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Marco Polo e i francescani in terra di Cina

Nella realtà odierna sono molto importanti i mediatori culturali, ossia coloro che riescono a far incontrare popoli e culture così da costruire strutture di pace che contrastino gli scontri d’ignoranza di cui si vedono gli esiti nefasti.

Tra questi personaggi dall’alto valore storico e simbolico certamente c’è Marco Polo, il mercante veneziano che giunse in terra di Cina e di cui ricorrono settecento anni dalla morte avvenuta a Venezia l’8 gennaio 1324.

Le iniziative in programma sono molteplici e tra esse si evidenzia il convegno ‘Appunti di viaggio: Marco Polo e i Francescani in Oriente nei secoli XIII-XIV’ in programma a Tolentino sabato 19 ottobre 2024 già annunciato nel sito ufficiale del centenario Homepage | Le vie di Marco Polo.

Certamente un ruolo importante ha avuto frate Giovanni da Montecorvino primo vescovo in terra di Cina proprio negli anni in cui era presente anche Marco Polo assieme ad altri mercanti, come spiega Pacifico Sella in Giovanni da Montecorvino, l’anti Marco Polo del Cristianesimo – La Nuova Bussola Quotidiana (lanuovabq.it).

Questo si può leggere nel blog ‘Il Cattolico’ di p. Pietro Messa; mentre il sito dell’Università Antonianum di Roma rilancia, tra le molte iniziative in programma per il centenario della morte di Marco Polo, il convegno ‘Appunti di viaggio: Marco Polo e i Francescani in Oriente nei secoli XIII-XIV’ che si terrà a Tolentino sabato 19 ottobre, come già annunciato nel sito ufficiale del centenario del comune di Venezia, www.leviedimarcopolo.it;  

“Nella realtà odierna sono molto importanti i mediatori culturali, ossia coloro che riescono a far incontrare popoli e culture così da costruire strutture di pace che contrastino gli scontri d’ignoranza di cui si vedono gli esiti nefasti. Tra questi personaggi dall’alto valore storico e simbolico certamente c’è Marco Polo, il mercante veneziano che giunse in terra di Cina e di cui ricorrono settecento anni dalla morte avvenuta a Venezia l’8 gennaio 1324”.

La regione e le città delle Marche hanno da molti secoli rapporti con Venezia; tramite il mare Adriatico, i commercianti e i frati degli ordini mendicanti come il francescano Tommaso da Tolentino partirono nel 1290 per raggiungere prima l’Armenia, poi la Persia, l’India e la Cina, quasi sempre viaggiando su navi mercantili veneziane. Il legame tra Tolentino e Venezia è rafforzato anche da tre personaggi: Francesco Filelfo letterato, Niccolò Mauruzi condottiero e san Nicola da Tolentino.

Il convegno affronta il tema di questi avventurosi viaggi che trovano la loro massima espressione nel libro ‘Il Milione’, dettato da Marco Polo a Rustichello da Pisa, e nell’ ‘Itinerarium de mirabilibus orientalium Tartarorum’ del francescano Odorico da Pordenone, che nel 1324 circa compì l’impresa di prelevare i resti dei martiri a Thane (India) e condurli via mare sino a Zayton (Quanzhou:

“I relatori di diverse università italiane ed estere parleranno dell’intenso scambio di saperi e di commerci dell’epoca, oltre che dell’incontro tra diverse culture che dialogano rispettosamente e senza rinunciare alla propria identità”, ha concluso la nota dell’università Antonianum di Roma.

(Foto: Il Cattolico)

Le radici francescane della missione in Cina di Matteo Ricci

Uno dei migliori amici d’infanzia di padre Matteo Ricci fu il suo concittadino nonché confratello gesuita Gerolamo Costa. Questo permise che nell’epistolario tra i due appaiano anche notizie circa le rispettive famiglie. Così nella lettera scritta dalla Cina il 14 agosto 1599 al padre Gerolamo, rettore del noviziato dei gesuiti a Roma afferma:

Gli auguri perché in Cina ci siano pace e rispetto

“Dopodomani, 1° febbraio, in tutto l’Estremo Oriente, nonché in varie parti del mondo, si celebrerà il Capodanno Lunare. In questa circostanza, rivolgo il mio cordiale saluto ed esprimo l’augurio che nel Nuovo Anno tutti possano godere la pace, la salute e una vita serena e sicura. Com’è bello quando le famiglie trovano occasioni per radunarsi e vivere insieme momenti di amore e di gioia!”

Tolentino ricorda il beato Tommaso

“Carissimi fratelli un saluto dall’antichissima cappella della cattedrale di san Catervo di Tolentino. Vogliamo pregare con voi ricordando il beato fra Tommaso da Tolentino, ringraziando il Signore per la sua testimonianza, vogliamo pregare per i pastori delle Chiese locali. Come il Signore, attraverso il suo Spirito, ha sostenuto gli inizi della Chiesa attraverso la comunione degli apostoli, l’eucarestia, la preghiera e la carità, così oggi sostenga i suoi pastori al servizio del loro popolo e doni ancora nuovi e coraggiosi servitori alla sua Chiesa”.

Il Vaticano rompe con gli Usa e apre al comunismo cinese: scelta libertaria o liberticida?

Sono lontani i tempi in cui San Giovanni Paolo II saliva in cattedra in nome della lotta al comunismo. Lo sono altrettanto quelli di Benedetto XVI che a spada tratta difendeva i valori cristiani dell’Europa e in generale delle conquiste di libertà dell’occidentali.

“La Perla d’Oriente, Evoluzione della Chiesa Cattolica in Hong Kong”, il nuovo libro di p. Ticozzi

Chiesa cristiana Hong Kong

“La Perla d’Oriente, Evoluzione della Chiesa Cattolica in Hong Kong” di p. Sergio Ticozzi è il primo resoconto dettagliato della fondazione della Chiesa cattolica in Hong Kong, per opera in particolare del Pontificio Istituto delle Missioni Estere (PIME), che ne è stato la forza trainante per ben cento anni, dal 1867 al 1968. In tutto questo tempo la storia della Chiesa si è identificata con la storia del PIME.

Beato Tommaso da Tolentino apre la via verso la Cina

Tommaso nacque a Tolentino intorno al 1250 ed entrato giovanissimo nell’Ordine Francescano, fu tra i più accesi sostenitori dell’ideale di povertà in conformità della Regola e per questo motivo fu imprigionato due volte. Liberato dal carcere per intervento del generale dell’Ordine, Raimondo Godefroy, fu insieme ad Angelo Clareno, Marco da Montelupone, Pietro da Macerata ed Angelo da Tolentino nella missione di Armenia.

Papa Francesco invita a scoprire la bellezza del pentimento

Nell’aula ‘Paolo VI’ 7000 persone hanno assistito all’udienza generale di papa Francesco, che ha affrontato il tema della seconda beatitudine, ‘Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati’, invitando a ‘risvegliare la gente che non sa commuoversi del dolore altrui’, concludendola con un appello per la Siria e la Cina:

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