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Ad Arezzo il Meeting dei giovani dell’Unitalsi della Toscana

Circa 150 giovani sono attesi ad Arezzo sabato 4 e domenica 5 novembre per l’annuale Meeting dei Giovani toscani dell’Unitalsi, l’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali. L’iniziativa, che si svolge ogni dodici mesi all’inizio dell’anno pastorale in una località differente, è un momento di incontro, riflessione e festa con i giovani di età compresa tra i 13 e i 35 anni.
Terremoto: la solidarietà italiana al popolo del Marocco

Al termine della recita dell’Angelus domenicale papa Francesco ha pregato per le vittime del terremoto che la notte di venerdì scorso ha colpito la popolazione del Marocco: “Desidero esprimere la mia vicinanza al caro popolo del Marocco, colpito da un devastante terremoto. Prego per i feriti, per coloro che hanno perso la vita (tanti!) e per i loro familiari. Ringrazio i soccorritori e quanti si stanno adoperando per alleviare le sofferenze della gente; il concreto aiuto di tutti possa sostenere la popolazione in questo tragico momento: siamo vicini al popolo del Marocco!”
Papa Francesco: solo Cristo disseta

“La Messa è azione di grazie, ‘Eucaristia’. Celebrarla in questa terra mi ha fatto ricordare la preghiera del padre gesuita Pierre Teilhard de Chardin, elevata a Dio esattamente 100 anni fa, nel deserto di Ordos, non molto lontano da qui… Padre Teilhard era impegnato in ricerche geologiche. Desiderava ardentemente celebrare la Santa Messa, ma non aveva con sé né pane né vino. Ecco, allora, che compose la sua ‘Messa sul mondo’, esprimendo così la sua offerta: ‘Ricevi, o Signore, questa Ostia totale che la Creazione, mossa dalla tua attrazione, presenta a Te nell’alba nuova’. E una preghiera simile era già nata in lui mentre si trovava al fronte durante la Prima guerra mondiale, dove operava come barelliere”.
65.000 giovani italiani alla Gmg di Lisbona
Al Giffoni Film Festival al centro gli adolescenti in difficoltà

‘Indispensabili’ per la crescita delle comunità e per lo sviluppo dei territori, per innescare il cambiamento, far circolare idee, alimentare emozioni, condividere valori: è questo il tema della 53esima edizione del Giffoni Film Festival che ha scelto di iniziare il suo racconto in uno degli spazi più suggestivi della Campania, la Casina Vanvitelliana di Bacoli (Na), dove è stato presentato il programma del festival, previsto dal 20 al 29 luglio.
Da Matera il pane dell’Eucarestia
Papa Francesco invita a difendere la famiglia

Oggi alla presenza di papa Francesco, il card. Kevin Farrell, Prefetto del Dicastero per i Laici, Famiglia e Vita, ha presieduto la celebrazione eucaristica in piazza San Pietro ed in collegamento con le diocesi per il X Incontro Mondiale delle Famiglie, che si conclude domani nelle diocesi con la celebrazione eucaristica. Nell’omelia il papa ha ringraziato le famiglie per la partecipazione all’incontro mondiale:
Covid 19: racconti del dolore al femminile

“Che cosa fai, che cosa pensi, se tuo marito muore per una malattia sconosciuta, e tu non hai potuto essergli vicino negli ultimi giorni, negli ultimi istanti; se sei divisa tra i sensi di colpa per non aver saputo capire in tempo, ammesso che un tempo per capire ci fosse, che il maledetto virus (‘la bestia’, il ‘maledetto mostro’) era arrivato e la rabbia nei confronti di istituzioni che sembrano più che mai lontane e inefficienti…; se la quarantena ti tiene lontana non solo dal cimitero, ma dagli amici, dalle persone che ti vogliono bene”.
Domenica XVII: l’evento della moltiplicazione dei pani

Il miracolo della moltiplicazione dei pani evidenziato nel Vangelo è uno di quegli eventi che mirabilmente hanno inciso nella vita, nell’esperienza, nella cultura dei cristiani, popolo di Dio. La Liturgia oggi si concentra sul mistero profondo racchiuso in questo evento. L’episodio offre certamente diverse piste di lettura: c’è una lettura etico-sociale o caritativa, c’è una pista eucaristica.
Papa Francesco: Gesù ha sperimentato l’esilio

“Nella fuga in Egitto il piccolo Gesù sperimenta, assieme ai suoi genitori, la tragica condizione di sfollato e profugo segnata da paura, incertezza, disagi. Purtroppo, ai nostri giorni, milioni di famiglie possono riconoscersi in questa triste realtà. Quasi ogni giorno la televisione e i giornali danno notizie di profughi che fuggono dalla fame, dalla guerra, da altri pericoli gravi, alla ricerca di sicurezza e di una vita dignitosa per sé e per le proprie famiglie. In ciascuno di loro è presente Gesù, costretto, come ai tempi di Erode, a fuggire per salvarsi. Nei loro volti siamo chiamati a riconoscere il volto del Cristo affamato, assetato, nudo, malato, forestiero e carcerato che ci interpella. Se lo riconosciamo, saremo noi a ringraziarlo per averlo potuto incontrare, amare e servire. Le persone sfollate ci offrono questa opportunità di incontro con il Signore”.