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A Leopoli ‘Hope Christian Music Festival’ della Canzone Cristiana

Fabrizio Venturi, direttore artistico e ideatore della seconda edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo (Christian Music Festival), che si è svolto  in concomitanza con il Festival della Canzone Italiana, ha annunciato che, il prossimo 6 maggio, si terrà in Ucraina, a Leopoli, la manifestazione ‘Hope Christian Music Festival Leopoli 2023’: l’annuncio di Venturi è successivo agli accordi di collaborazione stipulati con la Fondazione Hope Ukraine ETS, presieduta dal dott. Marco Toson.

Papa Francesco invita ad annunciare il Vangelo gratuitamente

Nell’udienza generale odierna papa Francesco ha continuato a svolgere la catechesi sull’evangelizzazione, raccontando la passione degli apostoli, perché l’annuncio cristiano richiede uno zelo apostolico: “Dopo aver visto in Gesù il modello e il maestro dell’annuncio, passiamo oggi ai primi discepoli, quello che hanno fatto i discepoli.

Da Novara mons. Brambilla invita alla vita sociale, che nasce dalla contemplazione

Domenica 22 gennaio Novara ha celebrato la solennità di san Gaudenzio, primo vescovo e patrono della città e della diocesi, celebrata da mons. Franco Giulio Brambilla, che nel pontificale ha evidenziato il gesto della donna di Betania che versa il suo profumo preziosissimo per onorare la Pasqua di Gesù, raccontato nel Vangelo di Marco.

Papa Francesco chiede la cura della liturgia

Discrezione, silenzio e omelie corte perché sono ‘sacramentali’ e non conferenze: così si può sintetizzare l’intervento di papa Francesco ai liturgisti, che hanno partecipato al Corso internazionale di formazione per responsabili diocesani delle celebrazioni liturgiche sul tema ‘Vivere in pienezza l’azione liturgica’, svoltosi al Pontificio Istituto ‘Sant’Anselmo’ la scorsa settimana.

Papa Francesco invita il personale del Vaticano a scoprire la bellezza del Vangelo

Nell’odierna mattinata papa Francesco ha incontrato i dirigenti ed il personale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, ringraziandoli per il servizio svolto con ‘spirito di sacrificio’:

Padre Enzo Fortunato: il presepe è una gioia mai provata prima

La storia della nascita del presepe che compie 800 anni è riportata nel libro del francescano p. Enzo Fortunato, già direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi ed autore del libro ‘Una gioia mai provata’ con la prefazione di mons. Domenico Pompili, ora vescovo a Verona e fino poco tempo fa vescovo a Rieti, nel cui territorio c’è Greccio.

‘Kantiere Kairos’: cantiamo musica cristiana perché abbiamo incontrato Gesù

Promuovere la bellezza della musica cristiana come via per arrivare a Gesù Cristo: con questo obiettivo è nato ad Assisi il ‘Worship Music Festival con Francesco e Carlo Acutis’: tre intense giornate di festa tra musica e preghiera alla Pro Civitate Christiana di Assisi, al teatro Lyrick e al Santuario della Spogliazione.

Mons. Battaglia: Napoli sia città della gioia

E’ stata una lettera appassionata alla città di Napoli il discorso dell’arcivescovo di Napoli, mons. Domenico Battaglia, nel giorno in cui si è celebrata l’Immacolata Concezione, nella chiesa del Gesù Nuovo, attraverso la terza Lettera d’Avvento. Questa Lettera è dedicata ‘alla città della gioia’, che non ha ‘negato i problemi, ma ha avuto la forza per superarli con la tenacia di gettare il cuore oltre l’ostacolo’.

In un film la grande bellezza di Chiara d’Assisi

Sul prato numerosi passeri, tortore, colombe, piccioni e volatili vari si sono posati attorno a Chiara; ci si sarebbe aspettati alla fine un’ammonizione come quella che fece nella famosa predica agli uccelli san Francesco e invece un semplice sorriso della protagonista fa spiccare il volo a tutti che tornano a librarsi nell’aria.

Una licenza poetica della regista Susanna Nicchiarelli nel film ‘Chiara’, ma soprattutto una reminiscenza che rimanda a ‘La grande bellezza’ di Paolo Sorrentino in cui al sussurro di poche parole di un’anziana santa donna i fenicotteri posati sul balcone prendono il via verso il terso cielo romano.

Vi è la consulenza storica di Chiara Frugoni, l’ultima prima del suo transito, ma non è propriamente un film storico; vi è un intreccio di volgare e latino e la musica ha un ruolo importante ma non è un musical essendovi parecchio silenzio; vi sono paesaggi che parlano ma anche un gioco di chiaro scuri, luci e ombre che ricorda quadri come quelli di Caravaggio, Gherardo delle Notti e il Maestro della Candela.

Il miracolo non è assente ma senza effetti speciali, narrato come se fosse la cosa più naturale. Per chi ha potuto condividere, ad esempio presso la Pontificia Università Antonianum in Roma, negli ultimi decenni con Chiara Frugoni ed altri studiosi la ricerca inerente all’assisiate nella visione del film che sarà nelle sale dal 7 dicembre prossimo intuisce pubblicazioni, convegni, edizioni e quant’altro ha contribuito a conoscere meglio questa pagina non secondaria della storia.

Su varie scelte, ad esempio la preminenza della clausura nella tensione con la gerarchia ecclesiastica, si può anche dissentire ma si deve dare adito che l’intreccio tra attenzione alle fonti e l’arte cinematografica è assicurato.   

E la danza delle sorelle ricorda quanto visse una delle figure più significative della posterità di Chiara d’Assisi, ossia la clarissa umanista Caritas Pirckheimer (1467-1532) la quale isolata in una Norimberga divenuta protestante con le sue consorelle non poté più assistere alle celebrazioni per l’assenza di sacerdoti ma questo non impedì di solennizzare le feste anche danzando. 

Alla fine non resta che la domanda colma di stupore perché, senza ignorare la fragilità e le cadute, si intuisce che nella storia di Chiara d’Assisi vi è una realtà sostenuta da qualcosa che precede e provoca la libertà (cfr. P. Messa, Chiara e Francesco d’Assisi.

L’amore di Dio rende felici, Assisi 2022). Si tratta dell’inizio, o meglio la continuazione, da stranieri e pellegrini, come ripeteva frate Francesco d’Assisi, del viaggio che non si fa da soli ma in un cammino comune in cui si è sostenuti dall’eterno nel tempo.  

 (Tratto da Il Cattolico)

‘Genitori sta a noi’: i dieci comandamenti dalla prospettiva di mamma e papà

Da quando sono diventata mamma non è cambiata solo la mia vita, ma anche la mia fede. Voglio dire, il modo di rivolgermi a Dio ha assunto sfumature nuove. I miei esami di coscienza sono spesso incentrati sul mio rapporto con i figli, su come li amo, su come li educo, su come li accudisco.

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