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Padre Enzo Fortunato: il presepe è una gioia mai provata prima

La storia della nascita del presepe che compie 800 anni è riportata nel libro del francescano p. Enzo Fortunato, già direttore della sala stampa del Sacro Convento di Assisi ed autore del libro ‘Una gioia mai provata’ con la prefazione di mons. Domenico Pompili, ora vescovo a Verona e fino poco tempo fa vescovo a Rieti, nel cui territorio c’è Greccio.
‘Kantiere Kairos’: cantiamo musica cristiana perché abbiamo incontrato Gesù

Promuovere la bellezza della musica cristiana come via per arrivare a Gesù Cristo: con questo obiettivo è nato ad Assisi il ‘Worship Music Festival con Francesco e Carlo Acutis’: tre intense giornate di festa tra musica e preghiera alla Pro Civitate Christiana di Assisi, al teatro Lyrick e al Santuario della Spogliazione.
Mons. Battaglia: Napoli sia città della gioia

E’ stata una lettera appassionata alla città di Napoli il discorso dell’arcivescovo di Napoli, mons. Domenico Battaglia, nel giorno in cui si è celebrata l’Immacolata Concezione, nella chiesa del Gesù Nuovo, attraverso la terza Lettera d’Avvento. Questa Lettera è dedicata ‘alla città della gioia’, che non ha ‘negato i problemi, ma ha avuto la forza per superarli con la tenacia di gettare il cuore oltre l’ostacolo’.
In un film la grande bellezza di Chiara d’Assisi

Sul prato numerosi passeri, tortore, colombe, piccioni e volatili vari si sono posati attorno a Chiara; ci si sarebbe aspettati alla fine un’ammonizione come quella che fece nella famosa predica agli uccelli san Francesco e invece un semplice sorriso della protagonista fa spiccare il volo a tutti che tornano a librarsi nell’aria.
Una licenza poetica della regista Susanna Nicchiarelli nel film ‘Chiara’, ma soprattutto una reminiscenza che rimanda a ‘La grande bellezza’ di Paolo Sorrentino in cui al sussurro di poche parole di un’anziana santa donna i fenicotteri posati sul balcone prendono il via verso il terso cielo romano.
Vi è la consulenza storica di Chiara Frugoni, l’ultima prima del suo transito, ma non è propriamente un film storico; vi è un intreccio di volgare e latino e la musica ha un ruolo importante ma non è un musical essendovi parecchio silenzio; vi sono paesaggi che parlano ma anche un gioco di chiaro scuri, luci e ombre che ricorda quadri come quelli di Caravaggio, Gherardo delle Notti e il Maestro della Candela.
Il miracolo non è assente ma senza effetti speciali, narrato come se fosse la cosa più naturale. Per chi ha potuto condividere, ad esempio presso la Pontificia Università Antonianum in Roma, negli ultimi decenni con Chiara Frugoni ed altri studiosi la ricerca inerente all’assisiate nella visione del film che sarà nelle sale dal 7 dicembre prossimo intuisce pubblicazioni, convegni, edizioni e quant’altro ha contribuito a conoscere meglio questa pagina non secondaria della storia.
Su varie scelte, ad esempio la preminenza della clausura nella tensione con la gerarchia ecclesiastica, si può anche dissentire ma si deve dare adito che l’intreccio tra attenzione alle fonti e l’arte cinematografica è assicurato.
E la danza delle sorelle ricorda quanto visse una delle figure più significative della posterità di Chiara d’Assisi, ossia la clarissa umanista Caritas Pirckheimer (1467-1532) la quale isolata in una Norimberga divenuta protestante con le sue consorelle non poté più assistere alle celebrazioni per l’assenza di sacerdoti ma questo non impedì di solennizzare le feste anche danzando.
Alla fine non resta che la domanda colma di stupore perché, senza ignorare la fragilità e le cadute, si intuisce che nella storia di Chiara d’Assisi vi è una realtà sostenuta da qualcosa che precede e provoca la libertà (cfr. P. Messa, Chiara e Francesco d’Assisi.
L’amore di Dio rende felici, Assisi 2022). Si tratta dell’inizio, o meglio la continuazione, da stranieri e pellegrini, come ripeteva frate Francesco d’Assisi, del viaggio che non si fa da soli ma in un cammino comune in cui si è sostenuti dall’eterno nel tempo.
(Tratto da Il Cattolico)
‘Genitori sta a noi’: i dieci comandamenti dalla prospettiva di mamma e papà
Papa Francesco: la Santità è bellezza

Ci sono santi e sante anche nel 2022, nel bene che germoglia in “apparentemente inattuali gesti di pace, nella diserzione alla strage, nella preghiera, nella testimonianza e nella carità segrete che cambiano tutto, fosse anche per una sola persona… Ci sono santi e sante, che, nella guerra in Europa e in altri 168 luoghi del mondo, stanno parlando anche adesso, dicendo agli uomini e alle donne di questo tempo che c’è una salvezza che ci riguarda e che non è una fuga all’indietro, ma una corsa in avanti verso un orizzonte cristiano che coincide, anche se non si esaurisce, con l’umanesimo che fa fare pace al mondo”:
Papa Francesco: con lo sport si educa all’accoglienza

Ancora l’educazione negli incontri di papa Francesco, che questa volta avviene attraverso lo sport, affinché sia accessibile: questo è stato lo scopo del convegno internazionale ‘Sport for all. Cohesive, Accessible and Tailored to each person’, organizzato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, insieme al Dicastero per la Cultura e l’Educazione, in collaborazione con la Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport in Italia: “Ma voi sapete bene che per raggiungere obiettivi alti, ardui e difficili (altius, citius, fortius) serve fare gioco di squadra, serve mettersi insieme, communiter. Altius, citius, fortius – communiter”.
L’invito di papa Francesco a costruire una città accogliente

“Il senso ultimo del nostro ‘viaggio’ in questo mondo è la ricerca della vera patria, il Regno di Dio inaugurato da Gesù Cristo, che troverà la sua piena realizzazione quando Lui tornerà nella gloria. Il suo Regno non è ancora compiuto, ma è già presente in coloro che hanno accolto la salvezza”: così inizia il messaggio di papa Francesco, ‘Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati’, in occasione della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebra oggi.
Papa Francesco ai cattolici: la memoria apre al Vangelo

Nell’ultimo giorno del viaggio apostolico in Kazakhstan papa Francesco ha incontrato prima in forma privata i gesuiti che lavorano nella regione russa eppoi ha raggiunto la Cattedrale della ‘Madre del Perpetuo Soccorso’, sede dell’arcidiocesi di Maria Santissima, salutato dal presidente della Conferenza episcopale dell’Asia centrale, istituita appena un anno fa, mons. Josè Luis Mumbiela Sierra:
‘Diario della felicità 3’: Cecilia Galatolo racconta le storie di quattro giovani per conoscere Gesù

‘Diario della felicità 3’: quattro storie di giovani che, di fronte all’insorgere di malattie mortali hanno saputo offrire la loro vita e le loro sofferenze a Gesù. Il libro contiene una breve biografia di ciascuno e una selezione di brani dei loro scritti a modo di diario. Seguono testimonianze e rimandi a siti di approfondimento. Le pagine del libro testimoniano la bellezza della vita vissuta fino in fondo senza censurare nessuna delle domande che abitano il cuore umano, come afferma Cecilia Galatolo, che lo ha scritto insieme a suor Dolores Anca Boitor: