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Da papa Francesco un invito a testimoniare il Vangelo

Anche oggi, al termine dell’udienza generale, papa Francesco ha rinnovato l’appello di pace per Israele, Palestina e Ucraina, invitando i fedeli a pregare per essa ed a chiedere di liberare i prigionieri e di concedere, allo stesso tempo, un corridoio umanitario:

Benedetto XVI raccontato dal suo biografo teologico Elio Guerriero

La morte di papa Benedetto XVI è stata accompagnata dalla pubblicazione di una serie di volumi nei quali, in modi diversi, si avverte l’eco delle tensioni presenti nella Chiesa in Germania. Tra queste pubblicazioni si distingue il volume dello stesso papa Benedetto XVI, ‘Che cos’è il cristianesimo’, il cui filo conduttore è un accorato appello a desistere da atteggiamenti che possono recare danno all’unità della Chiesa e favorire il distacco dalla comunione cattolica.

Alver Metalli racconta papa Benedetto XVI visto dal Sud America

“Ecco il tesoro inestimabile di cui è ricco il Continente latinoamericano, ecco il suo patrimonio più prezioso: la fede in Dio Amore, che in Cristo Gesù ha rivelato il suo volto. Voi credete in Dio Amore: questa è la vostra forza, che vince il mondo, la gioia che nulla e nessuno potrà togliervi, la pace che Cristo vi ha conquistato con la sua Croce! E’ questa fede che ha fatto dell’America il ‘Continente della speranza’. Non un’ideologia politica, non un movimento sociale, non un sistema economico; è la fede in Dio Amore, incarnato, morto e risorto in Gesù Cristo, l’autentico fondamento di questa speranza che tanti frutti magnifici ha portato, dall’epoca della prima evangelizzazione fino ad oggi, come attesta la schiera di Santi e Beati che lo Spirito ha suscitato in ogni parte del Continente”.

Benedetto XVI secondo il segretario Georg Gänswein

In un importante libro su Francesco d’Assisi lo studioso André Vauchez dedica la prima parte alla vicenda biografica mentre la seconda alla costruzione della memoria, ossia come la sua vicenda è stata narrata e trasmessa lungo i secoli.

Papa Benedetto XVI nel ricordo della Comunità di Taizè

Nell’ultima giornata degli incontri europei dei giovani, organizzato dalla comunità di Taizè a Rostock, frère Alois ha ricordato il papa emerito Benedetto XVI, deceduto nell’ultimo giorno dello scorso anno: “La morte del papa emerito Benedetto XVI tocca i nostri cuori a Taizé perché la nostra comunità è in relazione con lui da più di mezzo secolo. In realtà, Joseph Ratzinger e frère Roger si conoscevano già al Concilio Vaticano II, dove uno era un esperto e l’altro un osservatore”.

Papa Francesco ricorda la dedizione orante di Benedetto XVI

‘Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito’: da queste ultime parole di Gesù prima di morire in croce, papa Francesco ha ricordato il papa emerito Benedetto XVI nella celebrazione esequiale, perché è una conferma della vita di Gesù:

“Mani di perdono e di compassione, di guarigione e di misericordia, mani di unzione e benedizione, che lo spinsero a consegnarsi anche nelle mani dei suoi fratelli. Il Signore, aperto alle storie che incontrava lungo il cammino, si lasciò cesellare dalla volontà di Dio, prendendo sulle spalle tutte le conseguenze e le difficoltà del Vangelo fino a vedere le sue mani piagate per amore”.

Quella di Benedetto XVI è stata una dedizione orante: “Dedizione orante, che si plasma e si affina silenziosamente tra i crocevia e le contraddizioni che il pastore deve affrontare e l’invito fiducioso a pascere il gregge. Come il Maestro, porta sulle spalle la stanchezza dell’intercessione e il logoramento dell’unzione per il suo popolo, specialmente là dove la bontà deve lottare e i fratelli vedono minacciata la loro dignità.

In questo incontro di intercessione il Signore va generando la mitezza capace di capire, accogliere, sperare e scommettere al di là delle incomprensioni che ciò può suscitare. Fecondità invisibile e inafferrabile, che nasce dal sapere in quali mani si è posta la fiducia. Fiducia orante e adoratrice, capace di interpretare le azioni del pastore e adattare il suo cuore e le sue decisioni ai tempi di Dio”.

