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Papa Francesco: Dio invita al cambiamento

Nella festività di san Paolo papa Francesco ha concluso la settimana di preghiera per l’unità tra i cristiani celebrando i vespri nella basilica a lui dedicata con la parola profetica di Isaia, che invita al cambiamento attraverso un ammonimento di Dio, affinchè non si finisca nella strada della sopraffazione:

Papa Francesco: Gesù annuncia la liberazione della fede

La seconda giornata del viaggio penitenziale di papa Francesco si è conclusa con la partecipazione alla Liturgia della Parola al ‘Lac Ste. Anne Pilgrimage’ in cui ha sottolineato che la Madonna di Guadalupe ha trasmesso la vera fede agli indigeni ed in Canada l’inculturazione della fede è avvenuta grazie a sant’Anna, sottolineando la bellezza della fede:

Il papa ai camilliani: la carità è la profezia di oggi

Ad  inizio settimana papa Francesco ha incontrato i partecipanti al 59^ capitolo generale dell’Ordine dei Ministri degli Infermi, che ha appena eletto il nuovo superiore generale, padre Pedro Tramontin, appartenente alla provincia degli Stati Uniti, invitandoli a farsi carico ‘delle piaghe e delle inquietudini dei fratelli e delle sorelle più vulnerabili’.

Da Terni invocazione a san Valentino per sperimentare l’amore di Dio

Domenica 13 febbraio nella cattedrale di Terni è stata celebrata la festa diocesana di san Valentino, con il pontificale presieduto da mons. Francesco Antonio Soddu, concelebrato dai vicari foranei ed episcopali, alla presenza delle autorità civili. Durante il pontificale il sindaco Leonardo Latini ha acceso la lampada votiva e pronunciato l’atto di affidamento della città a san Valentino, segno di devozione e della disponibilità degli amministratori pubblici ad essere attenti ai bisogni della comunità e a promuovere con onestà e saggezza ciò che giova al bene comune.

6^ domenica: Il Vangelo racconta le beatitudini

La liturgia oggi presenta alcune contrapposizioni: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo …  benedetto l’uomo che confida nel Signore… “, così scrive il profeta Geremia. L’apostolo Paolo evidenzia  che la nostra fede ha base granitica perché  fondata su Cristo risorto; su Cristo perciò vero Dio e vero uomo; su Cristo maestro e guida sicura. 

Il brano del Vangelo ascoltato è il discorso di Gesù alla folla accorsa a Lui per ascoltarlo; dal testo si evince ancora una volta una contrapposizione: quattro beatitudini: “Beati voi …”  e subito dopo quattro ammonimenti formulati con l’espressione: “Guai a voi …”.  Gesù dichiara beati i poveri, gli affamati, gli afflitti, i perseguitati, mentre ammonisce i ricchi, i sazi, quelli che ridono e quelli che godono.

Le beatitudini rappresentano il programma completo della vita cristiana, della vita vissuta in spirito e verità; esse ci insegnano a mostrare misericordia, a conservare la purezza del cuore, ad amarci l’un l’altro, ad essere ad ogni modo e in ogni momento operatori di pace. In altre parole: ama il prossimo tuo come te stesso perché il ‘prossimo’ è sempre tuo fratello con pari dignità. 

Da qui beati i poveri di spirito: l’anima del vero cristiano non può e non deve essere legata ai beni terreni ma distaccata, nella piena convinzione che i beni terreni sono mezzi e non fine della vita. La vera ricchezza è la dignità della persona umana dinanzi alla quale bisogna avere il massimo rispetto.

Da qui anche le altre beatitudini: consolare gli afflitti, avere fame e sete di giustizia, tutto ciò si realizza con la mitezza, cioè con quel silenzio interiore   che ci porta a sapere controllare noi stessi e le situazioni contingenti.  Le beatitudini ci richiamano a quella fortezza e padronanza di sé che permette di accettare anche le persecuzioni per il bene della giustizia, che ci pone a servizio dell’uomo e al trionfo del bene sul male.

Questa è la via maestra che ci conduce verso la pienezza del Regno di Dio, dove Dio è il vero consolatore, dove Dio tergerà ogni lacrima dagli occhi che piangono perché possa trionfare l’amore che è servizio; dove Cristo Gesù, Signore e maestro lava i piedi agli Apostoli e dice loro: ‘Vi ho dato l’esempio: amatevi come io vi ho amato’. Da qui le parole di Gesù: ‘Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra ricompensa nei cieli’ (Mt. 5, 12).

