è in grado di svolgere la sua missione’.