E’ stata una “dedizione sostenuta dalla consolazione dello Spirito, che sempre lo precede nella missione: nella ricerca appassionata di comunicare la bellezza e la gioia del Vangelo, nella testimonianza feconda di coloro che, come Maria, rimangono in molti modi ai piedi della croce, in quella pace dolorosa ma robusta che non aggredisce né assoggetta; e nella speranza ostinata ma paziente che il Signore compirà la sua promessa, come aveva promesso ai nostri padri e alla sua discendenza per sempre”.

L’omelia del papa è un invito a seguire il suo insegnamento: “Anche noi, saldamente legati alle ultime parole del Signore e alla testimonianza che marcò la sua vita, vogliamo, come comunità ecclesiale, seguire le sue orme e affidare il nostro fratello alle mani del Padre: che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l’olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita”.

Papa Francesco ha terminato l’omelia esprimendo gratitudine al papa emerito Benedetto XVI: “E’ la consapevolezza del Pastore che non può portare da solo quello che, in realtà, mai potrebbe sostenere da solo e, perciò, sa abbandonarsi alla preghiera e alla cura del popolo che gli è stato affidato. E’ il Popolo fedele di Dio che, riunito, accompagna e affida la vita di chi è stato suo pastore.

Come le donne del Vangelo al sepolcro, siamo qui con il profumo della gratitudine e l’unguento della speranza per dimostrargli, ancora una volta, l’amore che non si perde; vogliamo farlo con la stessa unzione, sapienza, delicatezza e dedizione che egli ha saputo elargire nel corso degli anni.

Vogliamo dire insieme: ‘Padre, nelle tue mani consegniamo il suo spirito’. Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce!”

Dopo la messa la bara è stata benedetta e incensata dal card. Re decano del sacro Collegio, mentre papa Francesco ha fatto un saluto personale prima che il feretro fosse riportato in basilica.

Mentre nel rogito per il ‘pio transito’ del papa emerito è stata ricordata anche l’ultima Udienza generale del pontificato, il 27 febbraio 2013, in cui assicurò: “Continuerò ad accompagnare il cammino della Chiesa con la preghiera e la riflessione, con quella dedizione al Signore e alla sua Sposa che ho cercato di vivere fino ad ora ogni giorno e che vorrei vivere sempre”.

(Foto: Santa Sede) 

Papa Francesco ha ricordato Benedetto XVI

“Prima di iniziare questa catechesi vorrei che ci unissimo a quanti, qui accanto, stanno rendendo omaggio a Benedetto XVI e rivolgere il mio pensiero a lui, che è stato un grande maestro di catechesi. Il suo pensiero acuto e garbato non è stato autoreferenziale, ma ecclesiale, perché sempre ha voluto accompagnarci all’incontro con Gesù. Gesù, il Crocifisso risorto, il Vivente e il Signore, è stata la meta a cui papa Benedetto ci ha condotto, prendendoci per mano. Ci aiuti a riscoprire in Cristo la gioia di credere e la speranza di vivere”: in questo modo papa Francesco ha ricordato ad inizio di udienza generale il papa emerito Benedetto XVI.

Il testamento di Benedetto XVI ed il ricordo di chi lo ha conosciuto

“Se in quest’ora tarda della mia vita guardo indietro ai decenni che ho percorso, per prima cosa vedo quante ragioni abbia per ringraziare. Ringrazio prima di ogni altro Dio stesso, il dispensatore di ogni buon dono, che mi ha donato la vita e mi ha guidato attraverso vari momenti di confusione; rialzandomi sempre ogni volta che incominciavo a scivolare e donandomi sempre di nuovo la luce del suo volto. Retrospettivamente vedo e capisco che anche i tratti bui e faticosi di questo cammino sono stati per la mia salvezza e che proprio in essi Egli mi ha guidato bene”: così inizia il testamento spirituale del papa emerito Benedetto XVI, deceduto nell’ultimo giorno dello scorso anno.

Papa Francesco affida Benedetto XVI alla Madre di Dio

“L’inizio di un nuovo anno è affidato a Maria Santissima, che oggi celebriamo come Madre di Dio. In queste ore invochiamo la sua intercessione in particolare per il Papa emerito Benedetto XVI, che ieri mattina ha lasciato questo mondo. Ci uniamo tutti insieme, con un cuore solo e un’anima sola, nel rendere grazie a Dio per il dono di questo fedele servitore del Vangelo e della Chiesa”.

Papa Francesco ha ricordato la gentilezza di Benedetto XVI

“E parlando della gentilezza, in questo momento, il pensiero va spontaneamente al carissimo Papa emerito Benedetto XVI, che questa mattina ci ha lasciato. Con commozione ricordiamo la sua persona così nobile, così gentile.

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