Il messaggio del Vangelo risulta così un messaggio nuovo, già adombrato nelle parole di Geremia: “Maledetto l’uomo che confida nell’uomo e pone nella carne il suo sostegno, benedetto l’uomo che confida nel Signore”. La chiave di interpretazione della condanna dei ricchi, di coloro che godono, di coloro che sono sazi si trova proprio nelle parole del profeta che presenta questo uomo chiuso nel suo egoismo; l’uomo posto come vertice di tutto e il cui cuore è lontano da Dio.

Chiuso nel gretto cerchio della sua umanità, svuotato dal suo collegamento con Dio, l’uomo sperimenta il suo individualismo esagerato dove importante sono solo le ricchezze, il piacere, la gloria. E’ proprio quell’individualismo materialista ed ateo che ci riporta all’origine della vita, ai nostri progenitori che, appena  conobbero il bene e il male, pensarono solo di fare a meno di Dio (il peccato originale), ma scoprirono solo di essere ‘nudi’, di avere perduto tutto e soprattutto l’amore di Dio.

Con le beatitudini Gesù apre gli occhi: come uomini siamo chiamati alla felicità, ad essere beati, ma diventiamo tali nella misura in cui ci mettiamo dalla parte di Dio, del suo Regno; dalla parte di ciò che non è effimero e passeggero. Siamo felici solo quando ci si riconosce bisognosi di Dio: ‘Signore, ho bisogno di te’; a non cercare la felicità, come acutamente evidenzia papa Francesco, tra i venditori di fumo, professionisti dell’illusione, ma ad aprire  gli occhi sui valori dello spirito, sulla parola di Dio che ci scuote, ci sazia, ci dà gioia e dignità. 

Chi è allora l’uomo che Gesù chiama beato? E’ l’uomo che costruisce la casa, la sua vita sulla roccia che è Cristo. La ricchezza vera che ci fa beati è il regno di Dio dove siamo liberi, fratelli, pieni di speranza e di immortalità. Le parole di Cristo diventano così orientamenti concreti nelle scelte quotidiane.

Questi sono i valori fondamentali  offerti dal Vangelo: metti in pratica le beatitudini e sarai vero discepolo di Gesù. La Madonna, madre di Cristo e madre della Chiesa, ci aiuti con la sua intercessione a vivere il messaggio del Vangelo con le opere e con la testimonianza della vita.

David Maria Sassoli: politico dalla parte degli ultimi

Venerdì 14 gennaio, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri a Roma, si è svolto il funerale del presidente del Parlamento europeo, David Maria Sassoli, celebrato dal card. di Bologna, Matteo Zuppi, legato a Sassoli da una lunga amicizia maturata ai tempi del liceo, alla presenza del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, del premier Mario Draghi, della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e del primo ministro spagnolo Pedro Sachez, commossi dal ricordo della moglie Alessandra Vittorini:

Cei: cammino sinodale sia discernimento

Incontrando i vescovi nell’assemblea della Cei papa Francesco ha regalato un’immagine con le parole dell’omelia dell’arcivescovo di Napoli, mons. Domenico Battaglia:

Suor Mainetti è beata perché fedele nel quotidiano

La Chiesa ha beatificato suor Maria Laura Mainetti uccisa a Chiavenna, in provincia di Sondrio, il 6 giugno del 2000 da tre ragazze sedicenni che avevano stretto un patto satanico giurando di un uccidere una persona consacrata. La cerimonia si è svolta nello stadio locale ed è stata presieduta dal card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, che ha pronunciato la formula di beatificazione di suor Maria Laura Mainetti, al secolo Teresina Elsa Mainetti, della Congregazione delle Figlie della Croce. Il martirio di suor Mainetti è stato riconosciuto da papa Francesco il 19 giugno 2020 perché compiuto ‘in odium fidei’.

Papa Francesco: le Beatitudini sono la forza dei martiri

Dopo l’incontro di papa Francesco con l’ayatollah al-Sistani e il raduno interreligioso a Ur, che ha definito ‘storici’, il premier iracheno, Mustafa al-Kadhimi, con un tweet, ha dichiarato il 6 marzo Giornata nazionale della tolleranza e della coesistenza. E nel pomeriggio papa Francesco ha celebrato nella cattedrale caldea di san Giuseppe a Baghdad la Messa in rito caldeo, alla presenza del presidente iracheno, Barham Salih, accompagnato dalla moglie.

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